Cookie Consent by Free Privacy Policy website Iconica/YSL - Programma 13 e 14 Giugno
giugno 12, 2018 - Iconica

Iconica/YSL - Programma 13 e 14 Giugno

13 GIUGNO

Il programma entrerà nel clou il 13 giugno quando, dalle ore 20, la Galleria Umberto Iaccoglierà la sfilata delle creazioni del couturier, dagli anni '60 agli anni '90 a cura diPaola Pellino, Lalli e M.art. in collaborazione con l'Associazione Commercianti della Galleria Umberto I. Defi lé di creazioni di YSL, dagli anni '60 agli anni '90. In passerella, come le muse e le amiche di Yves, donne di tutte le età a interpretare la modernità dello stilista. Cappelli e fascinator di Maurizio Bacchio "Il cappellaio matto", gioielli JRG Roberto Girardi. Con la collaborazione di Hafastorie, Goustò e Ingrossominuto. I ristoranti della Galleria proporranno menù a tema. (I posti per partecipare alla sfilata sono esauriti).

I giornalisti e fotografi interessati alla sfilata possono telefonare al 3470681604 

PAOLA PELLINO – Una lunga carriera come buyer con designers di ricerca sfociata in un servizio di consulenza a domicilio e analisi guardaroba privati, personal shopper on demand, consulenza e ricerca prodotto per negozi di abbigliamento. Tiene workshop di rammendo e ricamo ricreativo in cui insegna a "recuperare" i capi e a dar loro una vita più lunga.

MAURIZIO BACCHIO (Mendrisio, Svizzera, il 13 aprile 1963). Nella prima parte della sua vita lavorativa si occupa con successo di arredamento d'interni per il suo negozio di mobili di design.

Artista eclettico, mai banale, amante dell'arte, della musica e della #moda, parallelamente porta avanti e rielabora con passione il lavoro lasciatogli in eredità spirituale dalla nonna Nilla, modista, fino a quando decide di occuparsi definitivamente di modisteria con il nome di "Cappellaio Matto"

Da settembre 2013 le sue acconciature sono state pubblicate su riviste di settore come Vogue Sposa, Sposa Bella e Io Donna Wedding Book. Nel numero di giugno 2014 Vogue Sposa gli regala la cover.

"Nella sfilata di mercoledì 13 giugno in Galleria Umberto I si cercherà di ricreare le vivide atmosfere di un viaggio, da Parigi a Marrakech: la galleria torinese, infatti, realizzata in ferro e vetro, riporta alla mente i famosi passages della Rive Droite" - sottolinea Monica Bruno, citando uno degli appuntamenti.

 

14 GIUGNO

"Da Mondrian a Matisse, l'arte influenza il lavoro di Yves Saint Laurentè ilworkshop sulle ispirazioni pittoriche dello stilista a cui, giovedì 14 giugno al Laboratorio Luparia (via Bologna 220), il pubblico potrà partecipare, sperimentando e realizzando, su diversi materiali tessili, i pattern iconici di Saint Laurent.

FULVIO LUPARIA - La sua esperienza ha inizio negli anni '80 presso le più importanti aziende di abbigliamento sportivo. Responsabile commerciale del settore sportswear del Gruppo Finanziario Tessile e anima dei negozi vintage Docks Dora di Torino e Milano, alla fine degli anni '90 inizia a sperimentare trattamenti tessili per importanti brand, attività che lo porta a aprire un proprio laboratorio specializzato nella stampa artigianale, con interventi su molteplici materiali sia su materiale grezzo che sul capo finito. Collabora con grandi marchi e produce anche una propria linea di sciarpe, borse e complementi di arredo. Del 2014 è il progetto "GEOX for Valemour" di inclusione lavorativa di persone disabili (affette da sindrome di Down) e nel 2016, con la facoltà di #architettura di Torino, nell'ambito di un progetto di riqualificazione di spazi comuni nel carcere delle Vallette crea un laboratorio di pittura con le detenute. Ama definirsi "artigiano del colore"

 

Dalle 18, in Galleria Umberto I, Cristina Morozzi, narratrice di design, critica e curatrice di mostre, Brand Ambassador dell'Istituto Marangoni, dialogherà con l'architetto Giovanni Pellegrini sulla progettualità dello stilista.

CRISTINA MOROZZI - Narratrice di design. Curiosa del mondo, anticonvenzionale, da molti anni si occupa di design come giornalista, critica e curatrice di mostre, mantenendo una propria autonomia interpretativa. Brand ambassador dell'Istituto Marangoni, ha diretto dal 1987 al 1995 la rivista di design " Modo", documentando la nuova creatività internazionale. Autrice di numerosi libri, tra i più recenti, Terrific design e Terrific Fashion (Sole 24 ore cultura, 2014 e 2015),  Damiani, Alchimia del desiderio (Rizzoli 2014), Cucine Made in Italy Bellezza e design (Rizzoli 2014),  80 years of Made in Italy excellence,( Rizzoli, 2015), Moreschi...., Rizzoli 2015), e curatrice di mostre, tra le quali " I modi del design" ( Milano, Triennale, 1987), Ferragamo Evolving legend (Shanghai e Milano Triennale 2008).  Scrive su varie testate  e sul web (The moodboarders) di design, arte, #architettura e #moda. E' stata art director del marchio Coin Casa design (2007 /2009); del marchio d'arredamento Skitsch  (2009 /2012)  e coordinatrice della Fondazione Altagamma  (2010/ 2013) per la quale ha curato la mostra Italian Contemporay Ecxellence (Milano Triennale e Shanghai) e il relativo volume(Rizzoli 2013).  Attenta ai nuovi fermenti, tenta di mettere in contatto la produzione industriale con i nuovi talenti, attivando collaborazioni "improbabili". Dal 13 Ottobre 2017 è in libreria "Il design non è una cosa seria" sua autobiografia professionale, edito da Rizzoli. GIOVANNI PELLEGRINI – Spazio Undicizerosei - Architetto militante con esperienza in studi internazionali e la cultura per il progetto e il design. Ha curato mostre e progetti culturali in Italia e all' estero. Spazio Undicizerosei, in Galleria Umberto I è un contenitore dove si incontrano, contaminandosi, #architettura, design e comunicazione. Oltre a essere studio di progettazione è un luogo di esperienze, mostre, presentazioni ed eventi culturali, nel quale si possono acquistare pezzi dei maestri del design dei maestri, libri e autoproduzioni

 

Alle 19Gianluca Bovenzi, storico dell'arte, racconterà la passione del couturier per l'arte e il collezionismo.

GIANLUCA BOVENZI - Dopo la laurea in Lettere moderne, dedicata ai Paramentali di Giuliano e Domenico della Rovere, (relatrice Elena Brezzi Rossetti), conseguita presso la facoltà di Lettere e filosofia di Torino, si è dedicato allo studio dei tessili e dei ricami, prendendo parte ai progetti di schedatura promossi dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Piemonte e dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte e collaborando con alcuni musei piemontesi, valdostani e lombardi. I suoi studi sono confluiti presso cataloghi di mostre allestite in Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia e volumi dedicati al panorama artistico del nord Italia. Dal 2012 è membro del CIETA di Lione. Da diversi anni collabora con il #museo Palazzo Morando di Milano, curandone le ultime due esposizioni "Ricami di Luce. Paillettes e lustrini nella #moda di Palazzo Morando 1770-2004" e "Outfit '900. Abiti per le grandi occasioni nella #moda di Palazzo Morando".

