Cookie Consent by Free Privacy Policy website PETRUSHANSKY SUONA IL "RACH 4" CON laVERDI - DIRIGE SHOKHAKIMOV
novembre 14, 2016 - Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

PETRUSHANSKY SUONA IL "RACH 4" CON laVERDI - DIRIGE SHOKHAKIMOV

Doppio, gradito ritorno a laVerdi: venerdì 18 (ore 20.00) e domenica 20 novembre (ore 16.00) saliranno sul palco dell’Auditorium di Milano Boris Petrushansky e Aziz Shokakimov. Il pianista russo, dopo tre anni di assenza dalla sala di largo Mahler, sarà impegnato nell’esecuzione del #concerto n. 4 di Rachmaninov, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi affidata alla bacchetta dell’uzbeko Shokakimov, direttore principale ospite a laVerdi dal 2016, che ricordiamo protagonista nella Stagione 2014 di una straordinaria direzione della Settima Sinfonia di Šostakovič.

Seconda parte della locandina all’insegna di Mozart e la Sinfonia n. 40: uno dei brani del genio di Salisburgo più eseguiti in assoluto e indubbiamente più popolari e amati dal pubblico di ogni latitudine.

Venerdì 18 novembre, sempre in Auditorium (Foyer della Balconata, ingresso libero) si inaugura la mostra Radici di Roberto Vallini; esposti alcuni nuovi lavori dell’artista su un tema che gli è caro: la trasformazione della materia lignea a partire dalle sue “radici”. La mostra sarà visitabile dal pubblico dei concerti dell'Auditorium fino al 4 dicembre.

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 

Programma

Rachmaninov completò il #concerto n. 4 nel 1926, al termine di un decennio che lo aveva visto abbandonare la Russia della Rivoluzione, adattarsi all’esilio negli Stati Uniti, tenere continui concerti per potersi mantenere, da cui un parallelo affievolimento creativo. Il pianismo elegante e ancora romantico del nuovo #concerto stentò a conquistare la popolarità con l’immediatezza che aveva premiato quelli precedenti. Così continuano a non essere molti i pianisti che lo hanno in repertorio, anche se fra le eccezioni si trovano Arturo Benedetti Michelangeli e Vladimir Ashkenazy. 

La Sinfonia n. 40 appartiene come la 29 e la 41 Jupiter al 1788, l’anno dei capolavori sinfonici di Mozart. È la più drammatica e inquieta non solo del suo repertorio, ma di quello sinfonico classico. Un carattere che si rivela tanto più straordinario in rapporto alla leggerezza e solarità proprio della Jupiter. 

Biografie

Aziz Shokhakimov, direttore. All’età di 21 anni ha ricevuto il secondo Premio al Gustav Mahler International Conducting Competition di Bamberga (Baviera), sotto gli auspici del Bamberger Symmphoniker. Da allora è stato invitato dai più prestigiosi teatri nel mondo. Dopo il premio, ha debuttato con notevole successo alla Staatskapelle Dresden, Düsseldorfer Symphoniker, Kammerphilharmonie Bremen, Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, HR-Sinfonieorchester, Dresdner Philharmoniker, Tonkünstlerorchester Niederösterreich, Orchestra Philharmonique de Strasbourg, Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, London Philharmonic Orchestra; in Italia con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra Filarmonica della Fenice; in Polonia con la prestigiosa Sinfonia Varsovia; negli Stati Uniti con Orgeon, Pacific e Houston Symphony Orchestras. 

I riconoscimenti sono arrivati molto presto. Nato nel 1988 a Tashkent, Uzbekistan, Shokhakimov ha iniziato all’età di 6 anni a frequentare la Uspensky Music School per bambini dotati di particolare talento, dove ha studiato violino, viola e direzione d’orchestra (il suo professore è stato Vladimir Neymer).  All’età di 13 anni ha fatto il suo debutto con la National Symphony Orchestra dell’Uzbekistan, dirigendo la Quinta Sinfonia di Beethoven e il #concerto per pianoforte n. 1 di Liszt.

L’anno successivo ha diretto la sua prima opera, Carmen, alla National Opera dell’Uzbekistan. Successivamente è stato invitato a dirigere le sinfonie di Haydn, Mozart, Beethoven, Brahms, Mahler, Prokofiev e Shostakovich, così come opere, fra gli altri, di Verdi e Bizet.

Dal 2006 fino al 2012 è stato Direttore Principale alla National Symphony Orchestra dell’Uzbekistan.

Ha ricevuto il sostegno della Valdimir Spivakov International Charitbale Foundation e ha ricevuto il Nihol Prize dallo Stato dell’Ubekistan.

Nella stagione 2013/2014 ha diretto la produzione Eugene Onegin di Tchaikovsky al Teatro Comunale di Bologna. Alla Deutsche Opera am Rhein ha diretto una nuova produzione di Carmen e, successivamente, a partire dalla stagione 2015/2016, è stato ingaggiato come Kapellmeister. Dirigerà Aida, i Racconti di Hoffmann, Il Gallo D’Oro e Rigoletto.

Sempre nella stagione 2015/2016, oltre a numerosi altri inviti, debutta con NDR Sinfonieorchester Hamburg e DSO Berlin.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare