Cookie Consent by Free Privacy Policy website Nuova mostra arte e politica 21 ottobre 2016 - 10 maggio 2017
ottobre 14, 2016 - Macro

Nuova mostra arte e politica 21 ottobre 2016 - 10 maggio 2017

La mostra #arte e Politica, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Costantino D’Orazio, è il quarto appuntamento del ciclo di mostre OPERE DALLA COLLEZIONE che intende valorizzare la collezione permanente del #macro, esposta a rotazione nelle sale museali, e permettere la visione delle opere in deposito a un vasto pubblico in uno spazio appositamente dedicato, le Sale Collezione di via Nizza. Il progetto ha preso il via nel maggio 2015 con L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella collezione #macro dedicato alle donne artiste della collezione, proseguendo nel novembre 2015 con Egosuperegoalterego. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte. Con la #mostra Segni, alfabeti, scritture. Percorsi nell’arte contemporanea attraverso la collezione #macro, nel maggio 2016, il terzo appuntamento ha  indagato il rapporto tra arti visive e scrittura.

OPERE DALLA COLLEZIONE 4 - #arte E POLITICA,  al #macro di via Nizza dal 21 ottobre 2016 – 10 maggio 2017, presenta una selezione di opere della collezione permanente del #macro legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile. A partire dalle demolizioni operate dal regime fascista a #roma negli anni Trenta e immortalate da celebri dipinti di Mario Mafai e della Scuola Romana, passando per la cronaca delle manifestazioni di piazza, evocate dal Comizio di Giulio Turcato (presente anche con il dipinto Le Rovine di Varsavia), il percorso della #mostra giunge alle riflessioni più recenti, in cui gli artisti contemporanei maturano un atteggiamento più disincantato nei confronti dei fatti socio-politici.

Come nell’opera Punizioni di Maurizio Cattelan (unico prestito da collezione privata), che ha raccolto una serie di fogli su cui dei giovani studenti hanno scritto, a mo’ di penitenza, la frase “Fare la lotta in classe è pericoloso”: l’artista, come fosse un maestro, ha corretto con la penna rossa ciascuna frase trasformando l’affermazione in “Fare la lotta di classe è pericoloso”. Questo lavoro è lo specchio del rapporto più distaccato che gli artisti hanno costruito con il proprio tempo.

Gli echi delle lezioni sulla rivoluzione tenute da Joseph Beuys – presente in #mostra grazie a due fotografie di Mimmo Jodice – e registrate sulle sue lavagne, si avvertono nella ricerca che da tempo Alfredo Jaar conduce sulle orme di Antonio Gramsci a #roma, dove è stato realizzato il suo light-box in #mostra.

La mostra #arte e Politica, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Costantino D’Orazio, è il quarto appuntamento del ciclo di mostre OPERE DALLA COLLEZIONE che intende valorizzare la collezione permanente del #macro, esposta a rotazione nelle sale museali, e permettere la visione delle opere in deposito a un vasto pubblico in uno spazio appositamente dedicato, le Sale Collezione di via Nizza. Il progetto ha preso il via nel maggio 2015 con L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella collezione #macro dedicato alle donne artiste della collezione, proseguendo nel novembre 2015 con Egosuperegoalterego. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte. Con la #mostra Segni, alfabeti, scritture. Percorsi nell’arte contemporanea attraverso la collezione #macro, nel maggio 2016, il terzo appuntamento ha  indagato il rapporto tra arti visive e scrittura.

OPERE DALLA COLLEZIONE 4 - #arte E POLITICA,  al #macro di via Nizza dal 21 ottobre 2016 – 10 maggio 2017, presenta una selezione di opere della collezione permanente del #macro legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile. A partire dalle demolizioni operate dal regime fascista a #roma negli anni Trenta e immortalate da celebri dipinti di Mario Mafai e della Scuola Romana, passando per la cronaca delle manifestazioni di piazza, evocate dal Comizio di Giulio Turcato (presente anche con il dipinto Le Rovine di Varsavia), il percorso della #mostra giunge alle riflessioni più recenti, in cui gli artisti contemporanei maturano un atteggiamento più disincantato nei confronti dei fatti socio-politici.

Come nell’opera Punizioni di Maurizio Cattelan (unico prestito da collezione privata), che ha raccolto una serie di fogli su cui dei giovani studenti hanno scritto, a mo’ di penitenza, la frase “Fare la lotta in classe è pericoloso”: l’artista, come fosse un maestro, ha corretto con la penna rossa ciascuna frase trasformando l’affermazione in “Fare la lotta di classe è pericoloso”. Questo lavoro è lo specchio del rapporto più distaccato che gli artisti hanno costruito con il proprio tempo.

Gli echi delle lezioni sulla rivoluzione tenute da Joseph Beuys – presente in #mostra grazie a due fotografie di Mimmo Jodice – e registrate sulle sue lavagne, si avvertono nella ricerca che da tempo Alfredo Jaar conduce sulle orme di Antonio Gramsci a #roma, dove è stato realizzato il suo light-box in #mostra.