 

 

I LUOGHI

GALLERIA UMBERTO I

Uno spazio di splendida #architettura che ricorda i "Passages" parigini. Costruita nel 1890, è stata la prima galleria commerciale del Regno d'Italia, luogo di passeggio dei signori e delle dame dell'epoca, che nelle vetrine potevano ammirare abiti all' ultima #moda parigina, stoffe, oggetti d'arte e preziosità provenienti da tutto il mondo. Uno degli angoli più affascinanti della città, cerniera tra la Torino popolare di Porta Palazzo e Borgo Dora e la Torino aulica di Piazza Castello e il Duomo. Il 29 gennaio del 1962 Yves Saint Laurent sfila con la prima collezione che porta il suo nome. La lunghissima stagione della #moda nuova, in cui tutto è sorprendente e affascinante e ha cambiato il modo di vestire delle donne moderne, inizia qui. Yves saluterà il mondo della #moda nel gennaio del 2002. Per il suo ultimo show svuotarono il Centre Pompidou per far stare tutto quello che serviva a celebrarlo. 105 modelle, 300 abiti, 40 anni di #moda per più di 2000 spettatori. Nella rassegna Yves Saint Laurent l'Amour fouabbiamo voluto ricreare in una sfilata la commistione di amori, luoghi, suggestioni che lo raccontino. Abbiamo immaginato un viaggio. Da Parigi a Marrakech attraverso luoghi reali o soltanto immaginati (Yves odiava viaggiare in realtà e preferiva ricreare le vivide atmosfere dei balletti Russi seduto su uno dei dragoni di Eileen Gray ascoltando la Tosca). Il trait d'union tra i due luoghi della vita personale e creativa di Yves, un passage. Una galleria in ferro e vetro che riporta ai passages parigini della rive droite.

 

GALLERIA MARCO POLO   Corso Vittorio Emanuele II, 86 www.marcopolotorino.com

In un palazzo signorile nel centro di Torino, l'ingresso attraverso un cortile interno ed eccoci da Marco Polo; piccolo luogo delle Meraviglie, crocevia del gusto dove si incontrano chi desidera comprare e chi desidera vendere antiquariato, oggetti d'arte, design, #moda e vintage. O semplicemente un ritrovo dove fermarsi a sfogliare libri d'arte e a nutrire lo spirito con bellezza e vivacità. Un viaggio all'insegna della bellezza, dell'incontro con oggetti che portano con sé storie magnifiche per come sono stati realizzati o per dove sono stati o per chi li ha posseduti e vissuti nel tempo. Storie ambientate nel mondo dell'arte e del design, storie di #moda e quindi di abiti, accessori e gioielli vintage. Un mondo popolato da oggetti anche molto diversi tra loro ma che hanno come comune denominatore il fatto di essere stati personalmente selezionati da Angela e Monica, le due titolari dello store. Sono loro che mescolano sapientemente stili, storie e tendenze in maniera inedita e individuale in questo moderno Paese delle Meraviglie. Due vite diversissime, che si incontrano tre anni fa durante un viaggio in Africa durante il quale decideranno di dare vita a un sogno comune. Da questo incontro, nascerà Marco Polo emporio contemporaneo – tutti gli oggetti sono in conto vendita – luogo di scambio e di incontri. Un nome che interpreta alla perfezione la filosofia dello store; un viaggio alla scoperta del bello, un viaggio nel tempo, un viaggio nelle emozioni. Un'avventura aperta a tutti.  Testo Stefania Manfrè

 

