Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mindful Hands. I capolavori miniati della Fondazione Giorgio Cini
settembre 16, 2016 - Fondazione Giorgio Cini

Mindful Hands. I capolavori miniati della Fondazione Giorgio Cini

In #mostra oltre 120 tra pagine e iniziali miniate provenienti da una delle collezioni private di miniature più importanti al mondo: quella di Vittorio Cini, donata alla Fondazione nel 1962

Parte integrante del percorso espositivo, allestito dallo Studio Michele De Lucchi, è una sezione con installazioni artistiche multimediali curate dall’atelier Factum #arte di Adam Lowe

Si intitola Mindful Hands. I capolavori miniati della #fondazionegiorgiocini la grande #mostra in programma sull’isola di San Giorgio Maggiore a #venezia dal 17 settembre 2016 all’8 gennaio 2017, prodotta da #fondazionegiorgiocini in collaborazione con Studio Michele De Lucchi e Factum #arte, realizzata grazie al supporto di The Helen Hamlyn Trust e con il contributo di Pirelli.
Nelle Sale del Convitto viene esposta per la prima volta dopo oltre 35 anni gran parte di una delle collezioni più importanti e preziose della Fondazione Cini: circa 120 delle 238 miniature realizzate tra Medioevo e Rinascimento acquisite da Vittorio Cini tra il 1939 e il 1940 dalla Libreria Antiquaria Hoepli di Milano e donate alla Fondazione nel 1962. Con la stessa provenienza anche un nucleo scelto di pregevoli codici miniati.
La collezione rappresenta una delle più importanti raccolte private al mondo di questo genere, formata da fogli e iniziali miniate ritagliate, per lo più provenienti da libri liturgici (graduali e salteri), paragonabile sia per tipologia che per qualità alla collezione di Georges Wildenstein, al Musée Marmottan di Parigi, o a quella di Robert Owen Lehman Senior, fino a pochi anni fa al Metropolitan Museum di New York e oggi smembrata, o ancora alle collezioni del Getty Institute di Los Angeles, del Fitzwilliam di Cambridge o del Kupferstichkabinett di Berlino.

L’esposizione rappresenta il momento conclusivo di presentazione e “traduzione” per il grande pubblico di un progetto scientifico durato oltre tre anni che ha coinvolto più di 40 fra studiosi e restauratori, coordinati dai curatori scientifici Federica Toniolo, docente di Storia della Miniatura all’Università degli Studi di Padova, Massimo Medica, direttore del #museo Civico Medievale di Bologna, e Alessandro Martoni, Istituto di Storia dell’Arte della #fondazionegiorgiocini. I risultati di questo ingente lavoro scientifico, che ha portato alla redazione di 198 schede e al restauro di circa 120 pezzi della collezione, sono confluiti nel primo e monumentale catalogo generale della raccolta (Le miniature della #fondazionegiorgiocini. Pagine, ritagli, manoscritti, 544 pagine, Silvana Editoriale). In occasione dell’esposizione è stata realizzata anche una guida breve, in vendita in #mostra (Mindful Hands. I capolavori miniati della #fondazionegiorgiocini, 80 pagine, Silvana Editoriale) che accompagna i visitatori lungo il percorso con approfondimenti e informazioni (per maggiori informazioni sui cataloghi v. scheda “Informazioni pratiche” e schede dei volumi).

L’esposizione vuole quindi rendere accessibile questo incredibile patrimonio e la sua storia: lo Studio Michele De Lucchi ha concepito un allestimento che si ispira agli ambienti e alle atmosfere della tradizione miniaturistica medievale ma li traduce in chiave contemporanea. In particolare il grande spazio espositivo centrale delle Sale del Convitto risulta ridimensionato grazie a oggetti espositivi architettonici creati ad hoc: grandi nicchie in tessuto chiaro che ricreano lo spazio delle cappelle delle chiese gotiche e cassettiere ottagonali in rovere massiccio, imponenti ma funzionali.
L’atelier Factum #arte di Adam Lowe, esperto di tecniche digitali applicate alla conservazione, alla riproduzione e alla lettura delle opere d’arte, ha invece accettato la sfida di confrontarsi con i grandi maestri artigiani del passato nella realizzazione di una serie di vere e proprie installazioni artistiche multimediali, protagoniste dell’ultima sezione della #mostra, dedicata all’analisi e alla comprensione delle tecniche di produzione del manoscritto miniato. Inoltre si offre al visitatore l’opportunità di conoscere da vicino due dei volumi più importanti e rari della collezione: il Martirologio della confraternita dei Battuti Neri di Ferrara, manoscritto quattrocentesco in cui le meditazioni sulle sofferenze di Cristo sulla croce sono alternate a miniature con immagini della Passione e di martiri di santi, e il piccolo (6x3 cm) ma preziosissimo Offiziolo di Carlo VIII, commissionato alla fine del XV secolo dal duca di Milano Federico il Moro per donarlo al re di Francia, uno dei più raffinati libri d’ore (volumi per la preghiera personale quotidiana) di area lombarda. Il senso della #mostra è inoltre esemplificato dall’esposizione di un #libro di grande importanza per la storia di San Giorgio Maggiore e della Fondazione: l’Antifonario (libro che contiene le parti cantate della liturgia) comune dei Santi, denominato “Q”, appartenente alla basilica benedettina di San Giorgio Maggiore e prestato in occasione di Mindful Hands. È proprio nella sala che apre il percorso espositivo che si vedono affiancati, in una vera e propria operazione di ricongiungimento, l’Antifonario Q accanto alla pagina singola staccata nel passato dal volume e appartenente alla Collezione Cini.

La sala introduttiva al piano terra presenta inoltre la storia della collezione e la sua specificità, dove il visitatore inizia a conoscere i diversi tipi di miniature (collage e pastiche, ritaglio, pagina strappata, copia), frutto della pratica, molto diffusa tra fine Ottocento e inizio Novecento, di smembrare le pagine dei codici per immettere sul mercato antiquario le sole parti figurate.

Dopo aver ammirato una selezione di corali di diversa epoca, provenienza e dimensione e di particolare rilevanza, la #mostra prende quindi un andamento cronologico e geografico nella grande sala centrale, dove si offre una visione generale delle principali scuole di miniature italiane tra XII e XVI secolo. Nelle quattro grandi cassettiere e nelle nove nicchie sono stati raggruppati nuclei di fogli e ritagli di iniziali provenienti dagli stessi volumi o riconducibili a maestri e botteghe affini, mentre quattro vetrine su piedistallo mostrano eccezionali manoscritti miniati ancora integri. Lungo la parete a sinistra dell’ingresso un’infilata di vetrine ospita fogli interi e frammenti di particolare bellezza e importanza.

All’uscita della sala si imbocca la scala che porta al piano superiore, dove la separazione fisica degli spazi segna un profondo passaggio di atmosfera. Qui l’Offiziolo e il Martirologio sono protagonisti di una serie di installazioni artistiche multimediali ideate e realizzate da Factum #arte che, nel contesto dell’allestimento curato dallo Studio De Lucchi, ricreano un ambiente di grande potenza e suggestione. Il visitatore viene accolto da una grafica che illustra la storia della tecnica miniatoria e assiste alla proiezione del video Cuttings, che documenta con sole immagini e suoni in presa diretta la genesi del foglio di pergamena, la realizzazione dei pigmenti e dei colori, le tecniche di decorazione e rilegatura. Un vero e proprio film artistico di grande impatto le cui protagoniste assolute sono le “mani sapienti” dei protagonisti, artigiani e artisti di oggi che fanno rivivere le antiche conoscenze quasi alchimistiche di decoratori e copisti medievali.

Infine, si entra nell’ultima sala della #mostra, caratterizzata da un allestimento scenografico che richiama l’atmosfera dei monasteri medievali. La prima parte è dedicata all’Offiziolo: la parete sinistra è interamente occupata da un’imponente installazione che affianca ingrandimento e riproduzione in scala 1:1 di ciascuna delle pagine miniate del volume, mentre un video illustra le tecniche di scansione e di realizzazione del facsimile, che i visitatori potranno toccare con mano e sfogliare in un piccolo salotto riservato a quest’esperienza unica. Per creare il facsimile, Factum #arte ha ideato un sistema che ottiene fotografie ad alta definizione di ogni singola pagina senza mettere mai sotto pressione il delicatissimo oggetto, e che funziona attraverso un prisma di vetro illuminato a led e con un lato a specchio.

La seconda parte della sala invece evoca l’atmosfera dei percorsi penitenziali e meditativi della medievale confraternita dei Battuti Neri di Ferrara e il senso profondo di uno dei libri a essa in uso, il Martirologio: qui il visitatore si trova attorniato dagli ingrandimenti monumentali di dieci delle miniature più emblematiche racchiuse nel codice. Oltre alla penombra in cui è immersa, la sala acquista drammaticità per l’intreccio con una potente installazione sonora: le registrazioni di un canto prepolifonico curato a metà del secolo scorso da Padre Pellegrino Ernetti, monaco benedettino del monastero di San Giorgio Maggiore e noto musicologo, “purificate” grazie alle più moderne tecnologie audio, sintetizzate e unite alla musica di altri periodi e tradizioni che richiamano il tema del martirio. La scelta di un’installazione dedicata al canto si lega alla natura stessa dei volumi da cui proviene la quasi totalità dei pezzi della collezione Cini, rappresentati appunto da fogli o ritagli di libri per il coro.

Per valorizzare ulteriormente l’importanza e l’unicità della figura di Vittorio Cini e della sua poliedrica e vastissima collezione, viene attivata la speciale tariffa di ingresso “Vittorio Cini collezionista”, che consente al visitatore di Mindful Hands conservando il biglietto di accedere con una riduzione speciale alla #mostra a Palazzo Cini Capolavori ritrovati della collezione di Vittorio Cini (fino al 15 novembre 2016), e viceversa.

In occasione della #mostra Mindful Hands. Capolavori miniati della #fondazionegiorgiocini, saranno a disposizione dei visitatori visite guidate a pagamento a partire da venerdì 23 settembre 2016. Le visite si attivano su prenotazione e per un minimo di 10 persone. Anche i singoli visitatori possono scrivere ad HYPERLINK "mailto:artsystem@artsystem.ut" artsystem@artsystem.it per partecipare alle visite nei giorni di giovedì, sabato e domenica ore 11 e ore 16, previa autorizzazione, fino a raggiungere un massimo di 25 persone. Verranno attivati anche laboratori didattici per le scuole, con progetti diversi e specifici per ogni fascia d’età.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
17 settembre 2016 – 8 gennaio 2017

Mindful Hands. I capolavori miniati della Fondazione Giorgio Cini
Fondazione Giorgio Cini
tel. 041 2710280
stampa@cini.it
www.cini.it

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