Cookie Consent by Free Privacy Policy website 'La natura di Arp' alla Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
aprile 13, 2019 - Peggy Guggenheim

'La natura di Arp' alla Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

La natura di Arp
13 aprile – 2 settembre 2019
A cura di Catherine Craft, Nasher Sculpture Center Collezione #peggyguggenheim, Venezia 

Dal 13 aprile al 2 settembre 2019 la Collezione #peggyguggenheim presenta La natura di Arp a cura di Catherine Craft e organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, prima sede espositiva della #mostra. Il #museo è particolarmente lieto di ospitare questa esposizione alla luce del rapporto che dal 1995 lo lega al Nasher Sculpture Center, quando il giardino di Palazzo Venier dei Leoni prese il nome di Nasher Sculpture Garden a seguito del generoso supporto dal parte del centro americano per il suo rinnovo. Arriva ora a #venezia una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione dell’artista franco- tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966), il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d'arte tradizionali lo hanno reso uno degli artisti più influenti del Novecento. 

Nel corso di una carriera durata ben sei decenni, Arp realizza un corpus di opere di notevole influenza in un'ampia gamma di materiali e formati, creando disegni, stampe, tessuti, collage, rilievi dipinti e sculture, per le quali è soprattutto noto. Fondatore del movimento Dada e pioniere dell'astrazione, sviluppa un linguaggio di forme organiche e curvilinee che si muovono con fluidità tra astrazione e rappresentazione, diventando un punto di riferimento per generazioni d'artisti. Arp occupa un posto di particolare rilievo alla Collezione #peggyguggenheim: la prima opera mai acquistata dalla collezionista americana fu infatti una sua #scultura, Testa e conchiglia (Tête et coquille) del 1933. "La prima cosa che comprai per la mia collezione fu un bronzo di Jean Arp. [Arp] mi portò alla fonderia dove era stato fuso e me ne innamorai tanto che chiesi di poterlo tenere tra le mani: nello stesso istante in cui lo sentii volli esserne la proprietaria" ricorda #peggyguggenheim nella sua autobiografia Una vita per l’arte (Rizzoli Editori, Milano, 1998). La mecenate continuò con grande entusiasmo ad aggiungere sculture, collage, rilievi e opere su carta alla collezione, e oggi sono sette le opere di Arp appartenenti al #museo veneziano, tutte esposte in occasione della #mostra. In maniera analoga, nel 1967 Patsy Nasher acquistò un bronzo di Arp per il compleanno del marito Raymond, Torso con germogli del 1961, e proprio come nel caso di Peggy la #scultura diventò l’opera fondante della loro nota collezione di #scultura moderna. #peggyguggenheim espose le opere di Arp in diverse mostre di #scultura contemporanea da lei organizzate, prima nella sua galleria londinese Guggenheim Jeune nel 1938, poi nella sua galleria-museo Art of This Century a New York, in una personale del 1944. Inoltre il loro legame proseguirà anche a #venezia: nell’autunno del 1949 Peggy organizza a Palazzo Venier dei Leoni la prima #mostra di #scultura contemporanea, di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario, e qui espone due opere di Arp: Testa e conchiglia e Corona di germogli I, 1936, entrambe incluse nel percorso espositivo. Nel 1954 l’artista verrà infatti insignito del Gran Premio per la #scultura alla XXVII Biennale di #venezia e nel corso degli anni ‘50 soggiornerà più volte in città facendo visita a Peggy, come testimoniano gli schizzi da lui lasciati nel libro degli ospiti del palazzo. 

La #mostra La natura di Arp porta a Palazzo Venier dei Leoni oltre 70 opere, tra sculture in gesso, legno, bronzo e pietra, rilievi in legno dipinto, collage, disegni, tessuti e libri illustrati, provenienti da importanti musei statunitensi ed europei, fondazioni e collezioni private. Tra le opere più significative spicca Pianta-martello (Forme terrestri), del 1916, proveniente dal Gemeentemuseum Den Haag, Paesi Bassi, tra i primi rilievi del periodo Dada. Sono poi esposte tutte e tre le composizioni multiparte risalenti ai primi anni ’30, innovative rivisitazioni della forma scultorea che rifiutavano il piedistallo e incoraggiavano lo spettatore a interagire con gli elementi mobili: Scultura da perdere nella foresta (Scultura di tre forme), 1932 dalla Tate Modern, Londra, Due pensieri su un ombelico (Scultura di tre forme), 1932, dal Musée d’Art Moderne et Contemporain, Strasburgo, e Tre oggetti fastidiosi su un volto, 1930 dal Museum Jorn, Silkeborg. Degno di nota anche un gruppo di opere realizzate in collaborazione con la moglie, l’artista Sophie Taeuber-Arp, tra cui la #scultura in legno Scultura coniugale, 1937, dallo Stiftung Arp, Berlino/Rolandswerth. 

