Cookie Consent by Free Privacy Policy website Musica Insieme - I concerti 2015-2016
marzo 11, 2016 - Fondazione Musica Insieme

Musica Insieme - I concerti 2015-2016

Lunedì 14 marzo 2016, presso l'Auditorium Manzoni (Via de' Monari 1/2) alle ore 20.30, la XXIX Stagione dei Concerti di #musicainsieme celebra l'attesissimo ritorno sulle scene bolognesi di Vladimir Ashkenazy, vera icona del pianismo internazionale da oltre cinquant'anni, a partire dalla vittoria del Concorso "Reine Elisabeth" nel 1956. Per questo #concerto ha voluto accanto a sé il figlio Dimitri Ashkenazy, clarinettista apparso all'Hollywood Bowl di Los Angeles come alla Salle Pleyel di Parigi, e Ada Meinich, già viola del Quartetto Faust ed esibitasi con colleghi come Antoine Tamestit. Con loro affronterà un originale programma sulle note di Schumann, Clarke, Gade e Sostakovic. Il #concerto sarà preceduto da un'introduzione di Fulvia de Colle (da sedici anni a #musicainsieme, collabora alla direzione artistica, scrive di #musica e traduce per Einaudi Editore).

 

Interprete dall'impeccabile tecnica virtuosistica, il pianista e direttore d'orchestra Vladimir Ashkenazy è da oltre 50 anni protagonista di un'intensa carriera ai vertici mondiali. Per anni direttore di importanti compagini, tra cui Royal Philharmonic Orchestra e NHK Symphony Orchestra di Tokyo, con le sue incisioni ha vintosei Grammy Awards. Invitato a suonare con le più prestigiose istituzioni mondiali, #dimitriashkenazy si è esibito con Royal Philharmonic, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Filarmonici della Scala, Filarmonici di Helsinki, Camerata Academica Salzburg, oltre a collaborare in ambito cameristico con i Quartetti Kodály, Carmina e Brodsky, con i pianisti Helmut Deutsch e Ariane Haering e le cantanti Edita Gruberova e Barbara Bonney. Diplomatasi ad Oslo, Ada Meinich ha proseguito gli studi a Berlino e Salisburgo con Tabea Zimmermann e Veronika Hagen. Membro del Faust Quartet fino al 2008, accanto all'attività cameristica si è esibita come solista con orchestre quali Berliner Philharmoniker, Orchestra Mozart, Geneva Camerata.

 

Il programma del #concerto si dipana tra ispirata Hausmusik e confessioni liriche, come la Sonata per viola di Dmitrij Sostakovic, intimo capolavoro del compositore, scritto su misura poche settimane prima di morire per l'amico Fedor Druzinin, uno dei maggiori violisti sovietici e membro del Quartetto Beethoven. La viola, questa volta al fianco del clarinetto, è protagonista anche di Preludio, Allegro e Pastoraledi Rebecca Clarke. «Era una compositrice e violista inglese, emigrata negli Stati Uniti – spiega Dimitri Ashkenazy – e ha ampliato il repertorio per viola con tanti brani, tra cui la Sonata, un classico per i violisti di tutto il mondo. Abbiamo scelto una composizione che esalta straordinariamente le possibilità di entrambi gli strumenti, esplorandone le sfumature dinamiche. Il primo e l'ultimo movimento sono densi di atmosfere evocative, mentre l'Allegro centrale ha un carattere implacabilmente ritmico». Ad aprire il #concerto sono le Tre Romanze op. 94 per clarinetto e pianoforte di Robert Schumann. «Uno dei principali aspetti del suo spaventoso genio – sostiene Valdimir Ashkenazy – era il suo modo inconsapevole di vivere sospeso tra sogno e realtà: uno stato che lo ha certo ispirato, ma lo ha anche portato alla depressione che è una componente rilevante di tante sue opere». A Schumann sono ispirati i Fantasiestueckeop. 43di Niels Gade. «In una delle fantasie, ispirate a Schumann, la doppia personalità del compositore è molto evidente. Proprio questo aspetto mi ha attratto – racconta #dimitriashkenazy – spingendomi a interpretare le note come fantasmi che si agitano nella mente del compositore».