Cookie Consent by Free Privacy Policy website La simmetria della fragilità / The symmetry of fragility
june 18, 2020 - Fondazione Ica Milano

La simmetria della fragilità / The symmetry of fragility

Nell'ambito di / In the context of RISORGIMENTO - MILAN VIRTUAL ART SUMMER

Un progetto della galleria Massimo De Carlo / A project by Massimo De Carlo

LA SIMMETRIA DELLA FRAGILITÀ / THE SYMMETRY OF FRAGILITY

Progetto espositivo virtuale a cura di / A virtual exhibition project curated by Alberto Salvadori e / and Luigi Fassi

Con / With works by Maliheh Afnan, Miriam Cahn, Lisetta Carmi, Louis Fratino, Arjan Martins, Jennifer Packer, Andy Robert, Cathy Josefowitz, Portia Zvavahera

martedì 23 giugno - domenica 5 luglio 2020 / Tuesday 23rd June - Sunday 5th July 2020

Massimo De Carlo Virtual Space www.massimodecarlo.com/vspace

Fondazione ICA Milano presenta La simmetria della fragilità, #mostra collettiva dedicata a uno dei temi più interessanti emersi in questi oltre 70 giorni di convivenza con la pandemia, un progetto concepito e realizzato per il Massimo De Carlo Virtual Space.

La #mostra si inserisce nel progetto Risorgimento - Milan Virtual Art Summer promosso durante l'estate dalla galleria Massimo De Carlo che ha invitato cinque spazi espositivi milanesi a sperimentare il connubio tra #arte e realtà virtuale mettendo a disposizione il proprio VSpace. ICA sarà protagonista damartedì 23 giugno a domenica 5 luglio 2020 con la terza proposta espositiva di VSpace.

La #mostra La simmetria della fragilità è curata da Alberto Salvadori e Luigi Fassi e presenta una selezione di opere di Maliheh Afnan, Miriam Cahn, Lisetta Carmi, Louis Fratino, Arjan Martins, Jennifer Packer, Andy Robert, Cathy Josefowitz e Portia Zvavahera.

Il percorso espositivo virtuale si compone di opere realizzate da autori con differenti origini, enciclopedie conoscitive e generazioni di appartenenza, accomunati però da un approccio al reale caratterizzato da valori riconducibili al concetto di "fragilità".

Nella comune accezione contemporanea la fragilità è sbrigativamente annoverata tra le condizioni negative di inferiorità, difetto di origine da correggersi pena la marginalizzazione sociale e la condanna all'inutilità. Esiste tuttavia una linea di pensiero ampiamente seguita, avvalorata dalle riflessioni dell'arte in tutte le sue forme e dalle ricerche della medicina e della psicologia, che vuole nella fragilità celati valori di sensibilità e delicatezza, di dignità e gentilezza. Una qualità primaria della fragilità è la sua capacità di favorire la comprensione dell'altro, aprendo alla dimensione della cura e della comunità, sino all'intuizione dell'indicibile e dell'invisibile che ci accompagnano nella vita.

Scrivono i curatori Alberto Salvadori e Luigi Fassi nel testo che accompagna la #mostra:

"La fragilità è un equilibrio costantemente instabile ma anche qualcosa che esiste come dato essenziale inerente a ogni momento della condizione umana. Ecco allora che la fragilità è anche uno stato di grazia, come elemento di formazione e crescita attraverso le esperienze in ogni età della vita, e condizione fondativa all'avventura delle esperienze interpersonali.

La fragilità, secondo le parole di Eugenio Borgna, è il destino di ognuno di noi e si intreccia con la coscienza della vulnerabilità della natura umana, in cui ciascuno è persona in quanto aperto a una dimensione relazionale, fatta di parole, gesti di ascolto e accoglienza degli altri".

