Cookie Consent by Free Privacy Policy website GIAPPONE SEGRETO. Capolavori della fotografia dell’800 in mostra a Parma
marzo 11, 2016 - Musec Museo Culture Lugano

GIAPPONE SEGRETO. Capolavori della fotografia dell’800 in mostra a Parma

Esposte 140 fotografie originali realizzate dai migliori maestri giapponesi ed europei fra il 1860 e il 1910.
La rassegna celebra il recente accordo tra #parma e la Prefettura di Kagawa e si tiene in occasione del 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone.

Ad accompagnare idealmente il visitatore ci sarà la figura di Enrico II di Borbone, fratello dell’ultimo regnante del Ducato di #parma, protagonista con la moglie, tra il 1887 e il 1889, di un lungo viaggio in Giappone, dal quale tornò con un enorme collezione di opere d’arte giapponesi.


Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di #parma, la #mostra Giappone segreto farà luce su uno dei capitoli più importanti della storia della #fotografia.
L’esposizione presenta 140 fotografie originali, autentici capolavori e vertice della #fotografia nipponica, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910. In questo periodo, infatti, il Giappone fu testimone di un insolito connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un’antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici.
I risultati artistici furono di sorprendente bellezza e i soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori. La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali - i cosiddetti globetrotter - di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata del periodo Meiji (1869-1910) stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.

L’iniziativa è parte del programma ufficiale delle celebrazioni del 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone, siglato nel 1866, che sanciva l’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi e celebra il recente accordo di scambio tra #parma e la Prefettura di Kagawa in campo economico, culturale e di promozione del territorio.
Il legame tra #parma e il Giappone ha peraltro profonde radici storiche. Ne è una prova la figura di Enrico II di Borbone, fratello minore di Roberto I di Borbone, ultimo regnante del Ducato di #parma. Questi, accompagnato dalla moglie Adelgonda di Braganza, figlia del re Michele del Portogallo, si rese protagonista, tra il 1887 e il 1889, di un celebre viaggio in Asia, in particolare in Giappone, da cui riportò un’enorme numero di opere d’arte che hanno costituito il patrimonio da cui è nato, nel 1925, il #museo d’Arte Orientale di Venezia. Dei coniugi verranno esposti i ritratti in abiti tradizionali e il carteggio scritto da Adelgonda di Braganza, attualmente conservato a #parma dall’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

La rassegna, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del #museodelleculture di Lugano, e Marco Fagioli, col patrocinio del Comune di #parma, è prodotta da GAmm Giunti, in collaborazione con il #museodelleculture di Lugano e la Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo che ha voluto depositare a tempo indeterminato il suo patrimonio di opere d’arte giapponesi al #museodelleculture di Lugano, affinché potesse essere messo a disposizione del mondo degli studi e dell’arte.

Il percorso espositivo ruota attorno ai capolavori della scuola di Yokohama, uno dei vertici della #fotografia dell’Ottocento, e all’esperienza del viaggio dei ‘globetrotter’, e segue un itinerario tematico, intervallato da tre piccole aree che presenteranno otto preziosi album-souvenir con le copertine in lacca giapponese, 20 rare carte de visite, 12 stampe xilografiche policrome dei migliori maestri dell’ukiyo-e quali Hokusai, Hiroshige e Utamaro.
Le fotografie saranno messe in relazione anche ad alcuni esempi di #arte decorativa giapponese, tra cui spiccano un’armatura da samurai del XVIII secolo, le maschere del teatro classico nō e alcuni splendidi kimono.

La prima sezione della #mostra ripercorre Il viaggio dei globetrotter lungo le strade del Giappone, attraverso vedute dall’alto di paesi e città, di villaggi, castelli e spazi urbani, oltre a scenari marini e fluviali con tutto il contorno di vie d’acqua, ponti, canali e imbarcazioni. Quindi s’indagherà il dominio della natura con la rappresentazione del paesaggio e di una natura ‘educata’ dalla cultura e si proseguirà analizzando la vita quotidiana, fatta di scene rurali e ritratti di contadini, interni delle case e di individui impegnati in altre attività economiche, il mondo dell’arte che presenterà, oltre alle immagini di momenti di teatro, musica e danza, anche i protagonisti di questi spettacoli e
venti rari biglietti da visita che ritraggono attori del teatro kabuki, , la religione e la ritualità, con i ritratti dei diversi operatori del sacro e le immagini delle occasioni liturgiche e cerimoniali, gli eroi dell'ultraesotico, con i ritratti di alcuni dei personaggi tipici della cultura giapponese del tempo, come sàmurai, kendoka, lottatori di sumo, tatuati.
Chiude idealmente la #mostra la sezione dedicata all’immagine della donna, che permette di cogliere le coordinate ideologiche di un modello idealizzato di bellezza femminile asiatica che s’impose attraverso una sorta di cliché, destinato a durare a lungo nel tempo.
La #mostra offrirà l’occasione di approfondire un momento della #fotografia nipponica passato sotto il nome di Scuola di Yokohama e dei suoi maggiori interpreti - Felice Beato (1832-1907), Raimund von Stillfried-Ratenicz (1837-1911), Adolfo Farsari (1841-1898), Ueno Hikoma (1838-1904), Kusakabe Kimbei (1841-1934), Tamamura Kōzaburō (1856-1923) e Ogawa Kazumasa (1860-1929), la cui caratteristica risiedeva nell’unire la #fotografia, la forma artistica più d’avanguardia di quel tempo, con la tradizione delle grafiche giapponesi, realizzando stampe fotografiche su carta all’albumina delicatamente colorate singolarmente a mano da raffinati artigiani.
Catalogo GAmm Giunti.


GIAPPONE SEGRETO. Capolavori della #fotografia dell’800
Parma, Palazzo del Governatore (piazza Giuseppe Garibaldi, 2)
5 marzo - 5 giugno 2016

Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00
sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00
lunedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora prima.

Biglietti: intero, € 10,00
ridotto, € 8,00 (over 65, portatori handicap, insegnanti, altre categorie convenzionate con lo Studio. Biglietto famiglia (due genitori con fino a due bambini), per ciascun utente di gruppi prenotati superiori alle 15 persone (max 25) con prenotazione, altre categorie convenzionate, tessera Giunti al Punto
ridotto speciale, € 5,00 (under 26, studenti e scolaresche con prenotazione, altre convenzioni)
ingresso gratuito, under 6, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatore disabile che presenti necessità, accompagnatore o guida per i gruppi prenotati, iscritti all’albo giornalisti, tesserati ICOM, altre categorie o promozioni per sponsor convenzionati.

Informazioni: tel. 0521.218889; turismo@comune.parma.it
www.giapponesegreto.it

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Catalogo: GAmm Giunti