Cookie Consent by Free Privacy Policy website TERRA MIA IO SONO TUA
 - Esperimento Utopico di Land Art Performativa 
di Noel Gazzano e Grace Zanotto
settembre 16, 2016 - Apulia Land Art Festival

TERRA MIA IO SONO TUA
 - Esperimento Utopico di Land Art Performativa 
di Noel Gazzano e Grace Zanotto


Apulia #landart #festival IV Edizione “Gutta CavART Lapidem” 16, 17, 18 Settembre, Bosco di Mesola, Cassano delle Murge (Bari)
Puglia mia io sono tua Terra mia io sono tua Entro nel tuo ventre Mi faccio rifiuto
Mi faccio uranio, cadmio, piombo, diossina Plastica, vetro, metallo
Mafiosa, omertosa, inconsapevole
E poi goccia che vivifica
Pensiero nuovo che trasforma Realtà nuova che nasce Germoglio
Fiume, forza, fantasia, fiore Pura
Libertà che libera.
Per l'Apulia #landart #festival #noelgazzano e #gracezanotto realizzano l'installazione di #landart performativa "Terra Mia Io Sono Tua", a un tempo " metafora ed esempio concreto del possibile, sincrono superamento di ogni forma di violenza: verso le donne, la natura e gli esseri umani tutti". Unite dal credere nell'arte come veicolo di trasformazione sociale, il loro "esperimento utopico" affronta e propone soluzioni per la crisi ecologica pugliese che, causata da una scellerata gestione di industrie pesanti e rifiuti tossici interrati illegalmente, stanno causando un drammatico incremento di cancro nella popolazione.
Le due artiste trasformano una preistorica specchia nel Bosco di Mesola ­ scelta come luogo­simbolo dell'originario rapporto non­violento tra essere umano e natura ­ in una vera e propria opera fitodepurante sfruttando la capacità della canapa di eliminare la diossina. Dalla sommità della specchia fanno delicatamente emergere una struttura di legno recuperato e fibre naturali che, integrandosi con l'esistente, è rivestita da terra in cui germogliano semi di canapa formando un burka camouflage. I germogli crescono ed inizia un processo di fitodepurazione: le piante depurano da sostanze tossiche il terreno, l'acqua e la pioggia.
Si potrà entrare uno alla volta nell'opera, vivendo l'esperienza della natura che cresce sulla nostra pelle e sentendo nel corpo la nostra responsabilità verso di essa. Si potrà osservare il territorio circostante dal ventre della terra attraverso il punto di vista di una visiera esagonale, la stessa forma attraverso cui guardano le donne che indossano un burka. Elementi sono realizzati all’uncinetto, tradizione tipicamente femminile il cui ritmo meditativo permette di fare realizzazioni interiori. Gocce d’acqua cadono lentamente dall'alto. L’acqua, pensiero non violento, scava la dura roccia del pensiero violento di burka ed omertà trasformandolo: germoglia nuova vita ­ i nuovi pensieri necessari alla trasformazione radicale della società violenta in cui viviamo. La speranza è

che, goccia dopo goccia, l’esperienza di quest'opera stimoli consapevolezza ecologica e presa in carico del bene comune.
Il pubblico potrà visitare le artiste al lavoro nel Bosco di Mesola dal 16 al 18 Settembre, dalle 16 alle 19.
Apulia #landart #festival è fondato da Carlo Palmisano e Martina Glover (Asso ciazione UnconventionARTperl'artemaivista).L'edizione2016proponecome tema il motto latino "Gutta cavART lapidem": così come l’acqua, entità apparentemente neutra ed accomodante, riesce a plasmare la dura pietra, così l’arte, presentandosi nel territorio, può lentamente plasmare questa terra brada che, destata dalla residenza d’arte, può riattivare una riqualificazione dei siti in chiave naturalistica, turistica ed artistica.
Al contrario di quello che vogliono farci credere
il cambiamento è possibile perché la depurazione è possibile.
I semi di canapa per questo lavoro sono stati generosamente donati da Vincenzo Fornaro, proprietario della Masseria Carmine di Taranto, da anni all'avanguardia nell'uso della canapa per disintossicare il terreno contaminato dall'ILVA. Il suo lavoro concreto e coraggioso è narrato nel docufilm "Non Perdono", diretto da Roberto Marsella & #gracezanotto, che verrà proiettato a Palazzo Marchesale Miani Perotti (Cassano delle Murge, ogni giorno 9­13,17­20).
NON PERDONO usa l'arte come arma di difesa, strumento di liberazione e purificazione. É libertà espressiva ed impegno sociale. Rappresenta l’eroe che sacrifica sé stesso per rendere possibile un nuovo inizio, una bomba per il pensiero, l’esplosione che solleva il velo di smog che copre Taranto.