Cookie Consent by Free Privacy Policy website DREAMERS - Progetti e visioni di moda contemporanea
settembre 16, 2016 - Museo Ettore Fico

DREAMERS - Progetti e visioni di moda contemporanea

Al MEF-Museo Ettore Fico dal 6 al 9 ottobre 2016
DREAMERS
Progetti e visioni di moda contemporanea
DREAMERS è una rassegna, un inedito evento emozionale dove la moda non è soltanto prodotto, mercato, marchio, marketing, ma anche, e soprattutto, un oggetto culturale che parla del progetto che c’è dietro, del corpo, dell’anima, del tempo, parla di sogni e di futuro. DREAMERS è un’occasione unica per incontrare, ascoltare e toccare la creatività della moda e la sua poesia. Un racconto articolato della visionarietà progettuale contemporanea in un pluralismo di linguaggi e contaminazioni disciplinari tra moda e #arte, cultura e società, cinema e musica, un caleidoscopio di installazioni, immagini, abiti e accessori, ma anche workshop, performance e incontri:
VISIONS
Incontri e dialoghi, occasioni per ascoltare, approfondire e condividere, farsi ispirare da idee e sogni. Si parlerà di #arte e moda con Stefania Ricci direttrice del #museo Ferragamo, ideatrice e co-curatrice della #mostra “Tra #arte e Moda” in corso a Firenze; dell’iconica figura di Anna Piaggi con la regista Alina Marazzi e la costumista Claudia Botta; del fluido rapporto tra moda e identità culturale con la sociologa della moda Antonella Giannone e la giornalista Giulia Crivelli; di nuove strategie di marketing e comunicazione della moda con Andrea Batilla, direttore di Vix e CEO di Italiana Marchi, e con Stefano Micelli, docente dell'Università Ca' Foscari, e le designer di ricerca apprezzate sul mercato internazionale Silvia Bisconti, Benedetta Bruzziches e Maria De Ambrogio.
EVENTS
Stilisti, giornalisti, scrittori, dj e artisti raccontano la moda, le sue atmosfere e i suoi protagonisti. A inaugurare il programma, un suggestivo e poetico flash-mob curato da Raptus&Rose con la collaborazione del Balletto Teatro di #torino e poi un reading con Pino Ammendola dedicato a Yves Saint Laurent, una “vaporosa” performance del designer Reinhard Plank e una serata dedicata, in collaborazione col #museo Nazionale del Cinema, al documentario di Alina Marazzi “Anna Piaggi. Una visionaria della moda”. Infine, tre appuntamenti accompagnati da live-set dedicati ad artisti musicali diventati icone di stile: Luca Scarlini ci accompagna negli anni Settanta di David Bowie e della moda glam rock, Luca De Gennaro nei Novanta dei Nirvana e del grunge e Carolina Di Domenico nel Nuovo Millennio tra soul e pop, Amy Winehouse, Lady Gaga e Byoncé.
EXHIBITIONS
Negli spazi del #museo si sviluppa uno stimolante itinerario visivo introdotto dall’esposizione “Sotto il cappello” dedicata a questo accessorio per la testa, sede e simbolo del pensiero, dell’immaginazione e dell’anima: i cappelli-minareto dell’artista Maïmouna Guerresi e quelli eccentrici e visionari di Anna Piaggi, affiancati a disegni originali di Karl Largerfeld e immagini del celebre fotografo Alfa Castaldi, e poi le creazioni in feltro e i video del cappellaio d’avanguardia Reinhard Plank, quelle di Yesey ispirate al cinema e alla musica e infine quelle Haute Couture di Altalen in dialogo con progetti di artisti e fotografi tra i quali Giovanni Gastel.
Abbandonato il tema del cappello, la #mostra prosegue con gli abiti scultura della paper artist Caterina Crepax, le poetiche creazioni di Raptus&Rose, quelle minimali di Serie N°merica e le preziose borse di Benedetta Bruzziches.
Il percorso espositivo termina con uno sguardo al futuro. Attraverso i progetti elaborati dagli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, dello IAAD e dello IED sul tema del cappello, e con i manifesti della campagna affissioni di DREAMERS trasformati dagli interventi di giovani artisti.
Protagonisti di un’installazione wunderkammer sono infine 100 capi in seta raccolti e trasformati da Sergio Perrero, architetto/artista/designer/ricercatore per il progetto VeRve / 100 / seta dedicato al riuso ecologico-etico-artistico.

APPROFONDIMENTI
ANNA PIAGGI: UNA VISIONARIA DELLA MODA
SABATO 8 OTTOBRE h 17
“Lavorava con gli abiti come i pittori con i tubetti di colore. Tra un secolo a nessuno importerà nulla della moda commerciale: vorranno sapere invece chi era quella donna” Bill Cunningham, #fashion photographer-New York Times; “Inventava la moda, sapeva automaticamente quello che noi avremmo fatto domani” Karl Lagerfeld; "Aveva un occhio da cecchino e uno nella storia" Jean Charles De Castelbajac
Le parole a lei dedicate sono la sintesi più efficace della personalità iconica, eccentrica e coltissima, irriverente e creativa, del talento visivo rivoluzionario, teatrale e sempre “avant-garde” cui DREAMERS dedica un incontro e un evento cinematografico.
Salvo Bitonti, regista teatrale direttore dell'Accademia Albertina di #torino, dialogherà con la regista Alina Marazzi e la costumista-scenografa Claudia Botta accompagnandoci alla scoperta di una donna libera e controcorrente che ha saputo leggere la moda come segno vivo su cui converge la memoria culturale più significativa della nostra civiltà e che, da giornalista, ha rivoluzionato il gergo della moda, da #fashion editor celebre in tutto il mondo ha inventato il concetto di vintage, da protagonista del #fashion system internazionale ha saputo cogliere la modernità. Sperimentando e facendo dialogare la moda con le più diverse espressioni artistiche ha valicato il confine che separa le idee dal corpo fisico, diventando lei stessa mood-board di uno stile e una corporeità coraggiosi e esteticamente irriverenti. Dalla Milano del boom economico alla Parigi della haute-couture, dalla swinging London alle sfilate-evento degli anni Ottanta fino alla #mostra dedicatale dal Victoria and Albert Museum nel 2006, attraverso la storia di Anna Piaggi il documentario traccia l’evoluzione culturale e industriale, di costume e comunicazione, della moda italiana e internazionale. Ma regala soprattutto il ritratto potente di uno spirito libero, testimone e artefice della contaminazione tra #arte, società e cultura che ha cambiato la moda e ne ha decretato il successo su scala globale.
L’omaggio alla musa di Karl Lagerfeld proseguirà al Cinema Massimo con la proiezione, in collaborazione con il #museo Nazionale del Cinema, del documentario, preceduto da un incontro con la regista Alina Marazzi e con Stefano Piaggi, presidente Associazione Culturale Anna Piaggi.
ORE 20,30 cinema massimo ANNA PIAGGI. Una visionaria della moda di Alina Marazzi
(Italia, 2016, 52’, col e b/n, v.o. it. fr. ingl. sott.it). Cinema Massimo – sala tre intero € 6,00 / ridotti € 4,00- €3,00
NON SOLO MUSICA
Alcuni artisti musicali sono diventati icone di stile, ridefinendo il rapporto tra musica e moda. Un percorso in tre tappe racconta i nostri anni attraverso parole immagini e suoni live:
VENERDI 7 OTTOBRE h 19 • IL ROCK È UN TEATRO David Bowie scene e costumi
con Luca Scarlini saggista, drammaturgo, autore di Ziggy Stardust. La vera natura dei sogni. (add 2016)
Live set INK TREES
Dalla prima giovinezza alla scomparsa, David Bowie ha attraversato stili, epoche, look. Ha indossato mille maschere e altrettanti abiti di scena. Ziggy Stardust, personaggio immaginato da David Bowie nel 1972, è l’inviato dallo spazio che porta alla ribalta il gran reame dell’adolescenza. La sua identità aliena, multisessuale, aggressiva, incarna lo spirito dei tempi, è una creatura che seduce le folle, il messia di una rivoluzione che dura una stagione sola, portatore di una nuova visione della musica e della realtà. Tra video, immagini e fantasmi entriamo nelle scene, nei teatri, nella vita di una rockstar messianica in un mondo sull’orlo dell’apocalisse, ripercorrendo una delle relazioni più clamorose tra pop music e moda. Dove il #fashion è protagonista assoluto insieme a un make up teatrale e memorabile.
