Cookie Consent by Free Privacy Policy website Fondazione Musica Insieme - I concerti 2018/2019
ottobre 10, 2018 - Fondazione Musica Insieme

Fondazione Musica Insieme - I concerti 2018/2019

Lunedì 15 ottobre 2018(ore 20.30) nella consueta sede dell’Auditorium Manzoni (Via de’ Monari 1/2), Musica Insieme inaugura la Stagione dei Concerti 2018/2019 con un evento speciale, che vedrà il Festival Strings Lucerne, diretto dal violinista Daniel Dodds, esibirsi affiancato dallo straordinario violoncello solista del tedesco Alban Gerhardt, al suo debutto nel cartellone di #musica Insieme. Interprete di consolidata reputazione, Gerhardt proporrà, con la complicità di uno dei più illustri gruppi da camera d'Europa, un repertorio di grande fascino e originalità, dalla Novelletter di Niel Wilhelm Gade alla Sinfonia per archi di Felix Mendelssohn, passando per le Variazioni su un tema rococò di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la rara Elegia per violoncello di Enrico Mainardi.



Il violoncellista tedesco Alban Gerhardt, lanciato dal debutto con Berliner Philharmoniker e Semyon Bychkov nel 1991 e da allora ospite di oltre 250 orchestre in tutto il mondo, si è distinto per la sua capacità di dare nuova luce a spartiti familiari, insieme al suo desiderio di indagare repertori nuovi, del passato come del presente. Con lui sotto i riflettori sarà il Festival Strings Lucerne, da quasi sessant’anni uno dei più illustri gruppi da camera europei, riconosciuto per importanti registrazioni e tour in tutto il mondo. Il FSL sarà guidato dal suo Direttore artistico, l’australiano Daniel Dodds, virtuoso lui pure, che già nel 2001 fu invitato da Rudolf Baumgartner (uno dei fondatori della compagine svizzera) come primo violino di questa straordinaria orchestra.

«Le Variazioni su un tema rococò sono fra i primi “concerti” che io abbia mai eseguito in pubblico – commenta lo stesso Alban Gerhardt – Era l’ottobre del 1991, e le Rococò hanno segnato anche il mio debutto con l’orchestra dei Berliner Philharmoniker, con cui sono cresciuto, l’unica orchestra che io abbia ascoltato prima di lasciare Berlino a 19 anni. Questo brano di Čajkovskijmi è molto caro: è #musica bella, sentimentale e malinconica, e pur concludendosi con dei ‘fuochi d’artificio’ rimane comunque molto intima. Abbiamo aggiunto l’Elegia di Enrico Mainardi al programma come omaggio a questo grande violoncellista italiano».


Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare