Cookie Consent by Free Privacy Policy website Adonis, Rotelli, Paoli e Verdi al Macro Testaccio - La Pelanda
aprile 07, 2017 - Macro

Adonis, Rotelli, Paoli e Verdi al Macro Testaccio - La Pelanda

POETRY

Adonis e Marco Nereo Rotelli


con la partecipazione del poeta

Yang Lian


nell’ambito del progetto

From La Biennale di Venezia & OPEN to #macro.

International Perspectives 6


a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini


Preview Stampa: 12 aprile ore 11.00

Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30

Apertura al pubblico: 13 aprile – 17 maggio 2017


MACRO Testaccio – La Pelanda

Teatro Studio 1 e Meeting room, Piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma



Giunge alla sesta tappa il progetto From La Biennale di Venezia & OPEN to #macro. International Perspectives, ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione, presso gli spazi espositivi del #macro, di alcune installazioni provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia e da OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni, piattaforma artistica collegata alla #mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nell’intento di ampliare ulteriormente la selezione d’installazioni, con maggior respiro internazionale. 

Promosso da #roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzato in collaborazione conPDG #arte Communications, il progetto vede convergere insieme le “prospettive” d’arte di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte internazionale sul territorio nazionale. Dalla città lagunare, appunto, alla Capitale. Due città legate da una tradizione storico-artistica imponente che sono riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare voce e vita all’arte contemporanea e far emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di documentazione dell’esistente, di promozioni di iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e la presentazione di nuovi paesi. 

In occasione di questo nuovo appuntamento, #marconereorotelli presenta POETRY in collaborazione con Art Project, Accademia di Belle Arti di #roma e Conservatorio Santa Cecilia di #roma, una sintesi delle sue installazioni realizzate per la 49° e la 53° Biennale di Venezia, unendole però ad una nuova e inedita proposta installativa realizzata con il grande poeta d’origine siriana #adonis.

Per quanto riguarda la “memoria” de La Biennale, Rotelli presenta a #roma le Porte poetichedel suo Bunker poetico, fortemente voluto e inserito da Harald Szeemann nella 49° Biennale da lui diretta, Platea dell’Umanità. Raccogliendo oggetti in disuso che la nostra cultura mette ai margini, Rotelli all’epoca intervenne modificando la loro stessa superficie, attraverso l’applicazione di scritte, la scomposizione e la loro ricomposizione, tanto daformare un percorso drammatico e poetico che Szeemann definì “un ampliamento del contesto artistico”, riproposto ora negli spazi post-industriali de La Pelanda del #macro Testaccio. 

Sarà anche esposta l’opera Processi, una serie di acciaidedicata ai processi contro Pier Paolo Pasolini, che furono installati, sempre per la Biennale di Szeemann, sul reale bunker tra l’arsenale militare e la Biennale.

In esposizione anche Manifesti poetici, un’installazione urbana realizzata, sempre in sintonia con La Biennale ma anche con il #museo di Gibellina, a seguito dell’attentato di New York dell’11 settembre 2001. Sarà inoltre riallestita Save the Poetry, opera composta da grandi acciai lavorati a laser che riportano gli alfabeti del mondo. La parola, quella poetica prima di tutto, come filo rosso della presenza di Rotelli al #macro.

Un’intera area de La Pelanda sarà invece dedicata ai Collages di #adonis, il grande poeta d’origine siriana che partecipò a La Biennale del 2009 intervenendo in un happening artistico tra calligrafia e, appunto, collage. Del resto, #adonis ritiene la #pittura un’espressione diretta della sua stessa interiorità e la sua ricerca compositiva pone interrogativi proprio sul rapporto fra immagine e scrittura. Durante l’inaugurazione Rotelli e #adonis, con la collaborazione del poeta Yang Lian, realizzeranno anche un’azione artistica, intervenendo su grandi fogli di carta riciclata, dal titolo Il sapere della carta / Il sapere della voce.

Durante l’inaugurazione del 12 aprile al #macro sarà presentata un’installazione luminosa aperta a molte interazioni. Il lavoro di Rotelli sulla e con la luce è stato più volte presentato nelle Biennali di Venezia con installazioni nel 2005 all’Isola di San Secondo, nel 2011 a Palazzo Ducale, fino alla grande opera sempre nel 2011, per la #mostra del Cinema, commissionata dalla Biennale stessa. L’area esterna dell’ex-Mattatoio, fra il #macro e l’Accademia di Belle Arti, verrà illuminata, infatti, con la cifra stilistica di Rotelli e con proiezioni dei versi di #adonis e Yang Lian. Lo spazio verrà trasformato in una vera e propria pagina di poesia sulla quale interverranno gli stessi poeti in una performance di scrittura e reading: una trasposizione della parola, declamata in siriano e cinese, proiettata, per la realizzazione di un’opera complessa, multidisciplinare e mediale, di alta intensità poetica.

Grazie al contributo del Conservatorio “S. Cecilia” di #roma, diretto dal M° Roberto Giuliani, e del suo Dipartimento di Musica elettronica, diretto dal M° Michelangelo Lupone, l'installazione propone una nuova dimensione musicale creata sulla voce del poeta #adonis, anche attraverso la rielaborazione delle sue parole in live electronics. Il testo poetico sarà dunque un pretesto per suscitare udito e suono in due forme sovrapposte: quella naturale con la voce di Adonis  e quella elettronicamente manipolata. Il suono vocale/strumentale, una volta catturato viene inviato alle macchine e queste a loro volta lo restituiscono, attraverso più altoparlanti, in una diversa dimensione spazio-temporale.

AL #macro, con la parola, anche la carta diventa soggetto dell’esposizione, grazie anche alla collaborazione con COMIECO - Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. A partire dal 26 aprile (dalle ore 14 alle ore 20) i cittadini di #roma saranno invitati a portare vecchi giornali all’interno dello spazio della Pelanda denominato “domus poetica”. Il 28 aprile #marconereorotelli realizzerà una performance rielaborando questo materiale in un’opera. I giornali saranno così riciclati e “messi in luce”, mediante la realizzazione di una vera e propria opera d’arte: grazie alla ricerca dello scienziato Franco Miglietta e dell’IBIMET CNR di Firenze, verrà messo a disposizione dei presenti, fra i quali gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di #roma, un liquido capace di “illuminare” la carta, interagendo quindi con i presenti e creando una luminosa via di C/ARTE, indice e simbolo di un sapere da estrapolare e mantenere per una nuova dimensione, quella artistica.

Inoltre, martedì 11 aprile, alle ore 17.00, #adonis, con Claudio Crescentini, #marconereorotelli e Dalma Frascarelli, Vicedirettrice dell'Accademia di Belle Arti di #roma, interverranno presso l’Aula Magna dell’Accademia di via Ripetta, ad un incontro pubblico sul tema La parola nell’arte / L’arte nella parola, inserito nel programma d’incontri organizzato con importanti artisti e intellettuali contemporanei organizzati dall’Accademia stessa.

Il catalogo della #mostra è curato da Filippo Rotundo (edito da Philobiblon), con immagini delle opere in esposizione e un'inedita antologia dedicata a Yang Lian e #adonis.


POETRY - #adonis e Marco Nereo Rotelli

a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini

Preview Stampa: 12 aprile ore 11.00

Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30

Apertura al pubblico: 13 aprile – 17 maggio 2017


MACRO Testaccio – La Pelanda

Teatro Studio 1 e Meeting room, Piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma

Piazza Orazio Giustiniani, 4 – Roma

Orario: da martedì a domenica, ore 14.00-20.00 

Chiuso il lunedì


Ingresso gratuito alla mostra 


INFO: 060608

www.museomacro.org

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Marco Paoli

Ethiopia


a cura di Paolo Cavalcanti


Preview Stampa: 12 aprile ore 11.00

Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30

Apertura al pubblico: 13 aprile – 17 maggio 2017


MACRO Testaccio - La Pelanda

Piazza Orazio Giustiniani 4 - Roma



Il #macro Testaccio - La Pelanda ospita, dal 13 aprile al 17 maggio 2017, la #mostra del fotografo fiorentino #marcopaoli, intitolata ETHIOPIA, curata da Paolo Cavalcanti e promossa da #roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Le fotografie rendono omaggio alla bellezza di una delle nazioni africane più ricche di cultura per l’unicità della sua storia e della sua architettura, la molteplicità delle sue lingue, delle sue etnie e religioni.

L’Etiopia è la culla dell’umanità per eccellenza in cui è vissuta la nostra comune antenata ‘Lucy' e culla del Cristianesimo autoctono africano di diretta derivazione apostolica.

I temi esplicitati dalle foto sono quindi la bellezza, ma anche la resilienza della popolazione extraurbana che vive in condizioni di pura sussistenza praticando l’agricoltura e l’allevamento con tecniche tradizionali, succube delle contingenze climatiche eppure convivente in pacifiche comunità, in villaggi in cui l’organizzazione e l’incontro sociale trova il suo spazio di elezione nei mercati o sotto i maestosi sicomori, luogo di riunione degli anziani e dei consigli delle comunità.