SABATO 8 OTTOBRE h 19 • L'ULTIMA RIVOLUZIONE ROCK
con Luca De Gennaro, giornalista e deejay, autore di "Planet Rock: l’ultima rivoluzione" (Arcana 2016)
Dj set Federico Malandrino
L’ultima rivoluzione del rock comincia il 24 settembre 1991, quando esce l’album Nevermind dei Nirvana, e finisce l’8 aprile 1994, quando viene trovato il cadavere di Kurt Cobain. In quegli anni, quando internet era ancora lontano e le culture giovanili rivaleggiavano tra riviste, tv e radio, la trasmissione “Planet Rock” diventò la voce della “Alternative Generation” intercettando i nuovi fenomeni musicali. Erano gli anni dei Nirvana e del grunge, quando camicie a quadrettini, Converse e jeans sdruciti, dalla Seattle post industriale, si affermavano in tutto il mondo con l'anti-claim "Come as you are".
DOMENICA 9 OTTOBRE h 19 • ZERO FEMMINILE Amy Winehouse, Lady Gaga e Beyoncé
Carolina Di Domenico, speaker e conduttrice TV in dialogo con Annarita Masullo, manager musicale
Live set Marie and the Sun
Nel primo decennio dei 2000 la musica vede emergere alcune artiste, diverse per provenienza e stile, ma accomunate da un utilizzo strategico della moda. Acconciature, trucco, abiti di scena: nulla è lasciato al caso. Dalla meteora inglese legata alle sonorità del soul, alle due americane, espressioni opposte del superpop, la donna è dominatrice e terribilmente sexy, romantica e fragile, cattiva ragazza o maschera eccentrica. E se la moda passa, la musica rimane.

MODA E/O COSTUME?
DOMENICA 9 OTTOBRE h 11,30
Burkini e velo tra “moda modesta” e islam chic, ma anche kimono, quipao e sari, dreadlocks, wax print e pettinature "afro" sono esempi del rapporto complesso e in continua ridefinizione tra le diverse identità culturali e la moda come pratica quotidiana. Caratterizzata da un’intensità di contaminazioni senza precedenti, la moda globalizzata è la manifestazione visiva del presente, capace di cogliere e rivelare verità e segreti, stereotipi e luoghi comuni, nuove idee che circolano nel mondo.
A confrontarsi sulla moda come strumento privilegiato di lettura dei fenomeni contemporanei, e sulla necessità di riorientare e ampliare il concetto stesso di moda, saranno Antonella Giannone docente di storia, teoria e sociologia della moda alla Weißensee Kunsthochschule di Berlino e Giulia Crivelli, giornalista de Il Sole 24 ore. Nel contesto dell’infuocato e spesso confuso dibattito in corso, DREAMERS propone una costruttiva riflessione sull’evoluzione dei concetti di moda e costume, di esotico, etnico e folk dall’epoca coloniale all’attuale global village multiculturale, e sulla stratificazione di significati propri di quelle “pratiche vestimentarie” in cui diverse identità culturali si sovrappongono e delle quali il velo islamico e la cosiddetta "moda modesta" sono esempi di grande attualità e visibilità.
Il velo sta uscendo dai confini del puro connotato di indicazione religiosa per addentrarsi nei meandri della moda, nuovi mercati emergenti danno anche vita a nuove capitali della moda, mode di strada si diffondono in modo virale a prescindere dai canali ufficiali. La moda, insomma, delinea percorsi e modi che vanno affacciandosi, che stanno per diventare canone. Questo la rende particolarmente pregnante laddove l’identità è più fragile, le situazioni si fanno sottili, permeabili, mobili, all’intersezione e sovrapposizione di culture dove il processo di mescolamento porta alla creazione di qualcosa di nuovo.
Indagare i nuovi meccanismi della moda, le esigenze comunicative e sociali che ne sottendono la costruzione, il rapporto, il dialogo e la contaminazione tra moda e costume, moda e religione, moda ed etica, moda e modernità può allora aiutarci a cambiare prospettiva. Rinnovare il punto di vista e il rapporto tra cultura occidentale e culture “altre”, mettendo in crisi gli stereotipi e i pregiudizi, può contribuire a comprendere il presente e a leggere il significato dei fenomeni che ci circondano.


MARKETING E COMUNICAZIONE DELLA MODA
Due appuntamenti dedicati alla rapidissima evoluzione degli scenari globali, dei mezzi di comunicazione, del modo di pensare, scegliere e acquistare che sta trasformando e stravolgendo i meccanismi, i tempi e le regole della moda.
VENERDI 7 OTTOBRE h 16,30 • LA RIVOLUZIONE DELLA MODA NELLA MODA
Raptus&Rose, Benedetta Bruzziches e serien°umerica sono tre marchi di successo internazionale, molto diversi tra loro, ma con filosofie progettuali e produttive comuni, figlie della rivoluzione culturale che oggi investe la moda, animate dalla ricerca di nuove regole, più adatte ai tempi, rispettose e consapevoli.
Recupero di tradizionali tecniche artigianali, ripensate con creatività, e rinuncia ai ‘grandi numeri’ per essere sempre pronti a offrire ai clienti prodotti innovativi e in grado di distinguersi per classe e buon gusto. E’ basato su questo e su un’indubbia capacità manageriale il successo di Silvia Bisconti, Benedetta Bruzziches e Maria De Ambrogio che racconteranno la loro avventura imprenditoriale dialogando in pubblico con Stefano Micelli, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia da anni impegnato nello studio del rapporto tra eccellenza artigiana e opportunità di crescita per l’economia italiana. Pur con passato, stili, percorsi e scelte diversi Bisconti, Bruzziches e De Ambrogio hanno fondato e sviluppato i propri marchi proprio negli anni della crisi, inserendosi in nicchie di mercato da altri sottovalutate e ritagliandosi un posto di rilievo nella moda italiana contemporanea.
Già braccio destro di Romeo Gigli, poi direttore creativo di Malìparmi e personal designer di una cliente degli Emirati Arabi, appassionata di Estremo Oriente e di India, Silvia Bisconti ha ideato RAPTUS&ROSE, un marchio che unisce una quasi trentennale esperienza nel settore della moda al desiderio di cambiarne le regole, non per distruggerle, ma per crearne delle nuove più adatte ai tempi in cui viviamo. Ha rilevato un vecchia sartoria e l’ha trasformata in un atelier (ora diventato anche virtuale con le molte vendite on line e l’uso dei social) dove proporre abiti realizzati con tessuti visti e acquistati un po’ in tutto il mondo. Abiti unici o prodotti in pochi esemplari sono presentati non con le tradizionali sfilate, ma all’aperto in luoghi di particolare bellezza o significato e venduti sostituendo alla catena degli intermediari il contatto diretto con l’acquirente, di cui si conoscono misure, gusti e preferenze, come facevano le vecchie sartorie e modiste.
L’incontro casuale con un imprenditore indiano al quale aveva fatto credere di essere una designer di abiti (mentre in realtà era alla ricerca di un lavoro) ha invece indicato a BENEDETTA BRUZZICHES il settore che l’ha portata al successo. Ha accettato l’invito a lavorare come disegnatrice di borse in India, dove ha avuto modo di apprezzare le antiche tecniche e la manualità delle artigiane locali, e rientrata in Italia si è impegnata nella ricerca di analoghe realtà italiane. Coinvolgendo tutta la famiglia ha preparato un campionario di borse e l’ha presentato a una fiera parigina, la sola che, essendo una sconosciuta, aveva accettato di ospitarla assegnandole però uno spazio brutto e al fondo dell’ultimo corridoio, dove i visitatori giungevano sfiniti. L’ invito “guarda la collezione, il tempo di un biscotto” (a prepararli era stata la mamma di Benedetta) è servito a richiamare l’attenzione sulle sue borse e a lasciare Parigi con i primi 30 ordini assicurati. E’ stato l’inizio del successo di un’azienda “glocal” che offre pezzi unici senza tempo, estrosi e particolari, prodotti in laboratori sparsi nel mondo, conservando e valorizzando il patrimonio artigianale locale.
