Cookie Consent by Free Privacy Policy website That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine
giugno 22, 2018 - Mambo

That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine

That’s IT! 

Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine 

A cura di Lorenzo Balbi


MAMbo – #museo d'Arte Moderna di Bologna

22 giugno – 11 novembre 2018
#inaugurazione mercoledì 21 giugno h 19.00. Persona, Lorenzo Senni Live Set h 22.00 (Biografilm Park) 


Bologna, 20 giugno 2018. Il #mambo#museo d'Arte Moderna di #Bologna apre la programmazione espositiva del suo spazio principale - la Sala delle Ciminiere - sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, con That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine, una #mostra che presenta i lavori di 56 tra artisti e collettivi nati dal 1980 in avanti, esplorando differenti media e linguaggi.


L’esposizione, dal taglio dichiaratamente generazionale, indaga gli sviluppi più recenti dell’arte nel nostro Paese, coerentemente con un preciso posizionamento nel panorama italiano e internazionale che il #mambo ha scelto di darsi, individuando per ognuno dei suoi spazi espositivi una chiara identità scientifica.
In questo contesto, il #museo conferma e sviluppa una vocazione che lo ha reso storicamente punto di riferimento eprivilegia, per le mostre nella Sala delle Ciminiere, la ricerca sulle nuove generazioni, sui media sperimentali e su nomi emergenti mai presentati in Italia. Una particolare attenzione è inoltre rivolta alla produzione di nuove opere, anche nell'ottica dell'accrescimento della collezione permanente: numerosi lavori in #mostra saranno infatti realizzati per l’occasione.


That’s IT!(IT come codice dell’Unione Europea che individua la sigla dell’Italia) non si sviluppa, volutamente, intorno a un concept unitario e monolitico, ma propone interrogativi e possibili letture della contemporaneità in una prospettiva aperta, dialettica e magmatica. Ha ancora senso oggi definire un artista “italiano”? Cosa contribuisce a determinare la definizione di “italianità”? Tale definizione ha delle conseguenze sull’autorappresentazione dell’artista? Dove e come poniamo il confine geografico e generazionale? 

Nella #mostra si possono rintracciare alcuni possibili indizi. Sono inclusi artisti nati in Italia che lavorano in Italia; nati in Italia che lavorano all’estero; nati in Italia che lavorano sia in Italia che all’estero; nati all’estero che lavorano in Italia; nati all’estero che lavorano all’estero ma che hanno studiato in Italia. Questa varietà nelle possibili combinazioni tra luogo di nascita, di studi e di lavoro è emblematica di una fluidità che rifugge le barriere e le facili etichette, che ritroviamo già nel sottotitolo di That’s IT!, citazione dei versi di Arte e confini di Bruno Munari (Codice ovvio, 1971): “In italia l’arte ha da essere italiana / in polonia polacca / in turchia turca e se un turco va a dipingere in polonia / che arte ha da fare? / e se la polonia occupa la turchia? in italia arte italiana e a un metro e ottanta dal confine francese? / in italia arte italiana / in sicilia siciliana / in piemonte piemontese / a milano milanese / e in corso garibaldi 89? / in italia l’arte ha da essere arte / in polonia arte / l’etichetta verrà dopo”.


Un analogo atteggiamento di apertura ha caratterizzato l’impostazione curatoriale: agli artisti non sono stati imposti vincoli tematici o di medium, ma è stato chiesto di mettersi in gioco portando in #mostra la propria soggettività, ragionando insieme sul concetto di rappresentazione identitaria, per arrivare alla scelta di opere che ognuno ha ritenuto essere le più rappresentative rispetto alla definizione di sé.


L’unico limite che si è scelto di stabilire e mantenere rigidamente è quello dell’età anagrafica, per dare spazio e visibilità a chi sulla scena artistica si è affacciato più di recente: nessuno dei protagonisti dell’esposizione infatti è nato prima del 1980. 

La #mostra tratteggia una panoramica della generazione Millennials, la prima a sperimentare un continuo adattamento all’evolversi frenetico delle tecnologie, l’iperconnessione costante e, sul piano sociale, una crescente precarizzazione del mondo del lavoro in un contesto di crisi economica. Una generazione che ha abbandonato le certezze e le ideologie delle precedenti per adottare modalità espressive che stimolano a interrogarsi sul presente, a investigare la contemporaneità più che a fornire delle risposte.


Gli artisti e collettivi che prendono parte a That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine, elencati in ordine di anno di nascita, sono: 


Matilde Cassani (1980), Giuseppe De Mattia (1980), Margherita Moscardini (1981), Michele Sibiloni (1981), Riccardo Benassi (1982), Ludovica Carbotta (1982), Danilo Correale (1982), Andrea De Stefani (1982), Giulio Squillacciotti (1982), Marco Strappato (1982), Carlo Gabriele Tribbioli (1982), Ian Tweedy (1982), Invernomuto (Simone Trabucchi, 1982 e Simone Bertuzzi, 1983), Francesco Bertocco (1983), Giovanni Giaretta (1983), Lorenzo Senni (1983), Alberto Tadiello (1983), IOCOSE (Filippo Cuttica, 1983, Davide Prati, 1983, Matteo Cremonesi, 1984 e Paolo Ruffino, 1984), Elia Cantori (1984), Giulio Delvè (1984), Elena Mazzi (1984), Diego Tonus (1984), Calori&Maillard (Violette Maillard, 1984 e Letizia Calori, 1986), Federico Antonini (1985), Alessio D’Ellena (1985), Nicolò Degiorgis (1985), Riccardo Giacconi (1985), Adelita Husni-Bey (1985), Diego Marcon (1985), Ruth Beraha (1986), Elisa Caldana (1986), Roberto Fassone (1986), Francesco Fonassi (1986), Petrit Halilaj (1986), Andrea Kvas (1986), Beatrice Marchi (1986), The Cool Couple (Niccolò Benetton, 1986 e Simone Santilli, 1987), Filippo Bisagni (1987), Benni Bosetto (1987), Lia Cecchin (1987), Alessandro Di Pietro (1987), Stefano Serretta (1987), Giulia Cenci (1988), Tomaso De Luca (1988), Julia Frank (1988), Marco Giordano (1988), Orestis Mavroudis (1988), Valentina Furian (1989), Parasite 2.0 (Stefano Colombo, 1989, Eugenio Cosentino, 1989 e Luca Marullo, 1989), Alice Ronchi (1989), Emilio Vavarella (1989), Irene Fenara (1990), Angelo Licciardello (1990) & Francesco Tagliavia (1992), Caterina Morigi (1991), Margherita Raso (1991), Guendalina Cerruti (1992).

