Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lezioni di piano 2017: Pollini, Say, Brendel, Varjon - gennaio-marzo 2017
novembre 08, 2016 - Fondazione Musica Insieme

Lezioni di piano 2017: Pollini, Say, Brendel, Varjon - gennaio-marzo 2017

Con Lezioni di piano #musica Insieme ha voluto dedicare un nuovo capitolo alla storia (e al futuro) del grande pianismo internazionale, inaugurando letteralmente il nuovo anno 2017 con uno dei massimi maestri del nostro tempo, Maurizio Pollini (9 gennaio) cui si affiancheranno tre colleghi che a loro volta hanno illuminato l’interpretazione e la riflessione sul repertorio per i tasti bianchi e neri: Fazil Say (5 febbraio), Alfred Brendel e Dénes Várjon (27 marzo). Sarà un’occasione unica per la nostra città, nella quale peraltro proprio a gennaio ospiteremo per i Concerti di #musica Insieme un altro nume tutelare come Radu Lupu (16 gennaio) e il debutto a #bologna di uno fra i più originali pianisti della sua generazione, Piotr Anderszewski (30 gennaio). Un’occasione per dedicare davvero al principe degli strumenti una rassegna, che porterà ancora una volta la nostra città al centro del panorama musicale italiano, e non solo. 

Bologna d’altronde è capoluogo culturale d’importanza nevralgica, alla stregua delle principali capitali europee – non a caso dal 2006 è insignita del titolo di Città creativa della musica UNESCO. Un ruolo centrale e inconfutabile, quindi, che Lezioni di Piano intende riconfermare e promuovere, anche attraverso il riconoscimento di un luogo, come il Teatro Comunale di Bologna, del quale #musica Insieme vuole ribadire la centralità, tanto fisica quanto ideale, nella geografia musicale cittadina. Un’affermazione di centralità tanto più importante in un momento come l’attuale, in cui la nostra iniziativa si configura ancor più come un’azione di cultura versus degrado, nel dare il nostro contributo per riportare Piazza Verdi e Via Zamboni ad una vita culturale che le renda sempre e sempre più costantemente un luogo brulicante di stimoli positivi, anziché di bivacco e disagio sociale.

Ecco dunque le nostre Lezioni di Piano: il pianoforte solo rappresenta d’altronde una sorta di ‘genere nel genere’, che affascina gli appassionati di tutto il mondo al di là e al di sopra delle consuete definizioni di ‘musica classica’, o ‘cameristica’. Il pianoforte incarna insomma tutto un mondo, che certamente di quelle definizioni fa parte, ma tutte le supera nel nome di un fascino unico: quello di un ineffabile «mobile dai denti bianchi e neri, che sotto le mani dell’interprete diviene luogo di metamorfosi, unico strumento che consenta di evocare il canto della voce umana, il timbro di altri strumenti, l’orchestra, l’arcobaleno o l’armonia delle sfere». Sono parole, non a caso, di Alfred Brendel, che del pianoforte è oltre che interprete anche filosofo, didatta, poeta. 

Quali altre parole potevamo, dunque, scegliere nel proporre una nuova edizione di Lezioni di Piano? Mito, prodigio, leggenda descrivono l’eccellenza degli interpreti. Interpreti di cui si raccontano aneddoti e cronache, tra storia e leggenda appunto; interpreti il cui talento ha dato vita a quei prodigi, che ci aspettiamo di vedere e sentire quando entriamo in una sala da concerto, si spengono le luci della platea e si accendono i riflettori del palcoscenico. Maurizio Pollini, Fazil Say, Alfred Brendel e Dénes Várjon. A loro ci lega un profondo e coerente sodalizio artistico. Con loro abbiamo vissuto momenti esaltanti in questi trent’anni di attività, e per questa ragione siamo particolarmente felici che abbiano accettato di festeggiarli con noi e con il nostro pubblico. 

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare