Cookie Consent by Free Privacy Policy website I 30 anni della Biblioteca di Dobbiaco - Una festa di anniversario varia e colorata
ottobre 30, 2017 - Bibliothek Toblach

I 30 anni della Biblioteca di Dobbiaco - Una festa di anniversario varia e colorata

Il 21 ottobre 2017, Giornata della biblioteca, la Biblioteca di #dobbiaco ha festeggiato i suoi primi 30 anni con una festa variopinta, alla cui realizzazione hanno collaborato alunni dei diversi gradi di istruzione, a partire dai bambini della scuola dell’infanzia, come pure abitanti di #dobbiaco provenienti da diverse nazioni straniere. Diversi interventi di danza ideati appositamente per l’anniversario, canzoni e hits, nonché delizie di ogni dove per il palato hanno conferito alla festa un tocco speciale. Numerosi ospiti d’onore e amici della biblioteca hanno partecipato all’evento.

La banda musicale della Scuola media di #dobbiaco ha salutato con un brano vivace i numerosi ospiti giunti nel piazzale della biblioteca per festeggiare l’anniversario. In seguito il Sindaco Guido Bocher ha rivolto il suo saluto al pubblico definendo la biblioteca “un luogo d‘incontro” e un “caleidoscopio per la formazione e lo scambio”. Il Dirigente scolastico Stephan Oberrauch ha invece sottolineato nel suo discorso l’importanza della biblioteca come luogo aperto per l’apprendimento, nel quale, grazie ai diversi stimoli offerti, si risvegliano la curiosità e la possibilità di apprendere in modo trasversale.


Ripercorrendo gli ultimi 30 anni…

La Direttrice della biblioteca Edith Strobl e la collaboratrice Manuela Gualtieri (già direttrice dal 1987 al 2011) hanno ripercorso i 30 anni di vita della biblioteca: nei tre decenni interessati la biblioteca ha guadagnato, come un buon vino, in “robustezza, qualità, spirito e varietà di sapori”, maturando “il suo particolare aroma secondo il gusto dei suoi estimatori”.

Fin da quando per la prima volta nel 1987 la biblioteca aprì i battenti al pubblico con una dotazione di 3.000 libri, divenendo una delle prime biblioteche ufficiali del territorio, l’allora Direttrice Manuela Gualtieri si prestava ad avviare diverse iniziative di formazione e manifestazioni, corsi di lingua, incontri con l’autore, conferenze e mostre. Nel corso degli anni la biblioteca è sempre stata attenta ad assecondare le mutate esigenze dei suoi utenti e le nuove tendenze che andavano nascendo. Così, ad esempio, ha percorso nel tempo sempre nuovi sentieri, “spaziando dal massaggio tra i libri, alla performance di ballo, al laboratorio con la stampante 3D, al flashmob, al viaggio sciamanico fino al grande progetto di Land art, in modo da regalare ai potenziali visitatori tutto ciò che potesse soddisfare le loro esigenze culturali e formative, stimolandoli e divertendoli.”

La varietà delle manifestazioni offerte è stata resa possibile grazie alla capacità della biblioteca di sfruttare sinergicamente i rapporti di rete e la collaborazione con diversi partner, come il Comitato Istruzione, il Grand Hotel, il Centro visite del Parco Naturale Tre Cime e molti altri.

Ma anche la costruzione del nuovo edificio da adibire a biblioteca, inaugurato nel 2010, ha contribuito a dare nuovo slancio e vigore al suo operato.

Con i suoi spazi ampi e moderni la biblioteca è diventata ancor più “punto d’incontro, laboratorio di creatività, centro ricreativo e informativo orientato all’utenza, infrastruttura per favorire l’incontro e la socializzazione”. Tutto ciò grazie al numero dei suoi frequentatori, che annualmente oscilla intorno a 35.000 – 40.000. Con la nuova apertura l’istituzione ha ottenuto il nome “Hans Glauber” e si è trasformata in una biblioteca combinata. Una apposita collaboratrice, Sibylle Busetti, si occupa da allora della sezione scolastica, di notevole importanza per la biblioteca.


Ospiti d’onore

Sono intervenuti al festoso evento anche la direttrice dell’Ufficio biblioteche di lingua italiana e il Direttore di Dipartimento Armin Gatterer, che hanno tributato all’operato della biblioteca parole di lode per i suoi meriti, sia per la qualità che per l’ampiezza del suo raggio d’azione. Erano presenti anche il Direttore della Ripartizione cultura Volker Klotz, la Direttrice dell’Ufficio Biblioteche e Lettura Marion Gamper e la Direttrice della BVS (Associazione Biblioteche altoatesine) Irene Demetz.


Dinamica, colorata, interculturale

Per il suo anniversario la biblioteca intendeva realizzare una festa vivace e colorata, per esprimere la diversità e l’apertura all’incontro. E così è stato tutto un susseguirsi di intermezzi diversificati e coinvolgenti. Una coppia di ballerini ungheresi-transilvani, dei quali l’interprete femminile Orsolya Kovacs vive da anni con la sua famiglia a #dobbiaco, ha entusiasmato il pubblico con danze vibranti e coinvolgenti ma anche con pezzi più melodici. La scuola dell’infanzia tedesca e italiana ha presentato una canzone in due lingue. Le quinte classi della scuola elementare hanno preparato invece con Caramela (Sigrid Seberich) e Jones dal Ghana uno show di tamburi con “auguri di compleanno scoppiettanti”. Con il brano “Applaus, Applaus…” la banda musicale scolastica ha realizzato il suo particolare ed originale applauso. Infine un gruppo di alunni della scuola media, comparso ciascuno in un colore diverso, ha realizzato la sua performance di danza; uno spettacolo di colori e movimento, che la Direttrice Edith Strobl si augura “anche per la biblioteca”.

Colorato e variopinto è stato pure il buffet “interculinario” offerto al termine dei festeggiamenti ufficiali sulla terrazza della biblioteca. Ayse Bazancir dalla Turchia, Cindy Porras dal Perù/Spagna, Wndela Cremers Barbierato dall’Olanda, Kristina Pavlova Bujari dalla Bulgaria, Adama Keita dal Mali, Carlos Falconi dal Perù, Edyta Gudalevics Scanferla dalla Polonia, Radojka Svic Urthaler dalla Croazia, Maryna Mazurova dalla Russia/Ucraina e Arlinda Janaqi dall’Albania hanno preparato e presentato con orgoglio piatti e dessert tipici dei rispettivi paesi d’origine. I diversi ospiti hanno assaggiato con curiosità le diverse nuove impressioni gustative e hanno colto l’occasione per conoscere più da vicino alcuni dei loro compaesani, le cui radici culturali affondano in altre parti del mondo. Questi ultimi, dal canto loro, hanno colto con gioia questa occasione di scambio. Alla fine tutti erano piacevolmente sazi e appagati da tutto ciò, non solo nel corpo ma anche nell’anima.