Cookie Consent by Free Privacy Policy website Giornata Mondiale dell’Arte | Voiello sostiene l’arte e la cultura partenopea invitando a scoprire l’installazione artistica “Partenope, Madre dei quartieri di Napoli”
marzo 22, 2024 - Voiello

Giornata Mondiale dell’Arte | Voiello sostiene l’arte e la cultura partenopea invitando a scoprire l’installazione artistica “Partenope, Madre dei quartieri di Napoli”

L’opera, realizzata in collaborazione con la rinomata artista Leticia Mandragora, è un inno alla bellezza e al mito fondativo della città: la sirena Partenope, nella veste di madre dei quartieri di Napoli.
Per gli amanti della street art l’opera è visibile in piazza Muzii, nel capoluogo campano e conferma il ruolo di Voiello quale sostenitore e promotore dell’arte e della cultura del territorio

A partire dal 2019, anno in cui è stata proclamata dall’UNESCO, ogni 15 aprile si celebra la Giornata Mondiale dell'Arte, che ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere la diversità delle espressioni artistiche.
In questo frangente, Napoli rappresenta un vero e proprio crocevia: dalle bellezze architettoniche all’arte presepiale, dalla danza alla musica, passando per la street art. E proprio con questa espressione artistica, il capoluogo campano si è imposto negli ultimi anni come punto di riferimento con i suoi numerosi murales, diventati vere e proprie mete turistiche. I soggetti religiosi, come San Gennaro e le numerose Madonne, affiancano le icone più contemporanee, tra cui Maradona e Pino Daniele. 
A questi, lo scorso dicembre si è aggiunto in Piazza Muzii, nel rione Arenella, lontano dai tradizionali circuiti di street art del centro storico, “Partenope, Madre dei quartieri di Napoli”, murales fortemente voluto da Voiello per raccontare il mito delle origini della città e la bellezza e la varietà dei quartieri che la compongono. Per la realizzazione dell’opera, il brand ha deciso di rivolgersi a Leticia Mandragora, un’artista stimata e già presente tra i vicoli della città con numerose opere, caratterizzate dell’inconfondibile tinta blu cobalto.
“Voiello e Napoli sono, com’è noto, unite da un forte e storico legame – commenta Francesco Del Porto, President Region Italy di Barilla –  Negli ultimi anni, abbiamo lavorato intensamente per sottolineare questo nostro senso di appartenenza, fornendo il nostro contributo a sostegno del talento, dei valori, della cultura di questo territorio, e non potevamo esimerci dal farlo anche in occasione della Giornata Mondiale dell’Arte: dal videomapping su Castel dell’Ovo nel 2020, alla sponsorship di Procida Capitale della Cultura 2022, fino all’iniziativa “Miez’a Via” che, tra Milano e Napoli, ha reso per il 2023 protagonisti la musica, l’estro e le migliori tendenze del design partenopei. Voiello sostiene ferventemente da tempo le più autentiche espressioni artistiche, e con il murale dedicato a Partenope abbiamo voluto ancora una volta rendere un tributo all’arte e alle nostre radici omaggiando Napoli e i Napoletani.”
Il rapporto con la città e i suoi abitanti è infatti esaltato proprio all’interno del murales, con i trenta stemmi raffigurati sulla coda della Partenope che rappresentano i quartieri di Napoli. Un racconto che non si limita all’iconografia ma che Voiello ha deciso di approfondire e far conoscere, dando voce direttamente alla Napoli più autentica attraverso chi vi abita e la rende viva ogni giorno, attraverso delle videointerviste che è possibile vedere sui canali social del brand.
Il murale Partenope, Madre dei quartieri di Napoli
Al centro del murale, la Partenope, mitologica fondatrice della città e considerata “Madre dei quartieri di Napoli”, viene raffigurata con in mano delle spighe di grano, simbolo di fecondità e abbondanza. E, proprio sulla coda di questa moderna Partenope, sono racchiusi 30 stemmi, raffigurati come squame, che identificano i quartieri della città e ne sottolineano la loro unicità, a partire dall’iconografia realizzata dai VIENMNSUONNO1926.  
In qualità di fashion designer e soprattutto come appassionati conoscitori di Napoli, i VIENMNSUONNO1926, che hanno già collaborato con Voiello nella creazione della capsule collection dedicata a Miez’a Via Milano, promuovono un nuovo «landtelling» per celebrare l’unicità della città partenopea attraverso la ricchezza, la bellezza e la storia dei suoi quartieri, che gli stemmi realizzati ad hoc vogliono raccontare in maniera originale.   
L’artista, Leticia Mandragora, nata a Madrid da madre spagnola e padre napoletano, è legata a doppio filo al capoluogo campano, tanto da decidere di trasferircisi all’età di 15 anni. La città ospita diverse sue opere tutte caratterizzate dall’uso del blu cobalto – colore che contraddistingue da sempre anche la brand identity di Voiello – e dall’intensità delle espressioni che la sua interpretazione rende ancora più realistiche. Inoltre, la sua predilezione per la rappresentazione di soggetti femminili si lega perfettamente all’idea alla base del murale.  

Voiello, la vera storia del brand tra passione e tradizione
Tutto ebbe inizio a Torre Annunziata, una città piena di pasta stesa al sole ad asciugare, dove Felice Gaudiello si trasferì per amore della sua Santa De Luca. Qui, tra il mare e le pendici del Vesuvio, nacquero i figli Teodoro e Antonio, il cui cognome venne cambiato in Voiello dal parroco che li battezzò. È con un errore inaspettato che inizia la stirpe dei pastai visionari come la conosciamo oggi. Andrea, il primogenito di Teodoro, fu il primo della famiglia a dedicarsi alla produzione di pasta e trasmise la sua passione al figlio Teodoro che, anche se lasciò Torre Annunziata per andare in guerra, decise poi di tornarvi per proseguire il mestiere di famiglia. E, come suo padre aveva fatto con lui, tramandò il sogno al figlio Giovanni. Questi cercò il luogo adatto per fare la pasta onorando la tradizione di famiglia, e la trovò in un vasto terreno in Contrada Maresca. Qui, nel 1879, venne posato il primo mattone di quello che sarebbe diventato l’Antico Pastificio Giovanni Voiello.
All’inizio del ‘900, Voiello si affermò come la marca preferita di pasta dell’aristocrazia napoletana e si diffuse in tutta Italia raggiungendo numeri record. Anche se lo stabilimento fu gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia si dimostrò tenace come la pasta che continuò a produrre, e lo riparò per restituirlo all’originario splendore. Nel 1973, mentre la crisi economica colpiva l’Italia, Barilla decise di rilevare le quote societarie di Voiello e ne subentrò nella gestione, sempre rispettando l’autonomia e l’indipendenza dei processi produttivi che avevano sempre garantito un prodotto di qualità. 
La ricerca del miglior grano per produrre pasta è stato sempre un chiodo fisso per Voiello. Già nel 1892, Giovanni Voiello si reca sino in Ucraina e identifica nel grano Taganrog la varietà ideale per produrre pasta sorprendentemente tenace. Nel 1917, la Rivoluzione d’Ottobre porta alla scomparsa del Taganrong, ma Giovanni non si perde d’animo e passa ai grani pugliesi Cappelli e Sangolla, selezionando personalmente i migliori. Poi, dal 2013, Voiello per la sua produzione ha scelto solo grano 100% italiano, coltivato nelle regioni del Sud Italia.
Da oltre 140 anni l’Antico Pastificio Giovanni Voiello continua la sua nobile missione: deliziare e rendere felici tutti gli amanti della buona tavola.