Oltre cento vetri provenienti direttamente dalla collezione privata di Archimede Seguso, dalla sua abitazione veneziana a pochi passi da piazza San Marco, affacciata sul teatro La Fenice.
Stavano lì, dal 1999, a ricordare l’opera del grande maestro vetraio, a rappresentare quei settant’anni passati davanti alla bocca della fornace a #murano, seduto sullo scranno di legno, impegnato, come amava dire, “a soffiare l’anima” dentro una palla di vetro incandescente.
Ora Pandolfini ha il privilegio e l’onore di pubblicare e proporre al mondo collezionistico internazionale i vetri di Archimede Seguso.
Le opere proposte in #asta il prossimo 27 novembre non sono opere qualsiasi ma quelle di Archimede che lo stesso Archimede aveva scelto per la propria casa.
Realizzato in stretta collaborazione con il figlio Gino, il catalogo di vendita, primo in assoluto nel panorama internazionale, esplorando in ordine cronologico un percorso ricco di continue sperimentazioni e scoperte illustra in
maniera completa l’intero operato di quello che comunemente viene ricordato come il più grande maestro vetraio muranese del Novecento.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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