Tutta made in Italy è invece la produzione di SERIEN°UMERICA, il progetto ideato da Maria De Ambrogio e Stella Tosco e da loro presentato personalmente ai titolari di prestigiosi negozi dei più importanti mercati mondiali. A caratterizzare l’offerta sono la pelle e i filati, in particolare la ‘maglieria colata’, ottenuta con una tecnica che permette di realizzare contemporaneamente tessuto e modello. Frutto di un continuo confronto con artigiani, fotografi e artisti, i prototipi sono realizzati in sede dalle titolari e dai loro cinque collaboratori e poi prodotti in laboratori di varie regioni italiane, disposti a sperimentare nuove tecnologie ripensando e attualizzando le tecniche tradizionali.
SABATO 8 OTTOBRE h 15 • COMUNICARE LA MODA OGGI
prodotto, social media, autocelebrazione
In un momento di profondo rinnovamento degli scenari globali, il mondo della moda, più degli altri, catalizza le istanze della contemporaneità e le fa proprie. Le dinamiche di comunicazione e quindi di mercato diventano sempre più articolate coinvolgendo in prima persona i designer, portando i social media ad avere un ruolo centrale e mettendo in dubbio la valenza stessa del prodotto.
Andrea Batilla, direttore di Vix e CEO di Italiana Marchi, esaminerà due case history di marchi che hanno scelto strategie di comunicazione vincenti che offrono spunti di riflessione interessanti: Dolce&Gabbana e di Marcelo Burlon, molto diversi ma entrambi di grande successo, identificativi di questo complicato momento di passaggio.
Nel primo caso un’azienda fino a poco tempo fa gestita in maniera classica è riuscita a mettersi la passo con i tempi, nel secondo caso un brand nato da pochissimo riesce a rappresentare l’apparente leggerezza dei tempi.


#fashion PILLS


In città, dal 5 al 8 ottobre 2016, alla scoperta
dei più interessanti negozi di ricerca del centro di Torino
L’anteprima di DREAMERS che preannuncia l'evento propone “pillole di moda”, un percorso a tappe nel centro città tra i migliori negozi di ricerca, alla scoperta dell’immaginario che li contraddistingue.
Mercoledì 5 ottobre dalle 18 alle 21, i ventitre spazi selezionati accoglieranno allestimenti, progetti e suggestioni, happening e musica per raccontare i mood-board che danno vita al loro stile. L’invito è a passeggiare tra le vie e le piazze per godersi la città a piedi o in bicicletta, da soli o in compagnia, assaporando la diversità di questo “patrimonio” di gusto e stile che spazia dai gioielli agli occhiali all’abbigliamento più ricercato ed esclusivo.
Ecco alcuni delle aree “strategiche” per andare alla scoperta delle #fashion Pills di DREAMERS:
Piazza Carlo Emanuele II
Chiamata dai torinesi Piazza Carlina, è una delle vetrine più discrete, ma anche più eleganti del centro. Partendo dalla piazza si scoprono le nuove tendenze e lo stile all’avanguardia dello spazio Antonioli, poi gli accessori e gli occhiali 100% made in #torino di Baricole, con i marchi Vanni e Derapage, e la piccola e accogliente boutique Tourbillon situata all’ingresso dell’ex Moulin Rouge torinese. A pochi isolati di distanza, sorprendono le colorate atmosfere tropicali e lo stile frizzante di Parrot and Palm.
Piazza Bodoni
Che sia per ascoltare le prove degli studenti che risuonano dalle finestre del Conservatorio o per prendere un aperitivo seduti in piazza, è una tappa irrinunciabile. Dirigendosi verso il Po, percorrendo via dei Mille, si incontrano lo stile eclettico e fantasioso di Bagni Paloma e le proposte innovative degli occhiali di Ocularium. In direzione opposta, su via Carlo Alberto, incantano i gioielli dal design esclusivo di Creativity Oggetti, l’atmosfera cozy e le selezioni di abiti e accessori di Bibi Gramaglia, ed infine il raffinato atelier dello stilista franco vietnamita, torinese d’adozione, Walter Dang.
