Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mostra "Premio giovani artisti 2016" - I premiati
marzo 17, 2016 - Max Museo Chiasso

Mostra "Premio giovani artisti 2016" - I premiati

Giovedì 17 marzo 2016 alle ore 18.30 si è inaugurata a Spazio Officina a #chiasso (Svizzera) la #mostra “Premio giovani artisti 2016. La memoria nell’arte”, in collaborazione con la Fondazione Gino e Gianna Macconi di Mendrisio e con il patrocinio del Comune di #chiasso, a cura di Gianna Macconi, Presidente della Fondazione, Chasper Pult, linguista, docente universitario di lingua retoromancia, già Direttore del Centro Culturale Svizzero di Milano, e Nicoletta Ossanna Cavadini, Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina.

Il concorso, giunto alla terza edizione, è stato indetto conl’intento di promuovere l’arte contemporanea fra le giovani generazioni e individuare nuove personalità emergenti. La #mostra che ne deriva presenta 48 artisti con 68 opere fra installazioni, disegni, illustrazione, pittura, fotografia, scultura e video.


Nel corso dell’inaugurazione sono stati comunicati i nomi dei vincitori del 1°, del 2° e del 3° #premio, come pure sette menzioni.

Ai primi tre classificati viene corrisposto un #premio in denaro elargito dalla Fondazione Gino e Gianna Macconi: CHF 2’000.- (1° premio), CHF 1’000.- (2° premio), CHF 600.- (3° premio).

A conclusione della #mostra, le opere premiate andranno a far parte del patrimonio artistico della Fondazione Gino e Gianna Macconi, e quindi del Fondo Macconi, parte integrante delle collezioni del Museo d’arte Mendrisio, come pure della collezione d’arte del Comune di #chiasso.



PREMI


1° PREMIO

LORENZO GUZZINI

“Memorie di un viaggio a Napoli”, 2015, colata in gesso colorato con ossidi, 180 x 200 x 50 cm

1983, Dizzasco (Como)

Diploma di architetto presso l’Accademia di architettura di Mendrisio – Università della #svizzera italiana


Il trittico di sculture “Memorie di un viaggio a Napoli” riesce a evocare in maniera mirabile gli spazi delle memorie, del vissuto umano, della storia e simbolicamente della materia costitutiva di una città. L’opera unisce così la memoria antica con la post modernità dell’epoca contemporanea con forti esiti emozionali.


Testo dell’artista sull’opera

Le sculture rappresentano delle spazialità in cui la materia interagisce con la luce, creando giochi d'ombra e profondità atmosferiche. Il tema della memoria è la chiave di questo lavoro, perché qui si parte da un ricordo personale, intimo, quello di un viaggio, e si cerca di crearne un sunto, di fissare per un attimo la suggestione di quei luoghi ipogei visitati, facendoli diventare memoria.

La piscina di Mercurio, l'antro della Sibilla, la piscina Mirabilis o Napoli sotterranea sono degli esempi che hanno influenzato l'opera, non tanto per il luogo in sé, quanto per la memoria che si sedimenta dentro la ricerca che ha generato quelle spazialità.



Si cerca con questo lavoro di trasmettere le atmosfere che ancora oggi dopo millenni affascinano l'animo umano e restano nella memoria. Si cerca attraverso le memorie della cultura di Roma Antica di generare e fermare ancora quel fascino spaziale fatto di volumi e luce.



2° PREMIO

TOMMASO DONATI

“Senza memoria ”, 2016, stampa digitale su carta dietro plexiglas, 70 x 100 cm

1988, Lugano

Diploma EICAR – The International Film & Television School, Paris


Il trittico di fotografie “Senza memoria” ha una sua forza nella qualità scultorea raggiunta attraverso un calibrato studio della luce e dei temi raffigurati. L’opera sviluppa inoltre una notevole potenza simbolica attraverso un sistema evocativo inconsueto, ma che rivela la proprietà di linguaggio di un sapere antico.


Testo dell’artista sull’opera

“Senza memoria” è un trittico che esplora momenti di sospensione della memoria e #mostra i confini tra mondo terrestre e l'al di là.



