Cookie Consent by Free Privacy Policy website Francesca Zanella nominata nuovo Presidente dell’Archivio-Museo CSAC
giugno 25, 2015 - Museo csac

Francesca Zanella nominata nuovo Presidente dell’Archivio-Museo CSAC

È Francesca Zanella la nuova presidente dello CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, che ha inaugurato lo scorso sabato 23 maggio nell’Abbazia di Valserena, a pochi chilometri dal centro della città emiliana. Il Rettore dell’Università di Parma Loris Borghi ha annunciato di ritenere concluso il suo breve mandato, iniziato lo scorso aprile a seguito delle dimissioni del prof. Luigi Allegri. Il prof. Borghi ha quindi provveduto a nominare la prof. ssa Zanella al vertice della struttura che nel primo mese di apertura al pubblico ha registrato oltre 2.500 visitatori. Contestualmente il prof. Michele Guerra è stato nominato membro del consiglio direttivo.

Lo CSAC raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Uno straordinario patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi). Fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e in seguito diretto da Gloria Bianchino fino al 2014, lo CSAC dal 2007 ha sede nella Abbazia cistercense di Valserena, tradizionalmente identificata come la stendhaliana “Certosa di Parma”. Gli spazi dell’abbazia sono stati oggi rinnovati attraverso un importante progetto architettonico promosso e sostenuto dall’Università di Parma. Il nuovo CSAC si propone come un nuovo spazio multifunzionale, una macchina viva dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica, con una partecipazione attiva da parte della comunità scientifica e del circuito dei ricercatori, dei dottorandi e degli studenti, anche a livello internazionale (nel primo mese di apertura ha ospitato per tre settimane gli studenti della Pontificia Universidad Católica del Ecuador). Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e di supporto all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei (tra quelli internazionali citiamo il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid). Il percorso espositivo del nuovo Archivio-Museo, attraverso gli spazi della grande Chiesa cistercense, della Sala delle Colonne, della Sala Ipogea e della Corte delle sculture, rappresenta la complessità e la ricchezza delle collezioni dell’archivio con oltre 600 opere in mostra. Un’esposizione permanente in grado di rinnovarsi potenzialmente all’infinito attingendo allo straordinario repertorio visivo dell’Archivio, i cui materiali saranno esposti a rotazione. Le sedici sezioni della Chiesa sono dedicate a temi che faranno emergere la complessa natura di questo Archivio/Museo, attraverso le interazioni trasversali delle sue collezioni: dall’Arte alla Moda, dal Design alla Fotografia, dall’Architettura alla Pubblicità fino al Disegno della satira, con opere e progetti, solo per citarne alcuni, di Lucio Fontana, Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Nizzoli e Bellini per Olivetti, Man Ray, Luigi Ghirri, Dorothea Lange, Giò Ponti, Pier Luigi Nervi, Giuseppe Samonà, Armando Testa, Tullio Pericoli, Vincino. Chiude questo percorso la mostra monografica dedicata alla cultura figurativa e progettuale degli anni ’60 e ’70 con opere di artisti entrate nelle collezioni dello CSAC sin dai primi anni di attività, come quelle di Enrico Baj, Mario Ceroli, Luciano Fabro, Emilio Isgrò, Enzo Mari, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Ettore Sottsass, Emilio Tadini. La Sala delle Colonne espone il lavoro di raccolta e studio delle opere conservate nell’archivio della Sezione Arte con un percorso cronologico dai disegni di Mario Sironi alla Poesia Visiva, insieme a documenti progettuali e di lavoro. Ai visitatori sarà offerta anche la possibilità di consultare, su prenotazione, i materiali degli archivi conservati nelle aree dell’Abbazia non aperte al pubblico La Sala Ipogea, introdotta da Il Sentimento della Rivoluzione di Fausto Melotti, integra l’itinerario della scultura creato nella corte dell’Abbazia, che comprende numerose sculture di grandi dimensioni. Il nuovo CSAC è dotato di servizi di accoglienza e ospitalità, come un bistrot e una foresteria allestita in quelle che un tempo erano le celle dei monaci. Presente anche un bookshop dove sarà possibile acquistare i cataloghi delle mostre che lo CSAC ha realizzato a partire dal 1969. Lo CSAC ha in programma progetti didattici per le scuole primarie e secondarie, iniziative speciali per i visitatori e aperture straordinarie con eventi a tema. CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione Università di Parma Abbazia di Valserena Strada Viazza di Paradigna, 1 Orari dal martedì al venerdì dalle 10 alle 15 sabato e domenica dalle 10 alle 20 Ingresso 10 euro Riduzioni per gruppi, giovani sotto i 18 anni, studenti, docenti e persone con disabilità. Gratuità per i bambini sotto i 12 anni.

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