Omaggio a Azio Corghi
Nell’ottantesimo compleanno
Martedì 14 Marzo - ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
Azio Corghi
CRUCI-VERBA
per voce recitante e orchestra
(2001)
lettura e commento da
IL VANGELO SECONDO GESÙ
di José Saramago
sopra la
VIA CRUCIS
di Franz Liszt
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Pietro Borgonovo
Si apre con questo primo, speciale #concerto in onore di Azio Corghi la nuova stagione laVerdi festeggia: cinque incontri musicali collegati ad altrettanti anniversari, a ciascuno dei quali laVerdi dedica un programma particolari.
Appuntamento martedì 14 marzo (ore 20.30), all’Auditorium di Milano, per l'80° compleanno di Azio Corghi.
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi - diretta per l’occasione da Pietro Borgonovo - vuole omaggiare il compositore di Cirié (Torino), eseguendo Cruci-Verba, brano per orchestra e voce recitane, sul testo de Il Vangelo secondo Gesù del drammaturgo portoghese José Saramago, premio Nobel per la letteratura 1998, preparazione spirituale alle riflessioni di quaresima.
(Biglietti: euro 20,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Programma
CRUCI-VERBA
Note introduttive di Azio Corghi
Quali “interferenze” vengono a crearsi alternando la lettura delle ultime pagine del Vangelo secondo Gesù di Josè Saramago al commento musicale sopra la Via Crucis di Franz Liszt?
Alla “verticalità” del programma della Via Crucis, riportato da Liszt in lingua francese, si contrappone “l’orizzontalità” della lettura del testo saramaghiano. Di qui anche la scelta del titolo Cruci-Verba con le sue polivalenti possibilità di interpretazione.
Un Prologo/Preludio introduce le quattordici Stazioni - “peintes ou appendues aux murs” – che fanno parte della composizione per pianoforte di Liszt. Esse delimitano la successione degli interventi recitati e di quelli strumentali.
Lettura e Commento procedono separatamente. La prima ha la funzione di un racconto che (all’apparenza) risulta fortemente contrapposto alla descrizione musicale del secondo.
L’opera è concepita in forma dialettica: lettura e commento, voce e orchestra, discorso diretto e indiretto. Il che è pure determinato dall’opposizione fra il testo dell’ateo Saramago e la #musica del credente Liszt. Dialettica che trova la sua laica esaltazione nelle parole di Giuseppe, e che Gesù morente, ricorda come in sogno:
Né io posso farti tutte le domande, né tu puoi darmi tutte le risposte.
La mia “ri-lettura” spazia dalla libera trascrizione per orchestra del testo pianistico originale, fino all’inserimento di tematiche autoreferenziali che tendono a “ri-abitare” la storia (nel mio caso quella della musica) nel tentativo di riproporla come metafora del vissuto quotidiano.
Partendo dall’idea di creare provocatorie interferenze spesso si scoprono umane confluenze.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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