3° PREMIO

ANNA CHOI

“Quattro dipinti in azzurro polveroso”, 2016, acrilico su tela, 120 x 100 cm

“Quattro dipinti in titanio cuoio”, 2016, acrilico su tela, 90 x 80 cm

“Tre dipinti in rosa chiaro persiano”, 2016, acrilico su tela, 60 x 50 cm

1979, Molare

Master of Fine Arts – Chelsea College of Art and Design, University of the Arts, London


Il trittico denominato “Quattro dipinti in azzurro polveroso”, “Quattro dipinti in titanio cuoio”, “Tre dipinti in rosa chiaro persiano” rappresenta una riflessione sapiente sulla pratica della pittura e sul rapporto fra l’immagine e la sua cancellazione, tra il colore e la materia attraverso una memoria che scompare, ma che è concettualmente presente.


Testo dell’artista sull’opera

Sotto la superficie di questi lavori si celano alcuni strati di dipinti incompleti o infruttuosi. Piuttosto di mostrare dettagli e pennellate di vari colori (come avviene per le opere riuscite), in questi dipinti uno strato superficiale nasconde gli altri attraverso una campitura monocromatica. La semplicità di tale superficie rivela, attraverso rilievi pittorici, le azioni e i movimenti che hanno preceduto la sua stesura.

La memoria inscritta nella tela vuole interrogare circa il concetto d’immagine pittorica riflettendo, al contempo, sulla natura stessa della pittura.



MENZIONI


1a MENZIONE

RACHELE PESENTI-MASETTI

“La memoria del ritratto”, 2016, dittico, matita e pastelli a cera, 29,7 x 21 cm

1979, Arbedo

CSIA-Centro Scolastico per le Industrie Artistiche e Diploma di Designer SUP in comunicazione visiva, Lugano


Il dittico “La memoria del ritratto” presenta, attraverso la leggerezza del disegno e del segno e tramite il mezzo tecnico, la possibilità dell’apparire e dello svanire dell’immagine stessa.




2a MENZIONE

ANDREA CERRUTO

“What remains?”, 2015, disegno su carta, 46 x 36 cm

“What remains?”, 2015, stampa fotografica, 20 x 15 cm

1979, Cadorago (Como)

Laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera


L’opera intitolata “What remains?” esprime un equilibrio coerente fra il disegno e una texture che richiama a ciò che resta dopo l’orizzonte degli eventi e della memoria.



3a MENZIONE

GIOVANNI PUSTERLA

“Mementore”, 2015, incisione laser su plexiglas, 63 x 103 x 3,5 cm

1988, Como

Laurea in Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” – IED, Como


L’opera intitolata “Mementore” richiama la memoria del maestro d’arte e di vita, come pure la memoria-figura della sua stessa formazione realizzata nella dicotomia del vetro in un sistema di relazioni in trasparenza che evocano in maniera pertinente la memoria.



4a MENZIONE

IVAN DE MARIA

“Isola”, 2005, trittico, fotografia 35 mm, stampa su carta baritata, 54 x 44 x 2 cm

1980, Molare

Master of Arts in Photographic Studies, University of Westminster, London


Il trittico “Isola” esprime una sequenza narrativa di pochi elementi articolata con convincente sapienza e capacità, in cui la memoria del momento vissuto è identificata da poesia ed emotività.



5a MENZIONE

ELIA VARINI

“Francamente me ne infischio”, 2016, vernice spray su tela, 90 x 162,5 x 3,5 cm

1995, Locarno

CSIA-Centro Scolastico per le Industrie Artistiche, Lugano e Maturità artistica


L’opera intitolata “Francamente me ne infischio” configura vere e proprie stratificazioni mnemoniche e si inserisce con misura in un filone tradizionale della pittura astratta elvetica.



6a MENZIONE

MARIA PICCININI

“Il cassetto”, 2015, #installazione, 92 x 37 x 31 cm

1977, Como

Diploma Accademia di Belle Arti, Milano


L’opera “Il cassetto” con grande semplicità ed efficacia recupera l’immagine mediata per oggetti e tracce del ricordo narrato di un familiare scomparso, riuscendo a creare una situazione di grande suggestione emotiva.