Cookie Consent by Free Privacy Policy website Vivian Maier. Nelle sue mani - L’esposizione presenta oltre 100 immagini dell’artista newyorkese
october 11, 2016 - Arengario Monza Foto

Vivian Maier. Nelle sue mani - L’esposizione presenta oltre 100 immagini dell’artista newyorkese

Press release available only in original language. 

L’esposizione presenta oltre 100 immagini dell’artista newyorkese, tra le maggiori esponenti della street photography.
Dall’8 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017, l’Arengario di #monza ospita la #mostra #vivianmaier. Nelle sue mani, curata da Anne Morin, promossa dal Comune di #monza, prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con diChroma Chroma photography, John Maloof Collection, Howard Greenberg Gallery, New York, realizzata con la consulenza scientifica di Piero Pozzi.
Dopo il grande successo della rassegna dedicata a Robert Doisneau, l’Arengario si conferma come un importante contenitore consacrato alla #fotografia e ai suoi maggiori protagonisti e si apre alle opere di una singolare e affascinante figura di artista, recentemente ritrovata e definita una delle massime esponenti della cosiddetta street photography.
Nata a New York da madre francese e padre austriaco, #vivianmaier (1926-2009) trascorre la maggior parte della sua giovinezza in Francia, dove comincia a scattare le prime fotografie utilizzando una modesta Kodak Brownie. Nel 1951 torna a vivere negli Stati Uniti e inizia a lavorare come tata per diverse famiglie. Una professione che manterrà per tutta la vita e che, a causa dell’instabilità economica e abitativa, condizionerà alcune scelte importanti della sua produzione fotografica. Fotografa per vocazione, Vivian non esce mai di casa senza la macchina fotografica al collo e scatta compulsivamente con la sua Rolleiflex accumulando una quantità di rullini così numerosa da non riuscire a svilupparli tutti.
Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del nuovo millennio, cercando di sopravvivere, senza fissa dimora e in gravi difficoltà economiche, Vivian vede i suoi negativi andare all’asta a causa di un mancato pagamento alla compagnia dove li aveva immagazzinati. Parte del materiale viene acquistato nel 2007 da John Maloof, un agente immobiliare, che, affascinato da questa misteriosa fotografa, inizia a cercare i suoi lavori dando vita a un archivio di oltre 120.000 negativi. Un vero e proprio tesoro che ha permesso al grande pubblico di scoprire in seguito l’affascinante vicenda della ‘bambinaia-fotografa’.
La #mostra nasce dal desiderio di rendere omaggio a questa straordinaria artista che mentre era in vita ha realizzato un numero impressionante di fotografie senza farle mai vedere a nessuno, come se volesse conservarle gelosamente per se stessa.
Attraverso un racconto per immagini composto da oltre cento fotografie - in maggior parte mai esposte prima in Italia - in bianco e nero e a colori, oltre che da pellicole super 8 mm, il percorso espositivo descrive #vivianmaier da vicino, lasciando che siano le opere stesse a sottolineare gli aspetti più intimi e personali della sua produzione. 
Con uno spirito curioso e una particolare attenzione ai dettagli, Vivian ritrae le strade di New York e Chicago, i suoi abitanti, i bambini, gli animali, gli oggetti abbandonati, i graffiti, i giornali e tutto ciò che le scorre davanti agli occhi. Il suo lavoro #mostra il bisogno di salvare la “realtà” delle cose trovate nei bidoni della spazzatura o buttate sul marciapiede. Pur lavorando nei quartieri borghesi, dai suoi scatti emerge un certo fascino verso ciò che è lasciato da parte, essere umano o no, e un’affinità emotiva nei confronti di chi lotta per rimanere a galla.
All’Arengario non mancano i celebri autoritratti in cui il suo sguardo severo riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo quasi come se volesse finalmente presentarsi al pubblico che non ha mai voluto o potuto incontrare.
L’esposizione offre quindi, la possibilità di scoprire una straordinaria fotografa che con le sue immagini profonde e mai banali racconta uno spaccato originale sulla vita americana della seconda metà del Ventesimo Secolo.
Per tutta la durata della #mostra una serie di incontri ed eventi gratuiti, a cura di Piero Pozzi - fotografo e docente di #fotografia presso il Politecnico di Milano, Facoltà del Design - permetteranno ai visitatori di approfondire l’opera di #vivianmaier e la storia della #fotografia.

 

Vivian Maier. Nelle sue mani

Sede
Arengario di Monza
Piazza Roma – 20090 Monza

Date
8 ottobre 2016 – 8 gennaio 2017

A cura di
Anne Morin

Promossa dal
Comune di Monza

Prodotta e organizzata da
ViDi
In collaborazione con
diChroma photography
Howard Greenberg Gallery, New York
John Maloof Collection

Consulenza scientifica
Piero Pozzi

Orari
Lunedì chiuso
Da martedì a venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-19.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-20.00

Biglietti
Intero: 9,00 euro
Ridotto: 7,00 euro
Audioguide incluse nel prezzo
Scuole:5,00 euro

Informazioni
www.arengariomonzafoto.com
Tel. + 39 039 329541
Tel. +39 02 36638600

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