Nel vastissimo repertorio de #laverdi trova posto una nuova, inedita proposta di grande levatura sia tecnica che simbolica: il Requiem in Do minore di Luigi Cherubini, accostato al Prologo da Mefistofele di Arrigo Boito, e proposto al pubblico milanese in tre date: giovedì 24 (ore 20.30), venerdì 25 (ore 20.00) e domenica 27 (ore 16.00) Maggio, all’Auditorium di Milano. Sul palco di largo Mahler, insieme all’Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi, per l’occasione diretta dal milanese Roberto Polastri, il Coro Sinfonico e il Coro di Voci Bianche de laVerdi, rispettivamente affidati a Erina Gambarini e Maria Teresa Tramontin, mentre al basso Federico Sacchi è affidato il ruolo di solista. Il cielo e la terra, il Paradiso e l’Inferno: #laverdi porta quindi in Auditorium due stupefacenti opere corali, tanto diverse per gusto e linguaggio quanto assimilabili per la mistica drammaticità che le pervade.
Giovedì 14, sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto, dal titolo: “Respiro del divino e dell’umano. Il Coro nella #musica sacra e profana”, relatori Mario Mainino, Matteo Marni, Sofia Ratti. Nel Requiem trova uno dei suoi culmini la poetica di Cherubini come culto della bellezza assoluta, al cui neoclassicismo non è estranea la drammaticità emotiva. Il Prologo al Mefistofele contiene il nucleo tematico e intellettuale dell’ardita sfida di Mefistofele al Signore, che Boito rappresentò nella sua opera più ambiziosa e fortunata. Due composizioni grandiose, in entrambe le quali protagonista assoluto è il coro.
(Biglietti: euro 52,00/20,00; info e prenotazioni: #auditoriumdimilano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
Roberto Polastri dirige laVerdi con Yamagishi e Scarpolini solisti 22apr2016 - foto Dalprato (10)
Erina Gambarini con Claus Peter Flor nel ricordo del M Romano Gandolfi 18 feb 2016 - foto Paolo Dalprato
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