Cookie Consent by Free Privacy Policy website "Le mille e una notte" a LaVerdi - 2,3 e 5 Marzo
febbraio 27, 2017 - Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

"Le mille e una notte" a LaVerdi - 2,3 e 5 Marzo

Il primo violino de laVerdi Luca Santaniello

si esibisce in Shéhérazade di Rimskij-Korsakov.

Sul podio dell’Auditorium torna Zhang Xian


Giovedì 2, Venerdì 3 e Domenica 5 marzo

Auditorium di #milano, largo Mahler


Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi

Violino Luca Santaniello

Direttore Zhang Xian



È indubbiamente il suo cavallo di battaglia.Non per nulla lo eseguì al tradizionale #concerto in Scala de laVerdi nel settembre 2015. L’accoppiata vincente si chiama Luca Santaniello-Shéhérazade: il primo violino de laVerdi, in ruolo solistico, eseguirà la popolarissima quanto virtuosistica suite sinfonica di Rimskij-Korsakov, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi – la “sua” orchestra - in un triplice, imperdibile appuntamento all’Auditorium di Milano: giovedì 2 (ore 20.30) venerdì 3 (ore 20.00) e domenica 5 marzo (ore 16.00).

Completa la locandina la Sinfonia n. 6 di Sergej Prokof’ev, evocatrice di tutt’altre atmosfere: quelle di una Russia – diventata U.R.S.S. – appena uscita vincitrice, ma profondamente ferita, dalla Seconda guerra Mondiale. Sul palco di largo Mahler, torna la cinese #zhangxian, alla sua seconda presenza in stagione, dopo la recente nomina alla guida della New Jersey Symphony Orchestra.

Ma lasciamo la parola a #lucasantaniello, che ci accompagna all’ascolto della immaginifica Shéhérazade:

"E non puoi smettere di ascoltare la voce esile e dolce del violino solo. Così come Shahriyar, il terribile sultano accecato dall'odio per tutte le donne, non può smettere di ascoltare la voce di Sheherazade per mille e una notte.

“Avevo poco più di dieci anni quando per caso ascoltai un ‘solo’ di violino che mi stregò: non sapevo nemmeno cosa fosse, ma il tempo si è fermato di colpo. Il violino ti prende per mano e ti accompagna in un mondo lontano, bellissimo.

“Ricordo la prima volta che ho eseguito Shéhérazade con l'Orchestra: le prime battute sono terrificanti, gli ottoni in fortissimo disegnano e presentano il sultano sanguinario ma poi, il Mi acuto, tenuto dal violino (uno degli incipit più temuti nel repertorio sinfonico!) insieme ad un arpeggio dell'arpa, è un magico sipario che si apre in un teatro di favole meravigliose: le avventure oltre i confini del mondo di Simbad il marinaio ed il principe Kalender, l'amore di un principe ed una principess, le sontuose feste ed infine la tempesta con il fragoroso e meraviglioso naufragio, vinto e domato ancora una volta dalla voce del violino solo. Perché è l'amore di Shéhérazade che alla fine vince.

“Ho avuto la fortuna e l'onere di suonare tante volte il ‘solo’ della suite: uno dei passi più temuti e amati del repertorio sinfonico, ma ogni volta, all'ingresso di Shahriyar, mi tremano i polsi. Poi chiudo gli occhi, suono il mio Mi e comincio a sognare…”.

Venerdì 3, sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto ci guiderà all’approfondimento della Sesta sinfonia di Prokof’ev, con il relatoreFausto Malcovati.


(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di #milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).



Programma

Ancora una volta un programma russo che cela sempre un racconto dietro la #musica. La Sinfonia n. 6 di SergejProkof’ev risale al 1947: sono gli anni della ricostruzione ma anche della memoria della guerra. L’opera, comunica un senso di incompiutezza e di sospensione. L’avvicendarsi dei tre movimenti racconta la fine della guerra: un passaggio graduale da un’atmosfera funerea ad una ottimistica che però nel finale cela un tema, esposto dall’oboe già nel primo movimento, che rappresenta l’immagine delle ferite indelebili del terrificante conflitto. Condannata dal regime sovietico nel 1948 perché giudicata non conforme alla line del partito comunista, ottenne comunque immediato successo di critica.

Shéhérazade di Rimskij-Korsakov, composta nel 1888, è un racconto completamente diverso: è una suite sinfonica divisa in quattro quadri che raccontano episodi tratti dai racconti de Le mille e una notte. Shéhérazade è la moglie di Shahriyar, sultano persiano che giustiziava ogni sua consorte dopo la prima notte di nozze, convinto dell’infedeltà delle donne. Shéhérazade riesce tuttavia a rimandare la sua esecuzione più volte, raccontando ogni notte al marito una storia che veniva interrotta al sorgere dell’alba, rendendo il sultano impaziente di attendere il finale il giorno successivo, finché costui cede all’amore e rinuncia alla sua promessa di sangue.

La mutevolezza dell’animo sta alla base di entrambi i lavori; in Rimskij-Korsakov però si attinge a un mondo esotico che per la Russia dell’epoca era rappresentato dal mondo islamico. In Shéhérazade, composta nel 1888, al culmine della piena maturità artistica del compositore,c’è infatti soprattutto colore, destinato a evocare un clima, un’aura e uno stato d’animo di avventurosa eccitazione.


Biografie

Zhang XianRecentemente nominata direttore musicale della New Jersey Symphony Orchestra, a partire dalla stagione 2016/17, è stata direttore musicale dell'Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi da settembre 2009 a dicembre 2016, con la quale ha

Da settembre 2016, Zhang ha assunto la carica di direttore principale ospite della BBC National Orchestra e Coro del Galles, diventando così il primo direttore donna a ricoprire un ruolo di spicco.

Dirige regolarmente la London Symphony e la Royal Concertgebouw. I suoi più recenti importanti impegni includono il debutto con l'Orchestre Philharmonique de Strasbourg e Orquesta y Coro Nacionales de España, nonché appuntamenti con la Netherlands Radio Philharmonic, BBC National Orchestra del Galles ai BBC Proms e Orchestre National de Belgique.

Tra le opere dirette di recente ricordiamo il ritorno alla English National Opera con La bohème (ottobre 2015) e il suo debutto con la Den Norske Opera a gennaio 2016 dove ha diretto La traviata. Dopo il grande successo del Nabucco con la Welsh National Opera, nel giugno 2014, che successivamente è stato allestito al Festival di Savonlinna, è tornata al Festival nell’estate 2016 per condurre Otello, segnando il suo debutto con la compagnia.

Torna spesso nella sua nativa Cina, per dirigere China Philharmonic, Beijing Symphony and Guangzhou Symphony. Un punto di riferimento per i compositori cinesi, nell’ultima stagione ha diretto Iris Devoilee di Qigang Chen con il National Centre for the Performing Arts e la BBC National Orchestra of Wales; nella primavera del 2015, la premiere mondiale di Luan Tan di Qigang Chen con la Hong Kong Philharmonic – un lavoro commissionato dall’Orchestra – e il Resurrection #concerto di Tan Dun con la Los Angeles Philharmonic.

Lavorare con i giovani musicisti di talento continua ad avere un ruolo importante nella sua vita. Nel 2011 è stata nominata direttore artistico della NJO (Dutch Orchestra e Ensemble Academy) e durante quest’estate ha debuttato con la European Union Youth Orchestra a Grafenegg, Amsterdam, Berlin, Rheingau e Bolzano.

Nata a Dandong, in Cina, ha fatto il suo debutto professionale con Le nozze di Figaro alla Central Opera House di Pechino all’età di 20 anni. Ha studiato al Conservatorio Centrale di Beijing - dove ha ottenuto sia il diploma che il Master of Music - dirigendo per un anno prima di trasferirsi negli Stati Uniti nel 1998. Nel 2002 è stata nominata Assistant Conductor della New York Philharmonic, diventandone successivamente direttore associato e prima titolare della “Arturo Toscanini Chair”.


Luca Santaniello, violino. Ha intrapreso lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida di Luciana Invernizzi, che lo ha seguito sino al diploma; ancora studente ha ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di #milano nel ’92, si è perfezionato nei due anni successivi a Sion, in Svizzera, sotto la guida di Tibor Varga. Ha frequentato in seguito i corsi di Pavel Vernikov e per due anni il corso di violino di spalla con Giulio Franzetti a Fiesole. Quale violinista del Trio Felix, ha conseguito con il massimo dei voti e la lode il diploma all’Accademia di alto perfezionamento a Pescara; con la stessa formazione ha vinto tre concorsi nazionali e due internazionali e ha ottenuto un contratto discografico per la realizzazione di un cd con il Trio in La minore di Ravel e il Trio in Re minore op. 49 di Mendelssohn.

Giovane diplomato ha collaborato con le più prestigiose orchestre Italiane e si è esibito in numerosi teatri in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Austria e Germania.

Dal 2000 è Spalla dell’Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi e ha lavorato con direttori e solisti di fama mondiale tra cui Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Georges Prêtre, Riccardo Muti, Valerij Gergiev, #zhangxian, Luciano Pavarotti, Pablo Domingo, S. Rostropovich, Martha Argerich, Salvatore Accardo, Joshua Bell, Kolja Blacher, Enrico Dindo, M. Brunello tra gli altri. Con la stessa formazione diretta da Riccardo Chailly ha inciso per Decca il solo de I lombardi alla prima crociata di Verdi, disco che ha ricevuto diversi premi. Nella Stagione 2002/03 si è esibito come solista con un violino Stradivari del 1703 appartenuto a J. S. Bach e ha suonato nelle sale più prestigiose d’Europa, Sud America, Cina, India e Giappone. Come primo violino del Quartetto de “I Solisti della Verdi” ha inciso un cd con trascrizioni di brani di Jimi Hendrix, Janis Joplin e Beatles. Con questa formazione ha un’intensa attività concertistica, affiancando al repertorio classico interessanti e innovative trascrizioni.

Negli ultimi anni affianca al suo ruolo di Primo Violino numerose esibizioni in qualità di solista. Nel 2008 è stato impegnato nell’esecuzione dell’integrale dei Concerti di Mozart e Haydn e nel Marzo dello stesso anno del Triplo #concerto di Beethoven con Simone Pedroni al pianoforte ed Enrico Dindo al violoncello.

Nella Stagione 2013/14 ha eseguito con laVerdi la Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra di Mozart, e il Doppio #concerto di Brahms per violino e violoncello sotto la direzione di #zhangxian. Nel 2015 ha suonato al Teatro alla Scala il poema sinfonico Shérazade di Rimskij-Korsakov, direttore Jader Bignamini.

Nel febbraio 2016 ha eseguito con grande successo il #concerto Gregoriano di Respighi in Auditorium e alla Festspielhaus di Salisburgo sotto la guida di Oleg Caetani.

Dal 2007 si occupa anche dell’Orchestra Amatoriale laVerdi per Tutti e dell’Orchestra Sinfonica Junior.

Suona un Vuillaume copia Maggini del 1617.

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