Cookie Consent by Free Privacy Policy website È ormai tutto pronto per questa quarta edizione di SetUp Contemporary Art Fair
gennaio 21, 2016 - Setup Art Fair

È ormai tutto pronto per questa quarta edizione di SetUp Contemporary Art Fair

È ormai tutto pronto per questa quarta edizione di #setup #contemporaryart #fair, prima fiera indipendente di #arte contemporanea di #bologna, da quest’anno annoverata tra le eccellenze fieristiche nazionali che, dopo il successo delle passate edizioni, torna a smuovere e rivitalizzare il sistema dell’arte dal 29 al 31 gennaio, proprio dalla sua consueta base operativa in Autostazione, coinvolgendo il pubblico più vario dell’art week bolognese.

Dopo l’entusiasta adesione da parte di 44 gallerie italiane e straniere, i progetti di respiro internazionale, un comitato scientifico costituito da illustri protagonisti del mondo dell’arte contemporanea, gli immancabili ambiti riconoscimenti per curatori e artisti ed espositori, lo spazio dedicato all’arte performativa, ai più piccoli e all’editoria, il quadro di questo #setup 2016 può essere finalmente completato con gli ultimi tasselli.

L’Orientamento, ovvero la facoltà di riconoscere dove ci si trova e sulla base di ciò capire come muoversi e dove andare, è il tema scelto per questa edizione da Simona Gavioli, Presidente di #setup #contemporaryart #fair e dal Direttore Alice Zannoni le quali, sin dalla prima edizione, sono attente a cogliere nuove tendenze in ambito artistico che rivelino un legame con l’attualità e il contesto storico e sociale contemporaneo.

Mantenendo dunque l’abituale format che punta sulla partecipazione di progetti curatoriali concepiti da un curatore under 35 in tandem con almeno un artista under 35, è stato chiesto a espositori, curatori e critici di presentare la complessità espressiva dei tempi contemporanei per capire come impostare il domani, essendo l’orientamento una facoltà imprescindibile che rende possibile la piena espressione dell'identità di una persona rispetto alla realtà in cui vive.


Le Gallerie

Quella in fase di preparazione è dunque un’edizione che riconferma assolutamente il ruolo di protagonista che #setup #contemporaryart #fair ricopre all’interno del panorama delle manifestazioni fieristiche di settore.
In questa quarta edizione il numero di Gallerie e special project è cresciuto oltre l’80%, passando da 23 nel 2013 a 44.
Un chiaro segnale di fiducia e interesse in un evento fieristico che riesce a raccogliere consensi non solo in tutta Italia, ma anche all’estero, come testimonia la presenza di prestigiose gallerie provenienti dalla Spagna, dalla Germania, Dal Regno Unito e da New York. Se il primo anno le gallerie estere aderenti erano tre, in questa edizione 2016 ce ne saranno ben otto, con un incremento in soli tre anni del 160%.

Tra new entry e realtà che hanno aderito al progetto #setup, sin dalla prima edizione, si conteranno nomi del calibro di ABC, Art and Ars, ARTspaceBasel, B4, Barcel-ONE, BI-BOx Art Space, Bonioni #arte, Burning Giraffe Art Gallery, Casa Falconieri, Casa Turese, D406 fedeli alla linea, Eggers 2.0, exfabbricadellebambole, Federico Rui #arte Contemporanea, Flavio Stocco, Galleria AM PI, Galleria13, INCREDIBOL, LAB, Galleria Loppis OpenLab, Martina’s Gallery, MMCA, Museo Nuova Era, Opificio Arti Performative, Portanova12, Galleria PrimoPiano, Print About Me, Riccardo Costantini Contemporary, RRN Project, Sponge ArteContemporanea, Tedofra Artgallery, Viridian Artists, vita privata home gallery, VV8 artecontemporanea, White Noise Gallery, Yab (young artists bay), Galleria Zak.

Tra le novità di questa edizione una menzione speciale va al progetto Drawing the world – Focus Santander, a cura di Mónica Álvarez Careaga, pensato e realizzato proprio per #setup #contemporaryart #fair, con il sostegno del governo della Cantabria e della città di Santander, punto di interesse privilegiato per l'arte contemporanea spagnola e internazionale, che presenta un ricco tessuto di gallerie d’arte che quest’anno verranno rappresentate a #setup da quattro eccellenze: JosédelaFuente, Creative Space Alexandra, Siboney e Estela Docal.
Rispondendo all'invito di #setup, la curatrice ha selezionato quattro progetti di artisti spagnoli: Antonio Diaz Grande, Hondartza Fraga, Daniel R. Martin e Nacho Zubelzu, rappresentati dalle gallerie sopra citate, che condividono la presenza del disegno come medium fondamentale per la progettazione o la cristallizzazione dell’opera artistica.

