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novembre 28, 2023 - umbrella comunicare design

Conosci Patrizia Furnari?

Un Network al Femminile in cui si intrecciano storie, esperienze e sensibilità diverse, ma anche una conversazione tra donne.

Conosci Patrizia Furnari, Founder e General Manager di Lithea?

Un’adolescenza trascorsa nel laboratorio dell’azienda di famiglia, a osservare i processi di produzione dei manufatti in marmo. Patrizia Furnari, Founder & General Manager di Lithea, ha capito presto di amare profondamente il mondo del marmo e della pietra. “Ricordo ancora le sensazioni di quando un artista amico di famiglia veniva da noi per creare alcune sculture in marmo. Io ero lì accanto a lui, desiderosa di apprendere l'arte dello scalpellino”, spiega.

Un amore, quello per il marmo, che unito alla passione per il disegno e le materie scientifiche l’ha guidata verso la facoltà di architettura. “Sono stati gli anni più belli della mia vita. Scoprire un universo sconosciuto è stato entusiasmante, soprattutto perché provengo da un piccolo paese in Sicilia, distante dal design e dall'architettura contemporanea. È stato in quel periodo che ho incontrato mio marito Fabio Fazio, e da allora siamo inseparabili. Condividiamo famiglia, lavoro e passione per l’architettura e il design. Lui è la parte tecnica dell’azienda, io quella commerciale”, prosegue.

È proprio insieme al marito Fabio che, durante una partecipazione al Marmomac di Verona, Patrizia scopre le macchine a controllo numerico. “Hanno rivoluzionato la lavorazione del marmo nel campo del design. E pensare che originariamente erano state concepite per la produzione delle cappelle funerarie. Noi le usiamo per conferire leggerezza e morbidezza a un materiale che per sua natura è pesante e freddo, per raccontare un volto inedito del marmo”.
Proprio da questo input nascono, nel 2008, le prime collezioni Lithea e, successivamente, le prime collaborazioni con architetti come Michele De Lucchi e Marco Piva.

Un percorso che porta il marchio, nel 2010, a staccarsi dall’azienda di famiglia. “Il nostro obiettivo non era semplicemente vendere grandi quantità di marmo e pietra: volevamo creare prodotti di alta qualità che nascono non solo dall'ausilio delle macchine a controllo numerico, ma anche e soprattutto dalla maestria degli artigiani nella finitura manuale di ogni singolo pezzo. È un'incredibile sfida. I designer sviluppano i progetti ma la vera complessità risiede nella fase di realizzazione: sono necessarie prove costanti, e quando si ammira il risultato finale le emozioni sono così intense da far versare lacrime di gioia”.

Nel 2016 arriva anche il debutto al Salone del Mobile e le collaborazioni con i designer si espandono, portando a nuovi prodotti ispirati al Mediterraneo. “Rimaniamo sempre legati alla nostra terra. Città come Siracusa, Ragusa e Palermo sono ricche di architetture preziose che sfidano la comprensione del processo di realizzazione, così come i paesaggi mediterranei”.

Da qui sono nate collezioni di superfici e complementi dove i paesaggi sono stati tradotti in forma astratta con l’art direction di Martinelli Venezia Studio. “Abbiamo incaricato i designer di reinterpretare in chiave contemporanea l’incontro tra architettura e paesaggio, creando opere uniche e sartoriali”. Opere che portano il linguaggio di Lithea, insieme alla terra in cui nasce, in tutto il mondo. “Per noi è un'esperienza straordinaria diffondere i nostri prodotti a livello mondiale – in hotel e residenze nelle più grandi città del mondo, da Londra a New York fino a Mumbai - trasmettendo non solo la qualità dei manufatti, ma anche la nostra storia, la nostra arte e cultura”.

Oggi, Lithea non smette di arricchirsi di ambizioni. “Il nostro desiderio è quello di espandere e consolidare le collaborazioni con i designer e continuare nella ricerca, provando a essere sempre un passo avanti”.


PANTELLERIA
design Martinelli Venezia Studio

Tracce
Rivestimento modulare in pietra incisa con segni che si ispirano, in forma stilizzata, ad elementi tipici del paesaggio pantesco. Figure come le coltivazioni a terrazzamento, gli sfiatatoi delle “favare”, le geometrie dei tetti dei dammusi, i filari di zibibbo, sono reinterpretate e, come fossero tracce di memorie, impresse su quattro diversi moduli che composti generano la superficie.
Proposto in marmo Nero Marquinia in onore di Pantelleria “perla nera” del Mediterraneo.
Dimensione singole lastre: mm 400x800x20


Terre Arate
Rivestimento modulare ottenuto dalla composizione di moduli caratterizzati da un perimetro irregolare che, una volta assemblati, ricordano le linee curve dipinte sui tetti dei dammusi.
Elementi lisci si alternano ad altri rigati da solchi che rimandano ai filari dei vigneti panteschi.
Un omaggio al celebre alberello di zibibbo, coltivato nelle tipiche conche che lo proteggono dai venti impetuosi che soffiano sull’isola. Il disegno complessivo è ottenuto tramite moduli identici, ruotati tra loro di 90° rispetto al proprio asse longitudinale, che permettono l’accostamento degli elementi all’infinito e senza soluzione di continuità.
I materiali in cui è proposta la parete sono il marmo Grigio Billiemi (fondo rigato) e la Pietra Pece (elementi scultorei selce), entrambi provenienti da cave Siciliane.
Diemnsioni: mm 600x600x20

Sesi tavolini
Tavolini di pietra in diverse dimensioni e forme organiche, contraddistinti da linee sinuose che ricordano i ciottoli levigati dall’acqua, composti in un equilibrio apparentemente precario come i giochi/costruzioni che si fanno in riva al mare. Il nome si rifà alle enigmatiche strutture commemorative a forma di tronco di cono, i sesi appunto, che si ritrovano sull’isola. La collezione comprende anche un lavabo in pietra.
Materiali: Bianco Carrara, Pietra Pece, Nero Marquinia
Dimensioni: Sesi S 450x450xh400mm - Sesi M 650X400Xh320mm - Sesi L 1000x510xh260mm