Cookie Consent by Free Privacy Policy website Street Art - Banksy & Co. Questa forma d’arte è raccontata nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità
maggio 20, 2016 - comune di bologna

Street Art - Banksy & Co. Questa forma d’arte è raccontata nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità

Sul finire degli anni Sessanta del ‘900, nuove pratiche artistiche urbane sono apparse in diverse città del mondo occidentale, con l’intento di ridefinire la nozione di #arte nello spazio pubblico. Sotto l’etichetta street art, riuniamo oggi diverse forme di #arte pubblica indipendente, che riprendendo i codici della cultura pop e del graffittismo, utilizzano il dialogo tra la strada e il web per dare vita a forme decisamente innovative.
Dopo dieci lustri, il fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano ha guadagnato una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea: le opere di artisti come Banksy hanno invaso le maggiori città del mondo, e dagli anni Ottanta a oggi la stessa #bologna si è affermata come punto di riferimento per molti artisti - da Cuoghi Corsello a Blu, passando per Dado e Rusty - che hanno scelto proprio la città Felsina per lasciare il loro segno sui muri.
Dal 18 marzo questa forma d’arte è raccontata nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità nelle sale di Palazzo Pepoli - #museo della Storia di #bologna con una grande #mostra intitolata Street Art - Banksy & Co.
La #mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio in #bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e #arthemisiagroup, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran, intende spiegare il valore culturale e l’interesse artistico della street art.
Il progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art e del restauro con l’obiettivo di avviare una riflessione sui principi e sulle modalità della salvaguardia e conservazione di queste forme d’arte.
«Il recupero di opere d’arte contemporanea - afferma Roversi-Monaco - come i graffiti sui muri di strutture ubicate in zone periferiche della città - strutture che hanno subito e rischiano la demolizione per programmi di sviluppo urbano già definiti e spesso attuati - non è un atto vandalico. Occorre uscire dal conformismo latente e dannoso di chi vuole per forza criticare questa operazione e non ne prende in considerazione l’aspetto culturalmente rilevante e per ciò stesso meritorio. Il senso della #mostra “Street Art Banksy and Co. L’arte allo stato urbano” vuole essere questo, e siamo certi che la città parteciperà con grande attenzione a questa iniziativa».
La #mostra Street Art - Banksy & Co. racconta per la prima volta le influenze sulle arti visive che la street art ha avuto e continua ad avere, passando per quell’estetica che nacque a New York negli anni ‘70 grazie alla passione per il lettering e il name writing di giovani dei quartieri periferici della città. Espone le opere di autori associati al graffiti writing e alla street art, per creare lungo il percorso le assonanze tra le diverse produzioni e spiegare il modo in cui sono state recepite dalla società.
Il patrimonio artistico è protagonista dell’inedita esposizione ospitata a Palazzo Pepoli, che con la sua corte coperta riproduce quella che potrebbe essere una porzione di città, luogo ideale per raccontare una tappa importante della storia di #bologna.
L’evento porterà inoltre per la prima volta in Italia parte della collezione del pittore statunitense Martin Wong donata nel 1994 al #museo della Città di New York, presentata nella #mostra City as Canvas: Graffiti Art from the Martin Wong Collection, a cura di Sean Corcoran curatore di stampe e fotografie del #museo.
Come #mostra dentro la #mostra, la sezione vuole individuare la New York del 1980, nella quale si potranno ammirare lavori dei più grandi graffiti writers e street artists statunitensi come Dondi White, Keith Haring, e Lady Pink.
Il progetto di “strappo” e restauro, una sperimentazione condotta dal laboratorio di restauro Camillo Tarozzi, Marco Pasqualicchio e Nicola Giordani su alcuni muri bolognesi di Blu - uno dei dieci street artists migliori al mondo come riporta una classifica del The Guardian del 2011 -, quali il grande murale delle ex Officine di Casaralta (Senza titolo, 2006) e il murale della facciata delle ex Officine Cevolani (Senza titolo, 2003) destinati altrimenti alla demolizione, è parso come un’occasione propizia per una #mostra che vuole contribuire all’attuale dibattito internazionale: da anni, infatti, la comunità scientifica pone l’attenzione sul problema della salvaguardia di queste testimonianze dell’arte contemporanea e della loro eventuale e possibile “musealizzazione” a discapito dell’originaria collocazione ma a favore della loro conservazione e trasmissione ai posteri. Il fine utopistico e l’intento sono proteggere e conservare questa forma d’arte e portare le attuali politiche culturali a riconoscere l’esigenza di una ridefinizione degli strumenti d’intervento nello spazio urbano perché i graffiti - oggi più di ieri - influenzano il mondo della grafica, il gusto delle persone, l’Arte intera di questo secolo.


Street Art - Banksy & Co
18 marzo - 26 giugno 2016
Informazioni e prenotazioni
T +39 051 7168808 | www.mostrastreetart.it
Palazzo Pepoli - #museo della Storia di #bologna Via Castiglione 8, #bologna
Catalogo
Bononia University Press
Orario apertura
Lun 14.30 – 20.00
Mar – dom 10.00 – 20.00 Ven 10.00 – 22.00
Biglietti
Intero € 13,00 (audioguida inclusa) Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)