Cookie Consent by Free Privacy Policy website Galleria d’arte Contini – Calle Larga XXII Marzo – Venezia dal 20 ottobre al 22 dicembre 2018
ottobre 10, 2018 - Galleria d'Arte Contini

Galleria d’arte Contini – Calle Larga XXII Marzo – Venezia dal 20 ottobre al 22 dicembre 2018

La Galleria d’Arte Contini è lieta di presentare la #mostra personale del maestro cubano #juliolarraz, che verrà inaugurata – alla presenza dell’artista – sabato 20 ottobre 2018, presso la sede veneziana di Calle Larga XXII Marzo.

L’esposizione mira a diffondere e celebrare la sua carriera attraverso un’ampia e accurata selezione di opere che ripercorrono la vivace e ironica produzione dell’artista. Un’esposizione di dipinti e sculture che tracciano il profilo di un autore geniale e poliedrico che, sostenuto da straordinarie doti artistiche, si dimostra in grado di affrontare tematiche diverse, tutte accomunate da un linguaggio onirico, metafisico e surreale, ma sempre legato a temi di quotidiana attualità.

La sua #pittura, caratterizzata da ampie pennellate cariche di acceso e vibrante colore, riflette una personalità calda, solare e brillante, in grado di creare delle opere fortemente suggestive dal punto di vista visivo ed emotivo. Questo processo artistico rende l’arte di Larraz immediatamente riconoscibile, ma non per questo ripetitiva: la parodia, la caricatura, i paesaggi, la passione per i ritratti e le figure femminili, così come le nature morte e le tematiche politiche e sociali che contraddistinguono il suo lavoro, sono affrontate con uno sguardo curioso e del tutto personale, capace di generare nello spettatore un senso di sospensione e stupore.

Quella che colpisce è infatti l’innata capacità dell’artista di restituire un soggetto attraverso il suo personalissimo sguardo, spostando l’attenzione su un particolare, spesso tanto casuale quanto emblematico, sino a renderlo un elemento sostanziale della storia che egli andrà a raccontare. Ed è così che Larraz si elegge regista della sua opera d’arte, prediligendo composizioni dall’equilibrio precario, proporzioni dilatate, punti di vista capovolti e imprevedibili inquadrature. Qualche volta ci pone dinnanzi a
un inserto irreale, utilizzato non per trasportarci in un mondo immaginario, ma per farci sgranare gli occhi davanti alle minacce che si celano dietro all’ipocrisia di quello reale.

La tematica del potere è centrale nella produzione dell’artista: sempre trattata con dissacrante ironia, si manifesta come un retaggio del suo impegno giovanile come caricaturista per importanti testate giornalistiche. Qui Larraz mette a nudo miti e stereotipi legati all’ossessione del potere, e lo fa con un atteggiamento ludico e talora grottesco che, anche se apparentemente innocente, è in grado di denunciarne l’aspetto più insano e violento.

Come dimostra, ad esempio, la serie di sculture dedicata agli Imperatori. In questo caso la solennità dell’effigiato, rappresentato secondo la tradizione classica del mezzo busto, viene trattata con tono dissacratorio: dalla manipolazione quasi grottesca del bronzo, trattato sino a deformare i tratti somatici, alla scelta di colori vivaci, talvolta fluorescenti, che rimandano ad un gusto prettamente pop che si pone in netto contrasto con il soggetto rappresentato.

Anche i paesaggi e le vedute d’interno rientrano tra i temi prediletti del maestro cubano: in questi casi, spesso, il soggetto rappresentato non occupa una posizione chiara nell’ambientazione del dipinto, provocando così nello spettatore un senso di smarrimento (A day at the Aquarium). Allo stesso modo, gli oggetti e i paesaggi delle sue opere si propongono come sognanti apparizioni, che celano significati molto più profondi di quello che sembrano suggerire ad un primo sguardo. I soggetti stessi dei suoi dipinti, se da un lato si manifestano sotto forma di sfuggenti apparizioni, dall’altro rappresentano animi turbati da sottili contraddizioni e pensieri sospesi.

L’immaginario allegorico e metafisico di Larraz volutamente non fornisce delle risposte ma, piuttosto, pone delle suggestioni e dei quesiti. Così facendo, chi ammira una di queste opere assume una posizione non solo contemplativa, ma anche attiva e ricettiva, entrando così in contatto diretto con l’artista e la sua opera.

I dipinti e le sculture esposte in questa personale affrontano i diversi temi cari all’artista. Sono opere cariche di potenti simbologie, che confermano Larraz come indiscusso maestro di un immaginario allegorico fantastico e surreale ma, al contempo, nutrito da una profonda sensibilità verso la ricerca di temi sociali e politici.

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