Cookie Consent by Free Privacy Policy website Arte Sella - Presentazione opere 2016
settembre 14, 2016 - Arte Sella

Arte Sella - Presentazione opere 2016

Ritorna l’evento autunnale in cui #artesella presenta e racconta al pubblico le opere del 2016: domenica 18 settembre inaugurazione dei lavori di Rainer Gross, Urs Twellmann, Pinuccio Sciola, Onishi Yasuaki, Alison Stigora, Giovanni Wegher e presentazione del nuovo spazio espositivo di Villa Strobele.

Arte Sella festeggia i suoi trent’anni con una presentazione delle opere, consueto evento autunnale, ricca di importanti novità.

L’appuntamento è per domenica 18 settembre, giornata di festa per #artesella, in cui il pubblico verrà atteso, al mattino, presso la storica Villa Strobele, luogo di nascita di #artesella nel 1986, che entra da ora a pieno titolo nei percorsi da visitare. Presso il giardino della Villa il pubblico sarà accolto con una performance canora dell’artista Veronica Benuzzi, curata da Koinè Teatro Sostenibile e realizzata in collaborazione con Levico Acque, partner di #artesella, che sarà presente per offrire al pubblico il proprio prodotto.

Presso il giardino della Villa, poco distante dall’inizio del Percorso ArteNatura, saranno quindi presentate al pubblico alcune delle opere realizzate nel corso della stagione 2016.

Urs Twellmann, artista svizzero, è tornato ad #artesella per realizzare un’opera nel giardino di Villa Strobele. L’opera si intitola Tiglio Aperto e si presenta come una serie di tronchi di tiglio scavati, com’è tipico delle opere di Twellmann, con l’aiuto della motosega, fino a farli apparire, da lontano, come semplici tronchi appoggiati. Avvicinandosi, tuttavia, è ben visibile la struttura finemente intagliata, che permette alla luce di filtrare e di modificare l’aspetto dell’opera con lo scorrere della giornata e delle stagioni.

Poco distante dall’opera di Twellmann è stato realizzato Il Seme di Alison Stigora, giovane artista americana che ha creato un’installazione simbolo di potenzialità e di vita, così come il seme stesso contiene in sé passato e presente, storia e futuro. Questo grande seme, protetto dagli alberi del giardino, è costruito con l’impiego di legno bruciato, che conferisce all’opera un aspetto vellutato e delicato, pur contenendo in sé la valenza simbolica di consumazione e distruzione, legata al fuoco stesso.

Altra opera che ha trovato dimora nel giardino di Villa Strobele è Riondolo, dell’artista trentino Giovanni Wegher. Riondolo è una piccola architettura lignea, concepita dall’artista come opera itinerante e collocata inizialmente presso il Parco Adamello Brenta, dove ha transitato in diversi luoghi evocativi, arricchendosi dei pensieri dei visitatori. L’opera sarà luogo ideale per una sosta di meditazione e di pensiero per quanti la visiteranno.

I visitatori saranno quindi attesi presso l’Area di Malga Costa nel pomeriggio, dove saranno attivate delle visite guidate gratuite a partire dalle 14.30.

Lo scorso maggio #artesella ha presentato al pubblico Reverse of Volume, l’opera delicata e poetica dell’artista giapponese Onishi Yasuaki. Proprio all’interno della Malga per l’occasione, in collaborazione con Levico Acque, Koinè Teatro Sostenibile presenterà una performance di 15 minuti dal titolo Fatti d’Acqua, che si ripeterà all’arrivo di ciascun gruppo dalla visita guidata. Gli attori che prenderanno parte alla performance saranno Hendry Proni, Marco Rebecchi e Veronica Benuzzi, con la regia di Silvio Panini.

I gruppi coinvolti nelle visite guidate potranno incontrare l’imponente opera di Rainer Gross. Il nuovo teatro di #artesella, iniziato nel 2015, nel corso del 2016 si è arricchito di nuovi elementi geometrici ed organici, ispirati al lavoro del precursore dell’avanguardia russa, l’artista Kazimir Severinovič Malevič. L’opera sarà completata entro il 2018, in occasione dell’anniversario della fine del primo conflitto mondiale.

Presso l’Area di Malga Costa saranno visibili infine i Semi della Pace, opere dell’artista Pinuccio Sciola, scomparso recentemente. I Semi hanno dimorato nel 2008 presso la piazza inferiore della Basilica di Assisi. Ancora una volta il seme, quindi, come simbolo di potenzialità e di forza intrinseca, di vita che si può dispiegare, di possibilità in mano all’uomo di costruire un futuro di pace.