Il titolo La natura di Arp riflette, in parte, il ruolo particolare svolto dalla natura nell’opera dell’artista. In un mondo sconvolto dalla I guerra mondiale, fare #arte secondo la tradizione e soprattutto a imitazione della natura è per Arp moralmente inaccettabile. La sua ricerca creativa si orienta, perciò, verso strategie che riflettono i processi della natura, dalla crescita alla gravità, dal decadimento al caso. Nella natura Arp trova una forza ben più saggia e costruttiva dell’arroganza umana, spesso oggetto del suo umorismo al limite dell’assurdo. Senza dubbio l’esposizione alla Collezione #peggyguggenheim riflette anche la natura dello stesso Arp. Davanti al massacro della guerra, all’età di ventotto anni Arp trova rifugio nella Svizzera neutrale e qui diventa, nel 1916, uno dei fondatori del Dada, il movimento sperimentale e iconoclasta, composto da artisti e scrittori, il cui rifiuto dell’ordine prestabilito rafforza le inclinazioni di Arp. Nato a Strasburgo, in Alsazia, quando la regione è politicamente contesa tra Francia e Germania, tra i fattori scatenanti la guerra, Arp oppone un rifiuto irremovibile al militarismo come al nazionalismo e si dedica a esplorare in maniera continuativa e con grande energia le pratiche artistiche che ora caratterizzano il mondo dell’arte internazionale. Passando con grande facilità dal dialetto alsaziano al francese e al tedesco (rappresentati nel doppio nome Jean/Hans), Arp si muove con grande abilità tra culture, movimenti e mezzi artistici, trovandosi a proprio agio se definito dadaista, surrealista o astratto, come pure pittore o scultore, artista o poeta. Arp sfida i settarismi che alimentano le due guerre e ricerca l’amicizia e la collaborazione di un gran numero di artisti e scrittori di nazionalità e sensibilità diverse. Sarà questo un aspetto che emergerà in #mostra grazie alla presenza di diverse opere, provenienti dalla Collezione #peggyguggenheim, di artisti che collaborarono con Arp, e che saranno esposte nelle sale adiacenti all’esposizione. Tra queste i lavori di Max Ernst, Jean Hélion, Kurt Schwitters, Theo van Doesburg. 

La natura di Arp è accompagnata da un ricco catalogo con un saggio principale della curatrice della #mostra, Catherine Craft, e contributi di studiosi di Arp affermati ed emergenti: Lewis Kachur, professore di Storia dell'arte presso la Kean University, New Jersey; Walburga Krupp, ricercatrice associata alla Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo; Tessa Paneth-Pollak, assistente di Storia dell'arte presso la Michigan State University. 

Tutti i giorni alle 15.30 vengono organizzate visite guidate gratuite alla #mostra previo acquisto del biglietto d’ingresso. Gli “Amici” del #museo entrano sempre gratis. 

La natura di Arp gode del sostegno del National Endowment for the Arts e Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura, con un ulteriore supporto da Nancy A. Nasher and David J. Haemisegger, Charlene and Tom Marsh, and the Ruthie and Jay Pack Family Foundation. 

Il programma espositivo della Collezione #peggyguggenheim è supportato dal Comitato Consultivo del #museo. I progetti educativi correlati all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz. Le mostre della Collezione #peggyguggenheim sono realizzate con il sostegno degli Institutional Patrons – EFG e Lavazza, e le aziende del gruppo Guggenheim Intrapresæ. 

 

La natura di Arp 

Collezione Peggy Guggenheim
13 Aprile – 2 Settembre 2019
A cura di Catherine Craft, Nasher Sculpture Center
Collezione #peggyguggenheim, Venezia


Una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione dell’artista franco- tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966), fondatore del movimento Dada e pioniere dell'astrazione, il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d'arte tradizionali lo hanno reso uno degli artisti più influenti del Novecento.
La #mostra è accompagnata da un ricco catalogo con un saggio principale della curatrice della #mostra, Catherine Craft, e contributi di studiosi di Arp affermati ed emergenti: Lewis Kachur, professore di Storia dell'arte alla Kean University, New Jersey; Walburga Krupp, ricercatrice associata alla Zürcher Hochschule der Künste, Zurigo; Tessa Paneth-Pollak, assistente di Storia dell'arte alla Michigan State University. Prezzo al pubblico in #mostra: € 44 

Intero euro 15; seniors euro 13 (oltre 65 anni) studenti euro 9 (entro i 26 anni); bambini (0-10 anni) e soci ingresso gratuito. Il biglietto dà diritto all'ingresso alla #mostra, alla collezione permanente, alla Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof e al Giardino delle Sculture Nasher. Tutti i giorni alle 15.30 il #museo organizza visite guidate gratuite alla #mostra. Non è necessaria la prenotazione. 

10 – 18, chiuso il martedì
info@guggenheim-venice.it / www.guggenheim-venice.it 

Tel. 041.2405440/419 http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_evento=1212198 

tel. 041.2405401/444
Linea 1/2, fermata Accademia