Cookie Consent by Free Privacy Policy website A Milano, l’attesissima mostra di James Nachtwey, prima tappa internazionale di "Memoria"
dicembre 24, 2017 - Comune di Milano

A Milano, l’attesissima mostra di James Nachtwey, prima tappa internazionale di "Memoria"

Inaugura il 30 novembre 2017 Memoria a Palazzo Reale di #milano, l’attesissima #mostra di James Nachtwey, prima tappa internazionale di un tour nei più importanti musei di tutto il mondo. L’esposizione propone una imponente riflessione individuale e collettiva sul tema della guerra. Curata da Roberto Koch e dallo stesso #jamesnachtwey, la #mostra rappresenta una produzione originale e la più grande retrospettiva mai concepita sul suo lavoro; è promossa e prodotta dal Comune di #milano - Cultura, Palazzo Reale, Civita, Contrasto e GAmm Giunti. Resterà aperta fino al 4 marzo 2018.

 

“Il contrasto tra la bellezza delle immagini scattate da #jamesnachtwey e l’orrore dei soggetti delle sue foto stride quasi rumorosamente nella percezione degli spettatori – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di #milano Filippo Del Corno –. Ma è proprio in questo modo che la guerra riesce a manifestare a coloro che non la vivono sulla propria pelle i suoi effetti perversi e suicidi, quale che sia la posizione di chi la osserva. Per questo il lavoro di Nachtwey non è solo la ragione di una bellissima mostra d’arte, ma anche la rappresentazione grafica di un impegno di civiltà, di un impegno per la pace”.

 

Pluripremiato in vari contesti, non solo di #fotografia, e considerato universalmente l’erede di Robert Capa, con tensione morale e con impegno civile #jamesnachtwey ha dedicato la sua vita a raccontare la condizione umana nei suoi momenti più estremi: quando è sul punto di trasformarsi in un inferno. È l’epico testimone delle crudezze della guerra, di cui le fotografie esposte a Palazzo Reale sono una testimonianza diretta. Memoria è una #mostra che presenta il lavoro del più importante reporter di questi decenni, nelle cui fotografie luce e tenebra si alternano in una danza quasi infinita. Nachtwey è un osservatore di eccezione del mondo contemporaneo, il nostro più acuto testimone.

 

Da sempre Nachtwey fotografa il dolore, l’ingiustizia, la violenza, la morte. E per rimanere a contatto con la parte più sofferente e sola del mondo, ha scelto di utilizzare la via della bellezza e della compiutezza formale. Proprio perché la straordinaria bellezza delle sue fotografie è uno strumento di lotta, un gesto di compassione di fronte a scene come in Bosnia, a Mostar, dove in una camera da letto un cecchino spara dalla finestra. Oppure quando realizza i reportage sugli effetti della carestia in Darfur, o sulla tubercolosi o sui danni causati dall’Agente arancio in Vietnam. Tra le sue immagini più iconiche troviamo anche un sopravvissuto a un campo di concentramento Hutu in Ruanda con una cicatrice sul volto in primo piano, ma anche la Seconda Intifada in Cisgiordania vissuta in prima linea. Nachtwey dà un volto alla guerra da 40 anni, mostrando cosa accade alle persone che la vivono sulla propria pelle. Quella guerra che l’11 settembre è arrivata anche “a casa”, negli USA, con l’attacco alle Torri Gemelle e con la guerra successiva in Iraq e in Afghanistan. Nelle immagini di Nachtwey a parlare è l’umanità ferita dalla violenza, devastata dalla malattia, dalla fame, dalla natura che insorge contro la pretesa di controllo dell’uomo.

 

Organizzate in diciassette sezioni, le duecento immagini esposte nelle diverse sale propongono al visitatore un’ampia selezione dei reportage più significativi di #jamesnachtwey. Da El Salvador a Gaza, dall’Indonesia al Giappone, passando per la Romania, la Somalia, il Sudan, il Rwanda, l’Iraq, l’Afghanistan, il Nepal, gli Stati Uniti (tra cui la testimonianza straordinaria dell’attentato delll’11 settembre 2001) e molti altri paesi e si conclude con un reportage oltremodo attuale sull’immigrazione in Europa: Memoria raccoglie gli scatti con cui il fotografo racconta la crudezza della guerra, la violenza del terrorismo, lo sguardo vuoto della disperazione.

 

Titoli delle sezioni in mostra

Fatti di guerra; Balcani e Cecenia; Romania; Fame; Rwanda; 11 settembre; Afghanistan; Iraq; Sudafrica; Disastri naturali; Inquinamento in Est Europa; La casta degli Intoccabili in India, Indonesia; Droga; Agente Arancio; Crimine e Punizione in USA; AIDS, Esodo.

“Sono stato un testimone. Ho dato conto della condizione delle donne e degli uomini che hanno perso tutto, le loro case, le loro famiglie, le loro braccia e le loro gambe, la loro ragione. E, al di là e nonostante tutte queste sofferenze, ciascun sopravvissuto possiede ancora l'irriducibile dignità che è propria di ogni essere umano. Le mie fotografie sono la mia testimonianza."

James Nachtwey

L’esposizione sarà accompagnata da un libro-catalogo pubblicato da Contrasto e Giunti.

 

Scheda tecnica #mostra:

Titolo     James Nachtwey. Memoria

A cura di 
Roberto Koch e James Nachtwey

Data
1 dicembre 2017 – 4 marzo 2018

Sede
Palazzo Reale #milano, Piazza Duomo 12

Una mostra
Comune di #milano – Cultura
Palazzo Reale 
Civita - Contrasto - GAmm Giunti

Digital Imaging Partner 
Canon

Con il contributo di
Fondazione Cariplo – Fondazione Forma per la Fotografia

Catalogo
Contrasto/Giunti

Orari
Lunedì: 14.30 -19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30
giovedì e sabato: 9.30 – 22.30

La biglietteria chiude un’ora prima.

Festività  
giovedì 7 dicembre: 9.30 – 22.30
Venerdì 8 dicembre: 9.30 – 19.30
Domenica 24 dicembre: 9.30 -14.30
Lunedì 25 dicembre: 14.30 – 18.30
Martedì 26 dicembre: 9.30 – 19.30
Domenica 31 dicembre: 9.30 - 14.30
Lunedì 1 gennaio 14.30 – 19.30
Sabato 6 gennaio 9.30 – 22.30

Info mostra T + 39 199151121

www.palazzorealemilano.it