Cookie Consent by Free Privacy Policy website “Ricordare tutto” - Location: Lampedusa - Shooting: 09/2016
novembre 21, 2016 - WRONG Advertising

“Ricordare tutto” - Location: Lampedusa - Shooting: 09/2016

3.419 nel 2014, 3.771 nel 2015, 2.814 solo nel primo semestre del 2016*.
I migranti morti nel Mediterraneo sono in continuo aumento, ma la sequenza delle cifre rischia di far dimenticare che ogni volta si sta parlando di persone e non di numeri.
La tragedia del 3 ottobre 2013, avvenuta di fronte alle coste dell’isola di #lampedusa e in cui morirono oltre 500 persone, ha un assunto in questi anni un significato emblematico: certamente per le proporzioni della strage (“record numerico” che, purtroppo, è stato in seguito superato), ma anche perché in quel caso furono recuperati ben 366 corpi, a molti dei quali
si è potuto dare un nome.
Una comprensione corretta di questo dramma epocale non può che partire
da una “cura” della memoria individuale e collettiva, dove di volta in volta
i numeri sono stati cancellati per rimuovere il problema (come se non ci fosse più “memoria disponibile” nel nostro hardware mentale) o piuttosto sono stati isolati dal loro contesto ed esasperati per alimentare le peggiori paure.
In entrambi i casi, sembra però non esserci alcuno spazio per l’umana pietà.

L’idea del film

Un uomo, camminando per l’isola di #lampedusa, recita i nomi delle vittime del 3 ottobre 2013. Si chiama #marcopietrantuono ed è uno dei pochissimi italiani accertati come “ipertimesici” da un programma di ricerca dell’Università
“La Sapienza” di Roma: si tratta di individui dotati di un’incredibile memoria autobiografica.

Se i nomi delle vittime sono pronunciati da chi, in qualche modo, non potrà cancellarne il ricordo, ecco che quelle persone saranno simbolicamente vive per sempre.

*Dati UNHCR
Testo del film. Scritte in sovrimpressione.

Lampedusa, 3 ottobre 2013. Un peschereccio che trasporta migranti affonda davanti alla costa.
366 morti accertati. Una strage, ma non l’ultima.

2014: 3.419 morti - 2015: 3.771 morti- 1° semestre 2016: 2.814 morti

Le vittime hanno il diritto di essere ricordate come persone. Non come numeri.

Marco Pietrantuono è uno dei sette italiani accertati come ipertimesici. Persone che ricordano tutto.

Fino a quando altri morti? Di quanta memoria avremo ancora bisogno?

Autore:
Interprete:
Regista:
Direttore della fotografia: Fonico:

Montaggio:
Studio di registrazione: Musica

Pianista:

Credits

Enrico Chiarugi
Marco Pietrantuono
Paolo Caspani
Paolo Bellan
Remo Federici
Diego Zucchetto
Eccetera
Frédéric Chopin, Notturno n° 21 in Do minore, Op. post.
Greta Malerba