Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra, al Palazzo Reale di Milano
febbraio 08, 2016 - Comune di Milano

Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra, al Palazzo Reale di Milano

Il Simbolismo. #arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande #mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all’arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l’inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group, la #mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
“La prima grande #mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall’Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in #mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista”.
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di #milano, Il Simbolismo. #arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
La #mostra, oltre a permettere un approfondito e aggiornato studio del periodo, che vede la pubblicazione di importanti saggi di approfondimento nel catalogo edito da 24 ORE Cultura, ha reso possibile il restauro, la pulitura e la manutenzione di oltre dieci opere provenienti da Ca’ Pesaro di Venezia, dell’Autoritratto di Arnold Böcklin, della Galleria degli Uffizi di Firenze e delle cornici de L’Eroica di Gaetano Previati, dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, e del polittico di Giulio Aristide Sartorio, Le Vergini Savie e Le Vergini Stolte, di proprietà della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Si tratta di un’importante operazione che dimostra come le mostre temporanee, oltre a valorizzare le opere, possano essere anche l’occasione per una partecipazione attiva alla conservazione del patrimonio artistico italiano grazie ai finanziamenti che da esse ne derivano.
Il Simbolismo è, al tempo stesso, un momento di chiusura al progresso e a una società dominata dall’imperio della quantità e di apertura per affermare una modernità che, sulla scia della poesia di Baudelaire, fa della resistenza al moderno il proprio segno di riconoscimento. Emblema della caduta e del fallimento, I fiori del male sono il punto di partenza di un momento culturale che si definisce in primo luogo attraverso la negazione: rifiuto del reale ridotto alla semplice percezione intuitiva, rifiuto dell’accademismo, rifiuto del naturalismo e del verismo. La lunga lista dei rifiuti sembra definire il simbolismo come l’ultima risposta alla triplice frustrazione dell’uomo moderno: frustrazione generata, storicamente, da Copernico
(l’uomo non è più al centro dell’universo), da Darwin (l’uomo non è il compimento dell’evoluzione) e da Freud (l’uomo è incapace, per natura, di dominare le proprie pulsioni interiori).
Dal punto di vista figurativo, si avvia un recupero delle immagini di quel ‘paradiso perduto’ identificato nella #pittura dei primitivi italiani e, in generale, dei miti originari. Grande tramite di questa rivoluzione delle immagini è la letteratura, in cui il tema del sogno, del delirio indotto dagli oppiacei, della follia sembra unificare quella cultura europea che verrà rivoluzionata dal volume dell’Interpretazione dei sogni pubblicata da Sigmund Freud a Vienna nel 1900.

Il Simbolismo. #arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra
3 febbraio - 5 giugno 2016
Palazzo Reale, Milano

www.mostrasimbolismo.it

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