Il comitato scientifico

Per garantire un sempre elevato livello qualitativo delle proposte presentate dai nuovi e consueti espositori, anche questa edizione si avvarrà dell’esperienza professionale di un selezionato Comitato Scientifico, che vanta la presenza di indiscussi protagonisti del circuito dell’Arte Contemporanea come Silvia Evangelisti, critica, storica dell’arte, curatrice e, fino al 2012, Direttore artistico di #arte Fiera, fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea, e Giuseppe Casarotto, collezionista e Presidente del GAMeC Club, un'associazione culturale senza fini di lucro, nata nel 2005 per promuovere e sostenere la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nella diffusione della conoscenza dell'arte del nostro tempo.

Due grandi nomi del sistema dell’arte che con la loro presenza attestano il posizionamento di rilievo ottenuto da #setup, all’interno del contesto degli appuntamenti culturali annuali.

 

Special Project

Tra gli ingredienti che rendono questa manifestazione fieristica un unicum nel panorama delle fiere di settore di certo va inserita l’effervescente sezione dedicata agli Special Project, quest’anno 14, che regala ai visitatori la possibilità di conoscere lavori artistici inediti e innovativi.

Tra gli Special Project di questa edizione va segnalato l’avvincente progetto Direzioni, in linea con il tema guida dell'ORIENTAMENTO, e che s’inserisce perfettamente nell’attuale dibattito sul futuro della street art, aperto proprio dalla città di #bologna.

Il progetto Direzioni è nato nell’ottica degli interventi di riqualificazione dello spazio urbano e si sviluppa con l'intento di dare una nuova pelle all'atrio dell'Autostazione di #bologna, un luogo di transito, frequentato dai passeggeri, caratterizzato da una forte identità, ma anche uno spazio da “rivedere” e da vivere, non solo da attraversare per prendere la corriera.
Un’operazione determinata e ben mirata di wall painting, che ha l’obiettivo di cambiare la percezione dello spazio sfruttando il potere che l’arte ha di produrre bellezza in ogni luogo, regalando momenti di straniamento con nuove percezioni e godimento estetico agli abituali fruitori di questo spazio pubblico, crocevia per molte destinazioni, melting pot di culture e personalità eterogenee.
Un flusso multietnico che, nelle mani dei due street artists Corn79 e ETNIK, si trasforma in un percorso cromatico di tinte pastello, caratterizzato da geometrie astratte e prospettive, per dare carattere e vivacità all’ambiente.
Il progetto è di Corn79 ed ETNIK per l'Associazione "Il Cerchio E le Gocce", a cura di Caravan #setup, associazione nata da una costola dell’organizzazione di #setup #contemporaryart #fair, e realizzato in collaborazione con Autostazione s.r.l.

S’inserisce sempre in questa tipologia di intervento artistico urbano anche lo splendido progetto Symbols – Simboli di libertà, dell’artista Raul che si interroga sulla libertà in tutte le sue forme e gradi, dalla sfera personale a quella pubblica.
Creata appositamente per #setup 2016, l’opera site specific, accoglie all'ingresso della manifestazione i visitatori offrendo fin da subito una chiave di orientamento nell'approccio all'arte e non solo.
Il segno incessante, ripetitivo, imperfetto, uguale a se stesso eppure diverso ogni volta e diverso per ognuno, è un invito a liberare per liberarsi.
Raul traccia con i suoi segni distinti e rapidi, preistorici e contemporanei, ricchi di curve, sfumature e dubbi, una via essenziale e senza intellettualismi verso la libertà, di certo non facile da praticare. La presenza delle opere dell’artista si estenderà inoltre anche all’interno della PAOLO CASTELLI Vip Lounge, portando la riflessione su questa importante tematica anche in questo luogo, privilegiato punto di osservazione per il pubblico.

Ricordiamo inoltre lo splendido progetto proposto dalla Galleria D406 - fedeli alla linea di Modena, e Moduli d’Arte che, insieme a Lorenza Roverato, presenteranno "Un grande disegno", a cura di Valerio Dehò e con il prezioso contributo della Fonazione Zinelli. I due protagonisti coinvolti sono, il celebre pittore italiano Carlo Zinelli (1916-1974), esponente dell’Art Brut e Gilberto Giovagnoli (1953), pittore e scultore contemporaneo.
Verranno esposte otto magnifiche "carte" realizzate da Carlo Zinelli negli anni ‘60, disegnate e dipinte su ambo i lati, messe a confronto con l'opera monumentale di Gilberto Giovagnoli datata 1998, composta da migliaia di disegni assemblati, dal titolo "Crepa Carlo, tutto va bene", che l'artista sanmarinese ha voluto dedicare proprio a Zinelli, tributandogli così, nel suo stile irriverente e inconfondibile, un sincero omaggio di riconoscenza.