Altro tema è quello della convivenza nella differenza, evidenziato dai grandi eventi a tematica religiosa come il Timkat cattolico ortodosso a Lalibela ed il pellegrinaggio musulmano a Scheik Hussein al quale l’Autore ha partecipato, accolto con amicizia e grande ospitalità da entrambe le comunità che gli hanno permesso con orgoglio di fotografare i luoghi e i momenti più intimi delle celebrazioni.

Tutti i proventi della vendita del libro sono devoluti a 'Busajo onlus', Associazione italiana riconosciuta dal Governo etiope che opera in Etiopia a Soddo, nella regione Wolaita, con l’obiettivo di dare accesso all’istruzione ai bambini e alle bambine di strada.

La #mostra è stata già presentata a New York presso il 'Palazzo di Vetro', sede dell'Onu, nel novembre 2015.


ETHIOPIA di Marco Paoli

A cura di Paolo Cavalcanti

Preview stampa: 12 aprile 2017 ore 11.00

Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30

Apertura al pubblico: 13 aprile - 17 maggio 2017 


MACRO Testaccio - La Pelanda

Piazza Orazio Giustiniani, 4 – Roma

Orario: da martedì a domenica, ore 14.00-20.00

Chiuso il lunedì


Ingresso gratuito alla mostra


INFO: 060608

www.museomacro.org

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Alessandro Verdi

Sulla pelle della pittura


a cura di Achille Bonito Oliva


Nell’ambito del progetto

From La Biennale di Venezia & OPEN to #macro.

International Perspectives 5


a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini


Preview Stampa: 12 aprile ore 11.00

Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 18.30

Apertura al pubblico: 13 aprile – 17 maggio 2017


MACRO Testaccio – La Pelanda

Foyer 2, Teatro Studio 2, Piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma


Giunge alla quinta tappa From La Biennale di Venezia & OPEN to #macro. International Perspectives, ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi del #macro di alcune installazioni internazionali provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia e da OPEN - Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni. 

Promosso da #roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzato in collaborazione con PDG #arte Communications, il progetto vede convergere insieme le “prospettive” d’arte di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte internazionale sul territorio nazionale. Dalla città lagunare appunto alla Capitale: due città legate da una tradizione storico-artistica imponente che sono riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare voce e vita all’arte contemporanea e far emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di documentazione dell’esistente, di promozioni di iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e la presentazione di nuovi paesi.

Alessandro Verdi presenta al #macro Testaccio un ciclo di lavori che prende le mosse dalla #mostra realizzata alla Biennale di Venezia nel 2009 e curata da Achille Bonito Oliva.

Alessandro Verdi ha progettato un percorso lungo le sale de La Pelanda che si snoda attraverso installazioni che dialogano con l’architettura dello spazio. Le opere sono tutte di grandi dimensioni, alcune in moduli di 250x180 cm. costituite da pannelli di legno su cui l’artista interviene direttamente con la grafite, oppure grandi carte ad acrilico stese sul pavimento (in #mostra una di 10 metri), o intarsiate da migliaia di piccoli pezzi di carta come a formare una pelle mobile e duttile su cui poi interviene con piccoli segni minimali (ambiente di 350x300x300 cm). 

Come scrive Achille Bonito Oliva nel testo in catalogo (Edizioni Fondazione Mudima): “Alessandro Verdi, seppur combatte con la materia, non la punisce fino al punto di annullarla, ma cerca di contenerne la brutale presenza mediante la costruzione di una pelle che ne asseconda la plasticità e ne leviga le asperità. Qui l’artista lavora sulla pelle della #pittura, segnalando ed accostando materiali diversi tra loro che portano a sviluppare lo sguardo tattile dell’osservatore. Così lo sguardo sviluppa un’attenzione più capillare verso le asperità della superficie e si spinge fino a saggiare con la mano la densità delle miriadi di particelle accostate e condensate tra loro in un sistema formale altamente narrativo”. 

Il lavoro di Verdi si configura qui come un grande schermo dove risuonano fantasmi collettivi e desideri individuali, estasi e caduta. Le opere mostrano piccole cellule che fluttuano e si relazionano nel vuoto, come negli Ukiyo-e giapponesi. La complessità dell’uomo contemporaneo, il senso profondo del suo agire e del suo essere nel mondo e lo spirito del vago sono i temi attorno a cui si svolge la sua #pittura e questo nuovo percorso espositivo. 

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