Cookie Consent by Free Privacy Policy website Conclusione delle mostre DOMUS GRIMANI e The Flaying of Marsyas. Proroga della mostra Archinto fino al 4 dicembre.
novembre 28, 2022 - Museo di Palazzo Grimani

Conclusione delle mostre DOMUS GRIMANI e The Flaying of Marsyas. Proroga della mostra Archinto fino al 4 dicembre.

Conclusione delle mostre DOMUS GRIMANI e The Flaying of Marsyas.
Proroga della #mostra Archinto fino al 4 dicembre.
Restano gli allestimenti della Tribuna e della Sala del Doge con la collezione statuaria di Giovanni Grimani e le 12 tele realizzate da #georgbaselitz per la Sala del Portego in comodato a lungo termine.

Si sono conclusi ieri, 27 novembre, due dei progetti espositivi che hanno caratterizzato la programmazione del Museo di Palazzo Grimani tra maggio 2019 e novembre 2022: DOMUS GRIMANI (da maggio 2019) e Mary Weatherford. The Flaying of Marsyas (da aprile 2022).
Gli allestimenti della Tribuna e della Sala del Doge – ora permanenti nell'ambito delle attività di riordino del #museo Archeologico Nazionale di Venezia – e quello della Sala di Psiche, intervento che ha riportato alla luce il bassorilievo con la Salamandra tra le fiamme, rimarranno visitabili, così come quello della Sala del Portego con le dodici tele realizzate appositamente da Georg Baselitz e collocate nelle cornici settecentesche a stucco, opere che rimarranno in comodato a lungo termine al #museo per concessione dell'artista.
La mostra Georg Baselitz. Archinto, aperta a maggio 2021, è eccezionalmente prorogata fino al 4 dicembre
 
Da fine aprile a novembre 2022 il #museo ha registrato 42.813 visitatori.
A dispetto delle discontinuità delle aperture che ha caratterizzato gli scorsi tre anni – le chiusure relative alla misure sanitarie per il contenimento della pandemia, e l'eccezionale acqua alta che ha colpito Venezia nel novembre 2019 – il #museodipalazzogrimani è riuscito a mantenere alta l'attenzione sulle sue attività attraverso una strategia social di grande successo sui suoi canali Instagram e Facebook anche nei mesi di chiusura, oltre a un programma di eventi distribuito nei vari mesi.

DOMUS GRIMANI: la Tribuna e la Sala del Doge

DOMUS GRIMANI è il titolo del progetto espositivo che ha restituito dopo oltre 400 anni un importante nucleo della collezione statuaria del patriarca di Aquileia Giovanni Grimani ai luoghi pensati per custodirla nella seconda metà del 1500: la Tribuna e la Sala del Doge di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa. Da qui le statue uscirono nel 1594 proprio per volontà di Giovanni, che ne dispose la donazione alla Repubblica di Venezia alla sua morte.
Frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, l'intervento è stato il primo passo nell'ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del #museo di Palazzo Grimani, attraverso cui il palazzo è tornato uno dei centri culturali della città anche grazie a un solido programma di eventi per il pubblico e allo sviluppo di mostre di artisti contemporanei come Helen FrankenthalerGeorg Baselitz e Mary Weatherford.

Curato da Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, il progetto ha avuto origine nel maggio del 2019 con il ritorno di alcune delle sculture più preziose della collezione di #giovannigrimani ricollocate nella Tribuna, il camerino delle antichità ideato da Giovanni per ospitare i marmi più preziosi della sua raccolta. Contestualmente sono state riallestite le sale che conducono alla Tribuna – Camaron d'Oro, Sala a Fogliami e Antitribuna –ricreando l'atmosfera della casa di un collezionista del Rinascimento veneziano.
Nel maggio 2021, poi, il riallestimento della Sala del Doge, uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo è tornato ai suoi splendori rinascimentali con il ricollocamento di altre trentuno sculture greche e romane della collezione Grimani.
Creata in occasione dei lavori di ampliamento del palazzo terminati nel 1568, la sala è contraltare ideale della Tribuna e fu realizzata per celebrare la figura di Antonio Grimani, abile mercante di spezie e primo doge della famiglia. Abbellito con marmi antichi e preziosi, lo spazio fu pensato come una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia. Attraverso un attento studio delle fonti storiche – tra cui l'inventario dei beni di #giovannigrimani, descrizioni storiche dell'epoca e fotografie di fine '800 recentemente scoperte nella biblioteca della National Gallery di Washington – i curatori Daniele Ferrara e Toto Bergamo Rossi hanno potuto ricollocare all'interno della sala venti sculture, tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale. Altre undici sculture sono state invece collocate nelle sale attigue: sei nel vestibolo della cappellauna nel Camerino di Callisto e quattro nella Sala di Psiche.

"DOMUS GRIMANI è stata per il #museo un'occasione unica di ripensamento del suo allestimento e della sua offerta culturale", afferma Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto, "un obiettivo che il Ministero perseguiva dall'inizio degli anni duemila e che è stato realizzato grazie a una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato".  "Il palazzo è un raro esempio di architettura tosco-romana a Venezia e per questo motivo unico nel suo genere. Siamo particolarmente orgogliosi di poter garantire al pubblico un allestimento permanente che coniuga l'antico, con le statue classiche nella Tribuna e nella Sala del Doge, e il contemporaneo attraverso le 12 tele di Baselitz riallacciandoci così alla tradizione della famiglia Grimani e specialmente di Giovanni che in questo palazzo volle la sua collezione di statue antiche greche e romane in dialogo con artisti suoi contemporanei come Federico Zuccari, Giovanni da Udine e il Salviati. L'intervento si coordina con le attuali attività per il riallestimento del #museo Archeologico di Venezia in Piazza San Marco: sono due elementi della stessa storia che nel corso del Cinquecento vide l'immagine della città caratterizzarsi in senso classico. Ciò dovrà servire a far conoscere al pubblico più vasto quanto siano meravigliosamente intrecciati i percorsi della storia e dell'arte veneziana, un invito dunque a conoscere la città anche lungo altri percorsi".
 