Piazza Vittorio
Non di sola movida vive questa piazza che, sotto i portici, accoglie lo stile caratteristico e i tessuti di Poncif, i marchi-icona e lo stile colorato di Bertolini&Borse, gli arredi unici e gli occhiali design di Four Eyes. A pochi passi, in via della Rocca, si trovano l’atmosfera sofisticata e il taglio sartoriale degli abiti di Mabì e l’attenzione ai tessuti delle selezioni di Nina. Cambiando direzione e dirigendosi verso la Mole, lo stile de La Belle Histoire regala un tuffo tra profumi d’incenso e abiti bohémien. In via Principe Amedeo si trovano gli imperdibili accessori-scultura de La Fucina di Valentina Laganà, che ospita anche gli abiti di Maria Teresa Grilli, all’insegna dei materiali pregiati e dell’artigianalità. Nella stessa via anche lo stile giovane di Au Petit Bonheur, ispirato alle icone francesi di oggi e di ieri.
Quadrilatero romano
Tra le sue vie strette, questa parte del centro nasconde non poche sorprese e, a differenza di quanto possa suggerire l’atmosfera storica del quartiere, qui l’imperativo è sperimentazione: lo stile urbano e middle-europeo di Born in Berlin, gli abiti e gli accessori vintage e di ricerca di Les Coquettes ed infine gli stilisti emergenti e le suggestioni tra cinema e letteratura di Uno.
Via Lagrange
Una delle zone del “passeggio” per eccellenza, è punteggiata di negozi di ricerca: lo store di Bertolini&Borse, istituzione della moda torinese attenta agli stilisti spagnoli ed europei; Comme Toi, in via Cavour, con i suoi allestimenti unici, sempre al passo con le ultime tendenze e inconfondibili già a partire dalle vetrine, e poi Cribì, con i suoi capi e le calzature tra innovazione e pezzi classici.
Dopo una sosta da Platti, per onorare la tradizione torinese dell’aperitivo, non si può che far tappa in corso Re Umberto 17 da Verdelilla che ospita una selezione unica di stilisti e propone abiti, scarpe e accessori altrimenti introvabili.
Oltre all’evento del 5 ottobre, chi non ha avuto modo di partecipare potrà comunque andare a scoprire i progetti allestiti dai negozi aderenti, visibili fino alla sera di sabato 8 ottobre.


DREAMERS Progetti e visioni di moda contemporanea
Un progetto di Barbara Casalaspro e Ludovica Gallo Orsi
realizzato da MEF - #museo Ettore Fico
con il contributo di Regione Piemonte e con il patrocino della Citta di Torino
in collaborazione con #museo Nazionale del Cinema
Partner tecnici Bonaveri manichini,La Casa delle Lampadine
si ringraziano Accademia Albertina di Belle Arti, Archivio Alfa Castaldi, Associazione Culturale Anna Piaggi,
Balletto Teatro di #torino, DAMS, IAAD Istituto d’Arte Applicata e Design di #torino, IED Istituto Europeo di Design di #torino, Mir Cinematografica, Miroglio S.p.A., Sergio Perrero, TheColorsoup, The Goodness Factory, Rezina, Verdelillla.

Anteprima Mercoledì 5 ottobre dalle ore 18 alle ore 21, #fashion PILLS nei negozi di ricerca del centro di #torino.
MEF – #museoettorefico Via Francesco Cigna, 114, #torino
Giovedì 6 ottobre: Inaugurazione DREAMERS dalle ore 19 alle ore 22, su invito
Venerdì 7 e sabato 8 ottobre: dalle ore 11 alle ore 22
Domenica 9 ottobre: dalle ore 11 alle ore 20
INFO 011 853065 info@dreamerstorino.it www.museofico.it

Tariffe
intero € 10, ingresso valido per l’intera durata di DREAMERS € 15
ridotto € 8 over 65, insegnanti, e enti convenzionati
ridotto € 5 dai 13 ai 26 anni e gruppi (minimo 6 persone) e partecipanti ai workshop
gratuito tessera #torino Musei, fino ai 12 anni, MEF Friends, giornalisti accreditati, persone con disabilità ed eventuale accompagnatore, possessori di Torino+Piemonte Card
Workshop
Adulti € 10 oltre all’ingresso, scontato
Bambini € 6, ingresso gratuito