Cookie Consent by Free Privacy Policy website FAI: i 24 progetti di recupero per I Luoghi del Cuore 2016 in 15 regioni d'Italia
novembre 23, 2017 - FAI

FAI: i 24 progetti di recupero per I Luoghi del Cuore 2016 in 15 regioni d'Italia

Voi li avete votati. Ora possiamo cominciare a salvarli

Dal borgo abbandonato di Monterano (Roma) al Forte San Felice di Chioggia (VE) dalla chiesa rupestre di Lentini (SR) al Santuario per i cetacei del Mediterraneo

Il restauro di una tela seicentesca, custodita in una piccola chiesa al centro di un borgo, oppure il supporto a un comitato locale che chiede la tutela di un’area naturale sembrano piccole azioni, ma rappresentano in realtà atti importantissimi per le comunità che considerano quei beni e quei paesaggi un simbolo delle proprie origini e tradizioni. Sono questi due esempi dei 24 progetti di intervento e valorizzazione che il FAI – Fondo #ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha deciso di sostenere a un anno dalla chiusura dell’ottava edizione de I Luoghi del Cuore,il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, cui hanno partecipato nel 2016 oltre 1,5 milioni di persone. Grazie al loro voto ha trovato voce un patrimonio prezioso, spesso considerato minore, ma di fondamentale valore identitario, che ora potrà essere salvato.

Saranno 15 le regioni coinvolte dagli interventi, per i quali verranno stanziati complessivamente 400mila euro. Si sta lavorando sui progetti che riguardano i vincitori: il Complesso monumentale di Bosco Marengo (AL), al secondo posto della classifica, le Grotte del Caglieron a Fregona (TV) al terzo, che beneficeranno di un contributo, rispettivamente di 40.000 e 30.000 euro, in virtù del loro posizionamento. Anche il Tempietto di San Miserino a San Donaci (BR), il più votato nelle filiali Intesa Sanpaolo, riceverà 5.000 euro destinati a migliorarne la fruibilità. Il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), vincitore del censimento, invece, è in una situazione particolare: in seguito all’annullamento dell’asta dello scorso 9 maggio, che aveva visto l’assegnazione del bene a una società araba, la proprietà è tornata al custode giudiziario. Per questo il #fai ha sospeso qualsiasi decisione in merito a un possibile intervento e congelato il contributo di 50.000 euro a favore del castello, in attesa di sviluppi chiari circa la nuova proprietà, i suoi progetti e la possibilità di mantenere una fruizione pubblica, anche parziale, dell’edificio.

Gli altri 21 luoghi sono stati scelti nell’ambito delle Linee Guida per la selezione degli interventi: tra i 193 beni che hanno ricevuto almeno 1.500 segnalazioni e che hanno potuto accedere alla selezione, 77 hanno presentato una richiesta di intervento, candidandosi a ottenere il contributo economico oppure le istruttorie condotte dagli uffici della Fondazione per tutelare contesti minacciati. Le proposte sono state vagliate da una commissione #fai composta da archeologi, architetti e storici dell’arte, secondo otto parametri di valutazione: numero di voti al censimento, qualità e innovazione del progetto proposto, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, valenza storico e artistica o naturalistica, importanza per il territorio di riferimento e urgenza dell’urgenza. Come nelle scorse edizioni, le valutazioni sono state condivise con i Segretariati Regionali del MiBACT.

Salgono così a 92 i progetti sostenuti a partire dal 2003, anno della prima edizione del censimento.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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