Cookie Consent by Free Privacy Policy website OPERAFOOD© di Valerio Maria Ferrari. VMCF Atelier in scena a Chongqing in Cina
novembre 17, 2015 - VMCF Atelier

OPERAFOOD© di Valerio Maria Ferrari. VMCF Atelier in scena a Chongqing in Cina

L’installazione OPERAFOOD©, sui temi dell’architettura, della #musica e del cibo, presentata a Milano in occasione dell’Expo dall’architetto #valeriomariaferrari di #vmcfatelier, partecipa all’evento “Closing Expo” che si svolgerà il 12 novembre 2015 a Chongqing, la più estesa area urbana della in #cina (circa 36 milioni di abitanti) in cui lo studio #vmcfatelier è presente dal 2011 ed ha alcuni importanti progetti in corso.

La manifestazione “Closing Expo” è finalizzata a far conoscere alla città e agli operatori dei settori #food and Beverage e della sostenibilità edilizia, l’evento Expo di Milano appena concluso. Vi partecipano i consolati di alcuni dei paesi coinvolti in Expo: l’Italia, il Regno Unito, il Giappone e l’Ungheria e i rappresentanti del governo della città.

E’ l’architetto Aldo Buscio, responsabile dello studio #vmcfatelier in #cina, a presentare OPERAFOOD©, all’interno del forum della manifestazione “2015 Milan Expo, Sustainable Architecture and #food & Beverage industry” , al quale interverrà anche Progetto CMR, noto studio di architettura italiano presente in vari paesi nel mondo. Sarà Il Console Generale d’Italia a Chongqing, Sergio Maffettone a introdurre i partecipanti italiani.

L’installazione OPERAFOOD è stata progettata per l’evento Energy for Creativity organizzato dalla rivista Interni all’Università Statale di Milano pensata trasversalmente tra il FUORISALONE e l’inizio di EXPO 2015.
Un grande involucro rosso (7x3,5x5m) contiene al suo interno il modello in legno del Visual Music Facilities Theatre, su cui il pubblico può azionare delle proiezioni video. Si tratta di brevi messe in scena virtuali, 5 brani e situazioni dell’opera lirica italiana in cui si canta di cibo: Don Giovanni (Mozart) “Ah che piatto saporito...”, Traviata (Verdi) “Libiam, libiam nei lieti calici” , Tosca (Puccini) “ La mia cena fu interrotta”, Cenerentola (Rossini) “ Mi risveglio a mezzogiorno” e Belfagor (Respighi) “Cipolle e peperoni sott'aceto”.

Dai testi di Goldoni musicati da Gioacchino Rossini dove il cibo esprime il benessere, il godimento e lo stato sociale dei personaggi, si passa al melodramma dove il cibo è spesso connesso all'amore –la sua massima espressione è nel Don Giovanni di Mozart - e alla morte, con l'invito a cena del Commendatore nell'ultima scena dello stesso dramma.
Il CIBO e il CANTO, due elementi fondamentali della cultura italiana, sono valorizzati come espressione di una filosofia di vita fra il settecento e i giorni nostri.
Termini gastronomici si ritrovano nelle scene di festa, banchetti, vendemmia, ma è l’aspetto metafisico a imporsi nel tempo, come scrive Rossini “Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in realtà i quattro atti di quest’opera buffa che si chiama vita, e che svanisce come la schiuma di champagne. Chi la lascia sfuggire senza averne goduto, è pazzo”.

Il Visual Music Facilities Theatre (VMFT)
Risultato della ricerca di Valerio Ferrari, impegnato in un costante “work in progress” in ambito teatrale, musicale e artistico, Visual Music Facilities Theatre (VMFT) è il progetto globale di un teatro di nuova concezione dalla particolare forma a spirale, che nell’evolversi delle nuove tecnologie trova un’importante fonte d’ispirazione.
Indicato come il teatro del futuro nel libro di Victoria Newhouse “Site and Sound” (Monicelli, NY, US), è una nuova tipologia teatrale replicabile in diverse realtà la cui innovazione acustica è stata evidenziata da David Verdier nel suo lungo articolo dedicato a questo progetto, comparso sulla rivista svizzera Dissonance (n. 113, marzo 2011).
Il (VMFT) si basa sul principio che “l’architettura può creare un’identità dello spazio e, mediante la sua configurazione, dare vita a nuove forme di spettacolo. Uno spazio alternativo per le performance di #musica classica o contemporanea dove la #musica strumentale si trova ancora al centro della scena - sia acusticamente sia metaforicamente - e dove, la mobilità dei cantanti cambia le modalità d’ascolto, e la percezione del suono” racconta #valeriomariaferrari.
Il VMFT apre una via alternativa all’ascolto dell’opera classica, un nuovo tipo di teatro che offre ai musicisti contemporanei la possibilità di comporre con in mente le molteplici relazioni possibili fra #musica strumentale, voce e pubblico. Grazie alla sua struttura a spirale, ogni spettatore ha una visuale e una percezione particolare dello spettacolo: non ci sono posti privilegiati nei quali la qualità del suono è migliore di un’altra, in quanto non esiste un punto di riferimento ma solo la scelta se stare nel cuore della performance (la spirale) o in balconata.

Biografia
Nato a Milano, #valeriomariaferrari già durante gli anni di studio al Politecnico di Milano ha ampliato i suoi confini progettuali, dall'architettura alle scenografie teatrali, alle installazioni artistiche. Le esperienze multidisciplinari non sono stati sporadici sconfinamenti di campo ma aperture di strade parallele, sempre in ambito progettuale. Il suo studio VMCF ATELIER-Virtual Machine Concept Facilities nasce nel 2003 proprio dalla poliedrica biografia professionale che lo contraddistingue.
Per alcuni anni Ferrari è stato assistente di Piero Faggioni per la scenografia e la regia d'opere liriche in teatri internazionali come il Teatro alla Scala di Milano, l'Opera Garnier di Parigi, il Covent Garden di Londra, il Metropolitan Opera of New York. Ha tenuto seminari di Estetica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, e tra il 1990 e il '93, ha lavorato con il pittore, architetto Roberto Sebastian Matta (1911-2002).

L’interessamento ai sistemi dell’arte, sia nell’ambito teatrale, musicale e artistico contraddistinguono il suo lavoro di architetto e confluiscono nel progetto globale del Visual Music Facilities Theatre, un teatro di nuova concezione per l'opera e il teatro musicale a cui Ferrari lavora da anni (come un costante “work in progress”) e che nell’evolversi delle nuove tecnologie ha trovato un’importante fonte d’ispirazione. Il Visual Music Facilities Theatre è un una nuova tipologia teatrale replicabile in diverse realtà ed è attualmente al vaglio per possibili realizzazioni. Nel 2011 un importante articolo di David Verdier su questa nuova tipologia apre la rivista svizzera Dissonance (113-03-2011) e nell’aprile 2012 il progetto viene pubblicato nel libro di Victoria Newhouse “Site and sound”, Monicelli, NY,US come esempio di teatro del futuro.

Nel giugno del 2011 il suo progetto di interior per un appartamento duplex a Parigi, ha ottenuto la copertina della prestigiosa rivista internazionale Interior #design (USA).

Dal 2011 #valeriomariaferrari inzia la sua attività di architetto in #cina, a Chongqing, una metropoli di circa 36 milioni di abitanti. Dapprima viene nominato direttore del dipartimento internazionale nello studio di architettura Yuandao e dal 2013 diventa partner dello studio Huazhu di Xiangbei Li.
Tra i progetti in corso in #cina (a Chongqing) è da segnalare il JingLi Hotel, un hotel a 5 stelle con una superficie totale di 70.000 mq e il Cultural plaza Nanbin Lu Ertang, un parco dedicato all'arte (con musei, gallerie, scuole, etc.) di mq 72.000 con 55.000 mq di superficie coperta.

OPERAFOOD© di #valeriomariaferrari - #vmcfatelier in scena a Chongqing in Cina
Una spirale di Architettura, #musica e Cibo firmata da #valeriomariaferrari, nata dal suo progetto Visual Music Facilities Theatre, sarà presentata all’evento “Closing Expo”

Chanel Luxury Compound
Chongqing, #cina 12 novembre 2015