Cookie Consent by Free Privacy Policy website TRA SIMBOLISMO E LIBERTY. ACHILLE CALZI
november 03, 2017 - mic faenza

TRA SIMBOLISMO E LIBERTY. ACHILLE CALZI

Comunicato Stampa disponibile solo in lingua originale. 
“Tra Simbolismo e Liberty: Achille Calzi” (Faenza, MIC – #museo Internazionale delle Ceramiche in #faenza, dal 5 novembre 2017 al 18 febbraio del 2018) giunge a conclusione di un lungo lavoro di ricerca che la curatrice, Ilaria Piazza, ha avviato dal fondo donato dagli eredi dell’artista nel 2013 al MIC allargandolo poi a numerose raccolte pubbliche e private.

L’esposizione, promossa e organizzata dal MIC #museo Internazionale della #ceramica con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di BCC- Credito Cooperativo ravennate forlivese & imolese, del Gruppo Hera, della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e di SACMI, rappresenta il punto di arrivo di un importante lavoro antologico, mai prima condotto, su un artista cardine della storia culturale e della produzione simbolista e liberty del nostro paese, purtroppo prematuramente scomparso interrompendo, così, la sua instancabile ricerca stilistica.
#achillecalzi (1873 -1919), personalità poliedrica e ricettiva, artista a tutto tondo, portavoce delle nuove istanze della modernità, fu figura importantissima non solo per la vita culturale di #faenza e della corrente Liberty italiana, ma artista attivo nella produzione e innovazione della #ceramica applicata all’architettura e all’industria #ceramica in Italia.
Discendente da generazioni di artisti e maiolicari, fu pittore, disegnatore, direttore della Pinacoteca, del #museo Civico e della Scuola di Disegno e Plastica di #faenza, storico dell’arte e docente, collaborò con la manifattura faentina Fratelli Minardi nel 1903 e fu direttore per le fabbriche Riunite Ceramiche (1905-09) dove progettò, oltre a ceramiche d’uso, anche ceramiche per l’architettura, camini da salotto, piastrelle per esterni divenuti simbolo di un cambiamento linguistico e artigianale.
“Calzi incarna la moderna figura dell’artista progettista, facendosi interprete del principio modernista dell’arte in tutto, attraverso le numerose collaborazioni con le principali manifatture faentine attive nei settori della #ceramica, dell’ebanisteria e dei ferri battuti e nell’impegno profuso nel campo della grafica – spiega la curatrice Ilaria Piazza. – A questo si aggiunge la multiforme ricerca nelle arti figurative, dalla decorazione al “bianco e nero”, dalla pittura da cavalletto alla caricatura, dove recepisce alcune delle più avanzate tendenze artistiche nazionali e internazionali. Se da un lato le visioni macabre, intrise di suggestioni misteriosofiche ed esoteriche, segnano l’adesione al Simbolismo, dall’altro il suo linguaggio pittorico accoglie sperimentazioni d’impronta divisionista. Tra riferimenti locali e influenze internazionali si colloca l’attività di caricaturista e di autore di immagini satiriche, dove Calzi manifesta anche il proprio sentimento patriottico nella serie di cartoni realizzati sul finire della Prima guerra mondiale a sostegno del fronte interno”.
Aggiornato sulla vita culturale del suo tempo, grazie, anche, ai numerosi viaggi all’estero, ebbe molteplici rapporti con artisti, letterati e musicisti importanti come Pellizza da Volpedo, Adolfo de Carolis, Arturo Martini, Giosuè Carducci, Alfredo Oriani, Gabriele D’Annunzio e Riccardo Zandonai.
Intellettuale di spicco dell’ambiente culturale faentino Calzi sostenne fino allo strenuo quella visione polifonica del fare artistico, opponendosi – in una nota querelle – a Gaetano Ballardini, fondatore del MIC di #faenza, che con la nascita prima del #museo poi della Scuola sancisce il ‘primato’ della #ceramica.
“La #mostra è la prima di un percorso che il MIC ha intrapreso per attribuire il giusto riconoscimento a livello nazionale, a maestri – tutti di nascita faentina – come Giovanni Guerrini, Pietro Melandri, Anselmo Bucci, Domenico Rambelli – sottolinea la direttrice del MIC, Claudia Casali. – Questa scelta curatoriale è stata evidenziata già quest’anno con la #mostra dedicata al Déco che ha giustamente messo in luce protagonisti faentini di respiro europeo. #faenza ha infatti espresso, soprattutto nella prima metà del XX secolo, una vivacità culturale ed artistica degna di attenzione; ha saputo elaborare scelte artistiche in linea con i maggiori centri d’avanguardia europei, grazie alla presenza di un attivo #museo e di una Scuola d’Arte, unici al mondo, ma anche ad una tradizione artistica consolidata. Il progetto Calzi è un progetto di rete che riunisce le principali realtà culturali della città come Pinacoteca Comunale, #museo del Risorgimento e Biblioteca Manfrediana”.
La #mostra sarà corredata da una pubblicazione che vuole essere, allo stesso tempo, catalogo e guida ragionata all’opera di #achillecalzi.
#mostra e catalogo a cura di Ilaria Piazza

TRA SIMBOLISMO E LIBERTY. #achillecalzi
5 novembre 2017 – 18 febbraio 2018
MIC – #museo Internazionale delle Ceramiche in #faenza, Viale Baccarini 19, #faenza
Orari: martedì-venerdì 10-13,30 e sabato, domenica e festivi 10 – 17,30
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre, il 1° gennaio
Ingresso euro 8, ridotto euro 5, studenti euro 3
Info: 0546 697311, www.micfaenza.org