"Le parole, essenzialmente fragili come le immagini, sono in realtà potentissime poiché portatrici di significati inattesi e trascendenti, luminosi e oscuri. Per ascoltare occorre tacere, per vedere occorre ascoltare. Non tutto è dicibile, non tutto è esprimibile; il silenzio di un quadro ci permette così di porci in ascolto senza illuderci di poter spiegare i pensieri e le emozioni che proviamo di fronte ad esso. Il silenzio e la parola che per fragilità tace, possono rivelarsi più potenti, più forti e resistenti di chi parla. Rifuggire le parole inutili per cercare quelle necessarie richiede lo spazio del silenzio e la ricerca di un altro elemento - la gioia - sospeso tra fragilità e assoluto. La gioia non vive né del passato né del futuro, ma è un momento di meraviglioso accrescimento del presente, radicalmente diverso dalla felicità".

Proseguendo l'approccio digitale applicato alla #mostra di Charles Atlas e al calendario di lecture Connessioni Inventive, realizzato in collaborazione con il MAN di Nuoro, #fondazioneicamilano compie un nuovo passo verso la sperimentazione virtuale immaginando nuove modalità di diffusione e promozione delle arti contemporanee attraverso una modalità di interazione a distanza che diventa
immersiva grazie alla tecnologia 3D.

//
Fondazione ICA Milano presents La simmetria della fragilità / The simmetry of fragility, a collective exhibition conceived and realized in occasion of Massimo De Carlo's Virtual Space, dedicated to one of the most interesting topics that emerged during the over 70 days of lockdown.

The show is part of the project Risorgimento - Milan Virtual Art Summer, promoted during the summer by Massimo De Carlo. The gallery invited five exhibition spaces of Milan to experiment the union between art and virtual reality through its VSpace. ICA Milano will be protagonist from Tuesday 23rd June to Sunday 5th July 2020 with the third exhibition proposal of VSpace.

La simmetria della fragilità / The simmetry of fragility is curated by Alberto Salvadori and Luigi Fassi and presents a selection of works by Maliheh Afnan, Miriam Cahn, Lisetta Carmi, Louis Fratino, Arjan Martins, Jennifer Packer, Andy Robert, Cathy Josefowitz and Portia Zvavahera.

The virtual exhibition gathers together works realized by authors with different origins, cognitive encyclopaedias and generations, sharing an approach to the real characterised by values ascribable to Contemporary communication language evaluates fragility as a negative condition of inferiority, a defect of origin to be corrected, leading to social marginalization and condemnation to uselessness. Nevertheless, it is a common feeling, supported by art's reflections in all art forms and by medical and psychological researches – that fragility conceals values of sensitivity, delicacy, dignity and kindness. A prime quality of fragility is its ability to foster understanding of one another, opening up to the dimension of care and community, up to the intuition of the unspeakable and unseen that accompany us in life.

Within the curatorial text, curators Alberto Salvadori and Luigi Fassi write:

"Fragility is a constantly instable balance but also an essential fact of every moment of human condition. This is why fragility is also a state of grace, element of formation and growth through experiences at any stage of life, founding condition for the adventure of interpersonal experiences.

Fragility, in the words of Eugenio Borgna, is the destiny of each of us and is intertwined with the awareness of precariousness of human nature, in which everyone is a person as open to a relational dimension, made up of words, listening gestures and acceptance of others. The relationship between man and nature is enriched by images and words created by individuals to share their experience of the world"

"Words, that are in their essence as fragile as images, are in fact extremely powerful as they are carriers of unexpected, transcendent, luminous and dark meanings. To be able to listen one shall keep quiet, to be able to see one should listen. Not everything can be said, not everything can be expressed; a painting's silence allows us to listen without the illusion of being able to explain thoughts and emotions that we feel when we are in front of it. Silence and words, muted by their fragility, can reveal themselves as more powerful, more sound and more resistant than someone who speaks. Avoiding useless words in the quest for necessary ones, requires the space of silence and the search for another element – joy – that is suspended between fragility and the absolute. Joy doesn't live on the past nor on the future, it consists of a moment of delightful growth of the present, radically different from happiness".

Bringing further the digital approach applied to Charles Atlas' exhibition and to the program of lectures Connessioni Inventive, held in collaboration with MAN of Nuoro, #fondazioneicamilano takes another step towards the virtual experimentation, imagining new ways to share and promote contemporary arts through a remote interaction that becomes immersive thanks to the 3D technology.