Ad arricchire il ventaglio di offerte si inseriscono altri coinvolgenti proposte come “Ozzehg e il Castello di Chiara” di Paolo Balboni che propone gli scatti artistici di una speciale modella, una vera e propria “gigantessa” che, pur richiamando gli eccessi formali di Botero, è comunque trattata con grazia.
La castellana delle favole dei fratelli Grimm diventa qui la “tabaccaia” felliniana di Amarcord grazie a un pulviscolare “flou” che l'avviluppa dolcemente, ammorbidendo la crudezza della situazione.
Installazioni e fotografia sono dunque grandi protagonisti di questa edizione 2016, come confermato dalla presenza di un ulteriore progetto fotografico “Eddi birthday and memories”, sempre di Paolo Balboni, e dall'installazione “Medusa Medulla” di Pol Palli.
“Eddie birthday and memories” si rivela come rappresentazione della perpetuità degli oggetti, con il pupazzo ottocentesco Eddie in ceramica e ferro, diventato reperto emotivo passando di mano in mano a diversi proprietari, che si contrappone invece alla limitatezza del corpo, legato allo scorrere del tempo che passa.
Concettualmente speculare a Eddi, con la quale interagisce, è l’installazione Medusa Medulla, di Pol Palli. L'opera, scena di uno scarno teatrino la cui protagonista è una figura antropomorfa da cui germogliano protuberanze filamentose che avvolgono l'atmosfera come tentacoli della medusa, rappresenta il distacco dell'uomo dal tangibile, dai vincoli del tempo e delle cose e rappresenta una rinascita protesa all'ideale.
Dalla memoria del passato si passa invece alla condizione dell’uomo contemporaneo con “Exposure” di Marco Biscardi che con il suo linguaggio artistico denuncia con immagini forti, ma allo stesso tempo ironiche e dissacranti, il mondo della pubblicità appropriandosi delle strategie di marketing ed esasperando il concetto di advertising facendolo diventare il mezzo significante. Collocando i brand in contesti bellici e disastrosi, integrando il “marchio riconoscibile” in situazioni drammatiche, normalmente non associabili, ricerca l’effetto di mettere in luce l'assurda, ma possibile, prossima realtà.

SetUp #contemporaryart #fair dedica un’attenzione particolare anche al connubio tra #arte e nuove tecnologie. Un esempio è dato da Abstract The Garden of Interaction Play / 01, opera di muschi&licheni design network, studio multidisciplinare di Pianoro (Bologna) che unisce interattività, video, suono e scrittura, con un aspetto analogico e una struttura tecnologico-digitale. Un'installazione artistica che ridefinisce il concetto di linearità filmica, in cui gli utenti, toccando un tavolo di legno dipinto con una vernice che conduce gli impulsi elettrici, possono decidere l’ordine delle scene, le relazioni tra le immagini e il suono: una creazione collettiva in cui i fruitori diventano co-autori attivi e non semplici spettatori. L’opera non è solo un video, ma è anche una performance che diventa multivisione, come un giardino fiorito, sempre in movimento, pieno di relazioni inaspettate. La produzione è realizzata con la collaborazione del festival di cinema “Cineramnia”. Questo allestimento è stato reso possibile grazie al sostegno di Cyanagen e al coordinamento organizzativo di Camilla Falcioni.

Nemmeno le questioni spirituali vengono trascurate da questa sorprendente edizione di #setup, ma vengono affrontate con ironia dalla performance Che Peccato!, del collettivo AAARTSUNNY, che desidera fornire una visione disincantata e veritiera sulla consapevolezza relativa alle proprie azioni, giuste o sbagliate che siano. Cosa sono i peccati? Per cosa oggi si chiede perdono? Conoscere il ‘male’, permette di vivere con il dovuto rispetto il rapporto con gli altri e, con se stessi. L’esclamazione che dà il titolo al progetto, tinta dal melanconico e finto stupore che caratterizzano il nostro tempo, gioca sull’ambivalente senso di chi solamente dice ‘Oh, ma che peccato!’, restando in superficie, senza provare emozioni né preoccuparsi delle conseguenze dei propri gesti. Gli ironici biglietti, stampati da una Macchina che per l’occasione eroga indulgentiae accessibili (opere d’arte), sono cartine di Tornasole da immergere dentro l’anima.
Entrando all’interno di una Cappella sui generis, diventa facile confessarsi attraverso una Macchina che, - evitando qualsiasi imbarazzo - ci permette di ricevere (acquistare) la nostra (im)meritata indulgentia.

INFORMAZIONI UTILI

Bologna, 29-31 gennaio 2016
AUTOSTAZIONE
Piazza XX Settembre 6 / angolo Via dell’Indipendenza
Inaugurazione: 28 GENNAIO ORE 20.00, SU INVITO

Date e orari:
29 E 30 GENNAIO 2016 – DALLE ORE 17.00 ALLE 01.00
31 GENNAIO 2016, DALLE ORE 12.30 ALLE 22.00

Ingresso: € 5.00

www.setupcontemporaryart.com