"Venetian Heritage è particolarmente orgogliosa di aver partecipato a questo grande piano di valorizzazione di Palazzo Grimani", dichiara Toto Bergamo Rossi, direttore della fondazione Venetian Heritage. "La nostra istituzione è da sempre impegnata nella promozione e nella salvaguardia del patrimonio storico artistico della Repubblica di Venezia e siamo da sempre convinti che un rapporto virtuoso tra pubblico e privato sia essenziale per la riuscita di operazioni come questa. Siamo riusciti a coinvolgere numerosi partner e a realizzare non solo mostre e allestimenti permanenti, ma anche  importanti interventi come il restauro dei pavimenti originali, l'installazione degli impianti illuminotecnici e di climatizzazione delle sale in modo che il #museo possa essere un luogo sempre più ospitale per futuri progetti espositivi e per i visitatori".
 
DOMUS GRIMANI è stata prodotta da Marsilio Arte e finanziata da Venetian Heritage in collaborazione con GagosianFondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, Fondazione Violetta Caprotti, #helenfrankenthaler Foundation, Michelangelo Foundation e grazie al sostegno di numerosi mecenati.
 
 
GEORG BASELITZ. ARCHINTO

Inaugurata il 19 maggio 2021, la mostra Archinto, curata da Mario Codognato e che raccoglie nuovi e recenti lavori dell'artista tedesco Georg Baselitz (1938), è eccezionalmente prorogata fino al 4 dicembre.
L'esposizione, prodotta da Gagosian in collaborazione con Venetian Heritage, è allestita al piano nobile del #museo e dodici tele realizzate appositamente per la Sala del Portego sono state collocate nelle sue cornici settecentesche a stucco, dove fino all'800 campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani. Grazie a uno speciale accordo, queste opere rimarranno in comodato a lungo termine al museo per concessione dell'artista. È la prima volta ad oggi che avviene una collaborazione simile tra un artista contemporaneo e un #museo statale a Venezia.

In Archinto, Baselitz rende omaggio a Venezia e alla sua ricca tradizione artistica, da una parte ristabilendo una continuità storica e dall'altra segnalando una rottura tra la celebrata ritrattistica rinascimentale e i suoi equivalenti contemporanei. Il titolo della #mostra e i suoi lavori fanno riferimento all'enigmatico ritratto del Cardinale Filippo Archinto che Tiziano realizzò nel 1558.  Portando la sensibilità dei Maestri Antichi in un contesto attuale, la qualità spettrale dei dipinti di Baselitz conferma il suo interesse per le tecniche di incisione e allude al tema artistico costante della mortalità umana.

MARY WEATHERFORD. THE FLAYING OF MARSYAS

Aperta al pubblico il 23 aprile 2022, la mostra The Flaying of Marsyas prende il nome da una serie di nuovi dipinti realizzati da Mary Weatherford tra gennaio e marzo 2021 ed è stata allestita nel secondo piano del #museo, l'esposizione è stata progettata in collaborazione con il noto architetto e designer Kulapat Yantrasast.
 
Le opere che compongono il ciclo The Flaying of Marsyas sono ispirate al grande capolavoro omonimo di Tiziano del 1570-76 – La Punizione di Marsia, oggi conservato nel #museo Arcivescovile di Kroměříž nella Repubblica Ceca – e riflettono il fascino intramontabile che questo dipinto esercita su Weatherford. Ispirandosi alla delicata tavolozza del pittore rinascimentale e rendendo omaggio alla caratteristica luce di Venezia, Weatherford utilizza la vernice Flashe e luci al neon per restituire l'effetto della tela antica. L'artista risponde alla composizione di Tiziano traducendo il carattere violento del suo tema mitologico in forma più spontanea, alludendo anch'essa al destino, all'alterigia e al rapporto tra l'umano e il divino.

The Flaying of Marsyas di #maryweatherford ha contribuito a completare il programma espositivo del #museo per il 2022 attraverso un dialogo intenso tra #arte classica e contemporanea. The Flaying of Marsyas e Archinto presentano entrambe il lavoro di artisti contemporanei che hanno tratto ispirazione da un edificio che rappresenta il Rinascimento a Venezia e da uno dei capisaldi della pittura veneziana del '500 come Tiziano. Il mito di Marsia è inoltre rappresentato negli affreschi di Francesco Salviati che decorano il soffitto del Camerino di Apollo, creando così un ulteriore legame tra il palazzo e il nuovo ciclo di Weatherford.
 
"Gli anni tra il 2019 e il 2022 sono stati per noi fonte di grandissima soddisfazione", commenta Valeria Finocchi, neo direttrice del #museodipalazzogrimani"Se da un lato le mostre temporanee hanno sicuramente contribuito a puntare i riflettori sul #museo, dall'altro siamo riusciti a valorizzare questa offerta con numerose attività online e offline garantendo così una continuità al nostro lavoro anche nei momenti di chiusura. Siamo convinti che gli allestimenti permanenti di Tribuna, Sala del Doge e Portego attireranno ancora numerosi visitatori e, attraverso le attività nel prossimo anno, potremo continuare a rendere il #museo un organismo vivo nell'ambito della vita della città per residenti e visitatori".

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