Le opere visibili al #mambo, che comprendono installazioni, video, #fotografia, interventi sonori, sculture, performance, pitture, opere su carta, sono inserite in un allestimento aperto e privo di barriere, che si appropria e contamina tutti gli spazi del #museo: anche le grandi finestre che collegano visivamente la Sala delle Ciminiere alle collezioni permanenti al piano superiore sono private della loro schermatura per favorire lo scambio tra le due aree e sono inoltre non più oscurate alcune vetrate esterne dell’edificio.


La sala espositiva dunque non è l’unico luogo in cui sono visibili le opere: That’s IT! pervade molte aree del #museo, tra le quali gli spazi del Dipartimento educativo e il corrainiMAMbo artbookshop, fino a sconfinare nell’adiacente Parco del Cavaticcio in cui, durante l’inaugurazione di giovedì 21 giugno, a partire dalle ore 22.00 Lorenzo Senni presenta il live set Persona dal palco del Biografim Festival. Inoltre, una serie di screenings di opere filmiche sarà visibile al Cinema Lumière in collaborazione con la Fondazione Cineteca di #Bologna. Il public program della #mostra sarà sviluppato con ulteriori iniziative che contribuiranno ad approfondire il dibattito critico sui discorsi e le pratiche dei giovani artisti nel nostro paese.  


A questi spazi fisici si aggiunge il profilo Instagram del #mambo appena lanciato, che viene gestito come una sala espositiva virtuale, integrata allo spazio reale del #museo, in cui saranno visibili materiali prodotti dagli artisti.

Le attività di mediazione progettate Dipartimento educativo #mambo propongono il format tematico I favolosi anni ‘80 rivolto a ragazze e ragazzi dai 12 anni in su e a un pubblico adulto. Dieci appuntamenti per osservare e conoscere da vicino ogni volta un’opera diversa, in cui l’anno di nascita dell’artista autore, dal 1980 al 1989, diventa pretesto per rivivere l'atmosfera e gli eventi di quel periodo. Gli operatori del Dipartimento sono inoltre attivamente coinvolti nella realizzazione di workshop che vedono i teens partecipanti ai Campi Estivi dell’Istituzione #Bologna Musei interagire fianco a fianco con le artiste Irene Fenara e Adelita Husni-Bey.


Un libro Edizioni #mambo accompagna That’s IT!, con testi istituzionali di Matteo Lepore e Roberto Grandi e saggi che riflettono sul concetto di generazione nell’arte, a partire da quello del curatore della #mostra, Lorenzo Balbi cui si aggiungono quelli commissionati a: Lucia Aspesi; Giorgina Bertolino e Vittoria Martini; Lucrezia Calabrò Visconti e Gabriele Tosi con il contributo di Serena Osti; Michele D’Aurizio; Chris Fitzpatrick, Pavel Pyś e Kate Strain in conversazione a tre; Caterina Molteni, Fabiola Naldi, Marta Papini, Cesare Pietroiusti, Andrea Viliani. Il volume contiene inoltre le interviste di Stefano Vittorini ad Alberto Garutti, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Michelangelo Pistoletto.

Una speciale sezione è dedicata agli interventi degli artisti che, come in un ulteriore spazio espositivo, hanno concepito delle opere ad hoc, stampate su pagine staccate e componibili nell’ordine che si preferisce, facendo diventare la pubblicazione una sorta di #mostra nella #mostra.


That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine è resa possibile grazie al prezioso supporto del main sponsor Gruppo Hera, che nel confermare il proprio sostegno a un’istituzione importante come il #mambo ha voluto premiarne, in particolare, una iniziativa che riconosce spazio e protagonismo a nuove generazioni di artisti, esprimendo una tensione all’innovazione in cui anche la multiutility – attenta all’evoluzione tecnologica e ai linguaggi della contemporaneità - si riconosce da sempre.

L’arte, le giovani generazioni e uno sguardo al futuro del nostro Paese: sono i tre ingredienti significativi che racchiudono l’essenza e la forza del sostegno fornito dallo sponsor Gruppo Unipol alla realizzazione di That’s IT!

Il progetto espositivo è supportato inoltre dalla Regione Emilia-Romagna.


Il #mambo ringrazia Biografilm Festival - International Celebration of Lives per la collaborazione al Live Set di Lorenzo Senni nel Biografilm Park e gli studenti della Biografilm School per la realizzazione di un video sul progetto di allestimento nell'ambito del percorso formativo Creative Content Lab.

That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine fa parte di BE Here. #Bologna Estate 2018, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di #Bologna.


Assistenti alla curatela: Sabrina Samorì e Stefano Vittorini.



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