Cookie Consent by Free Privacy Policy website Luigi Carboni, 'Chi può aver camminato sull’erba?'. Una mostra tra la figurazione del quotidiano e l’astrazione lirica
febbraio 29, 2016 - Mac Lissone

Luigi Carboni, 'Chi può aver camminato sull’erba?'. Una mostra tra la figurazione del quotidiano e l’astrazione lirica

«L’artista vive l’arte come atto di conoscenza. Come vedente, veggente e visionario». Con queste parole #luigicarboni introduce la sua #mostra personale, che il MAC di #lissone gli dedica a suggello di una ricerca trentennale (gli esordi dell’artista datano infatti al 1986). L’esposizione presenta un nutrito gruppo di opere recenti, tutte inedite, in cui classicità e sperimentazione convivono in una dialettica del paradosso. Rinunciando a ogni perentoria dichiarazione di metodo, l’artista pone l’attenzione sul confine tra la figurazione del quotidiano e l’astrazione lirica, tra lo stile decorativo ed espressioni più intimistiche. In queste opere nulla è offerto direttamente, ma al contempo tutto sembra rivelarsi allo sguardo del pubblico.
I segni, i paesaggi e i corpi si alternano sulla superficie della tela generando piccoli inganni che hanno la parvenza del vero. Questi incontri – in parte visibili, in parte solo suggeriti – danno vita a un flusso di immagini che si disperde nei piani prospettici, nella totale assenza di una spazialità tradizionale. La natura e le figure si sostengono a vicenda, fino a confondersi, creando così una #pittura di doppi fondi. Tale accorgimento è dovuto ai fori che appaiono nelle opere, considerati come spazi di sosta e di svuotamento della forma; è grazie a questi fori che Carboni dichiara di non voler descrivere un esterno (la superficie del quadro) ma un interno (ossia la #pittura stessa), in cui non viene evocata la realtà ma la sua immagine riflessa. Come racconta l’artista: «Da una parte abbiamo una figura sotto sforzo che ha bisogno di opporsi a un fondo, dall’altra abbiamo queste fessure che si aprono affermando un attaccamento alla profondità, alla memoria, al desiderio. Questi cerchi perfettamente intagliati, quasi geometrici, ci conducono a una realtà individuale, gioiosa e sofferente, dolce e aggressiva. Questi fori sono la via per penetrare nell’opera, per poi poterla abbracciare anche da dietro».
Mantenendosi in bilico tra forma e colore, ritmo e stasi, dettaglio e insieme, ripetizione e unicità, ordine e caos, queste opere possiedono una natura frammentaria e allo tempo stesso unitaria che costringe l’occhio a correggere continuamente il fuoco (primo piano e lontananza diventano di volta in volta struttura, forma, equilibrio). Ogni #dipinto si definisce nel labile confine tra la realtà e l’artefatto, costruendo una #pittura partecipata, luminosa, calda, e contemporaneamente una #pittura distanziata, elegante, fredda. L’invenzione contenuta nelle opere assume quindi le caratteristiche di una riflessione concettuale, in cui la #pittura desidera ricreare uno spazio ove sia ancora possibile riflettere sul concetto della bellezza. Oltre alle opere su tela, la #mostra presenta una serie di sculture che sono una diretta emanazione del processo pittorico: un’unione di incertezze e contraddizioni che convivono nella loro diversità. In questa continua ricerca di una dialettica tra entità opposte, #luigicarboni ritrova le istanze dell’arte e del vivere contemporaneo, proprio perché «l’arte amplifica la realtà: non la copia, non la imita, la ripercuote».

Disponibile un catalogo monografico con testi di Giacinto Di Pietrantonio, Alberto Zanchetta, Lorenzo Bruni, un’intervista all’artista di Umberto Palestini e un am-pio apparato iconografico.

LUIGI CARBONI

chi può aver camminato sull’erba?

Mercoledì e Venerdì h10-13
Giovedì h16-23
Sabato e Domenica h10-12 / 15-19

www.museolissone.it
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 – 039 2145174

Museo d’Arte Contemporanea
Viale Padania 6
20851 #lissone - MB

LUIGI CARBONI
chi può aver camminato sull’erba?

A CURA DI ALBERTO ZANCHETTA


MAC LIVELLO 2
6 febbraio - 3 aprile 2016