LABORATORIO LUPARIA Via Bologna 220

Il laboratorio è specializzato nella stampa artigianale, con interventi su molteplici materiali caratterizzandoli dipingendo sia il materiale grezzo che il capo finito. Tracce sottratte alla pittura si fanno trama ed ordito, segno di eccellenza di prodotti in cui a primeggiare sono sfumature e combinazioni cromatiche dalle quali lasciarsi avvolgere. Costruzioni segniche fortemente espressive e decise campiture di colore dominano le superfici dei tessuti. Una grande passione per le arti visive è alla base di questo lavoro. Le stoffe vengono lavorate con sapienza artigianale da

un'equipe di professionisti abili e versatili, che permette di ottenere un'ampia gamma di prodotti in cui ogni capo è un pezzo unico: le irregolarità di forma o colore sono da attribuirsi alla natura artigianale delle varie fasi di lavorazione. Pertanto, esse non devono essere considerate difetti, ma rappresentano il pregio di capi interamente realizzati a mano. Il lavoro prende ispirazione dall'arte contemporanea oltre che dai motivi decorativi provenienti da tutto il mondo. Altre fonti di ispirazione sono: l'arte contemporanea americana degli anni '60-'70, gli origami giapponesi, la grafica razionalista russa, il neoplasticismo De Stijl, il floreale di Kenzo anni '70, tappeti e carta da parati anni '70, assemblaggio di pezzi vintage come nel lavoro di Piet Hein Eek, animalier con ispirazione tie and die.

 

LE CURATRICI:

Monica Bruno

Normalmente da bambini si leggeva Topolino o i fumetti di Candy Candy( almeno alla mia epoca). Io mi facevo comprare Vogue. In più lingue e non ne sapevo una. Ma guardavo le foto. Le modelle degli anni '80. La fotografia di #moda che diventava fotografia d'arte. Questo non lo sapevo, ma sapevo che mi piacevano infinitamente quei giornali. Così come poi le riviste di arredamento o come oggi le chiamiamo di lifestyle. Tutto quello che mi sembrava bello mi dava un senso di grande tranquillità, di fiducia nel futuro e di protezione. Come Holly Golightly che pensa che non le può accadere nulla di male da Tiffany. Queste passioni non mi hanno mai abbandonato, attraverso gli anni degli studi e del primo lavoro. Molto poco attinente a tanta sindrome di Stendhal quotidiana. Ho sempre considerato la #moda una forma d'arte al pari di altre più celebrate. L'idea di un abito, la sua realizzazione, i tagli, il tessuto, le foto che lo raccontavano al pubblico. Un sistema che mi affascinava e affascina tutt'ora. E ancora, pur conoscendo più tecnicamente certi meccanismi, mi lascio attrarre dalle immagini e mi lascio suggerire emozioni scevre da sovrastrutture commerciali. Pur avendo intrapreso strade lontane dal sistema #moda, ma non dal senso di bellezza (ho studiato lettere classiche con grande passione), mi ci sono calata come sistematica e compulsiva compratrice. Accumulatrice seriale di bello. Molto simile a Yves ma con molto meno denaro. Anche perché la bellezza non percorre le stesse vie del valore economico, del possesso di un oggetto. Scegliere, abbinare abiti come oggetti fra loro, in certi luoghi, progettare outfit per una semplice gita o volete quella piccola scimmia di gesso perché deve stare su quella mensola tra un corallo e un ritaglio di tappezzeria di stoffa, questa la mia tensione costante.  Poter pensare a #iconica come il contenitore in cui riporre ma allo stesso tempo la scatola magica da cui attingere storie di bellezza é per me il più grande privilegio che la vita poteva darmi.

 

Angela Varasano

Nata nel 76, diplomata all'ISA Passoni, lavora da sempre in diversi ambiti, tutti accomunati dal senso profondo di manualità e creatività. Dagli allestimenti floreali, allo studio delle malte e resine alla decorazione d'interni, Angela approda da Marco Polo 4 anni fa e ne è l'altra metà. La parte concreta che progetta e crea scenari. Che tiene i piedi per terra e le mani in movimento.

Ha un unico motto : datemi un pennello e vi dipingerò il mondo.

La prima edizione di #iconica: Yves Saint Laurent - L'amour fou è realizzata con ilpatrocinio della Città di Torino, della Camera di commercio di Torino e di Atout France (Agenzia per lo sviluppo del Turismo Francese).