Cookie Consent by Free Privacy Policy website E' uscito il nuovo doppio album su Nino Rota
dicembre 14, 2016 - Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

E' uscito il nuovo doppio album su Nino Rota

Dopo i primi tre volumi, continua il progetto discografico de laVerdi su Nino Rota, comprendente una panoramica molto ampia delle sue composizioni sinfoniche, per film e non solo. È uscito infatti il quarto volume (doppio cd), per la prestigiosa etichetta DECCA, dal titolo Sacred Works, inciso dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi - diretta dallo specialista Giuseppe Grazioli - dedicato alla #musica sacra scritta dal grande compositore milanese, scomparso nel 1979.

Oltre alla prima incisione mondiale della versione integrale di Mysterium (oratorio del 1962), il doppio album contiene altre quattro prime registrazioni assolute: C’era una volta nella grotta; Ave Maria; Tota pulchra es, Il Natale degli innocenti.

“A differenza degli altri volumi che compongono questa integrale rotiana – spiega il Maestro Giuseppe Grazioli - la registrazione di Mysterium è stata realizzata dal vivo presso l’Auditorium di Milano, il 9 gennaio 2015. Erano trascorsi solo pochi giorni dalla strage nella redazione di Charlie Hebdo e in quell’atmosfera di cordoglio e di raccoglimento in cui l’orchestra, il coro, i solisti, il pubblico ed io eravamo immersi, mi è sembrato che il messaggio di questa partitura si sia levato più alto che mai. Per quanto il testo di Mysterium sia una raccolta di testi biblici, questa non è una cantata cattolica. Anzi, Rota l’aveva originariamente intitolata Mysterium Catholicum, ma poi barrò quest’ultimo aggettivo, rivelando la portata ‘ecumenica’ di questa partitura e molto della religiosità di Rota: una religiosità di portata universale, al centro della quale è l’Umanità. La conclusione di ciascun numero di questa cantata è affidata alle voci bianche ed è come se, attraverso di esse, Rota ci facesse intravedere la sola strada percorribile: trasmettere alle giovani e future generazioni un ideale di fratellanza tra i popoli, al di là dei rispettivi credo. Che in questo momento storico la #musica – o, più in generale, l’arte - possa riuscire

da sola in questo intento è pura utopia, ma dare il nostro contributo perché ciò avvenga rimane l’aspetto più alto e più nobile del nostro fare musica”.

 

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare