Cookie Consent by Free Privacy Policy website Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa
aprile 23, 2019 - Galleria d'Arte Contini

Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa

Galleria di Piazza San Marco, 71/c – Venezia in collaborazione con GALLERIA D’ARTE CONTINI 1 GIUGNO - 28 LUGLIO 2019

Dal primo giugno 2019, la Fondazione Bevilacqua La Masa, in collaborazione con la Galleria d'Arte Contini, ospiterà la #mostra personale dell’artista Carla Tolomeo dal titolo Never Rest.

Carla Tolomeo, poliedrica artista attiva sia sul panorama nazionale sia internazionale, nasce a Pinerolo, in provincia di Torino, nel 1941. Formatasi a Roma come pittrice sotto l’egida di Giorgio De Chirico e, successivamente, con la frequentazione degli amici Renato Guttuso, e Ugo Attardi, è soltanto a Milano, sua attuale dimora, che termina la sua educazione artistica portando a completa maturazione uno stile sapiente, capace di toccare in maniera trasversale la pittura, l’incisione, la scultura, la ceramica e le più alte creazioni di design.

Riceve un primo riconoscimento a livello europeo in occasione della #mostra internazionale D’Après, svoltasi a Lugano nel 1971. A partire dal quel momento la sua attività si svolge prevalentemente in Europa: Vienna, Lussemburgo, Ginevra, Atene, Zagabria, Praga, Madrid e Londra sono solo alcune delle tappe più significative susseguitesi tra il 1976 e il 1997. Nel 1986 la fama della Tolomeo si fa internazionale con l'esecuzione di un grande affresco dedicato a Mons. Bogarín nella Cattedrale di San Juan Bautista de las Misiones, in Paraguay. All’intensa produzione pittorica di questi anni si affianca l’insegnamento dell’incisione all’Accademia di Brera e di Venezia, un intenso studio dei grandi classici letterari e dellarte giapponese, con una particolare attenzione rivolta all’opera di Kitagawa Utamaro.

Dopo la #mostra alle Leicesters Galleries di Londra, Omaggio a Leonardo nel 1997, la sua formazione composita culmina con la creazione dei primi objets d’art o, come la Tolomeo ama definirle, le sue “Sedie-Sculture”. L’ispirazione allo stile giapponese e metafisico della sua prima formazione, l’influenza degli scritti di Jorge Luis Borges, tra cui spicca in primo piano il Manuale di zoologia fantastica e l’ammirazione per l’esemplare modernismo catalano di Gaudí, trovano un terreno comune e unificante nei ricordi d’infanzia dell’artista. Il risultato è una forma d’arte totalizzante, in grado di sintetizzare le diverse anime e, al contempo, la storia personale della sua creatrice.

Il procedimento creativo inizia con il recupero di una sedia antica, o con la creazione di una forma inedita sulla cui struttura, la “tela bianca”, si sviluppa la fase di ricerca e scelta di moduli e di tessuti, che l’artista equipara alla selezione dei colori nella pittura. I moduli sono disegnati, ritagliati e assemblati al fine di creare le forme scultoree che connotano la sua creatività. Arricchite e personalizzate da velluti dai disegni esclusivi, da broccati, lampassi e moire, le sedie della Tolomeo non sono più semplici oggetti di arredo, ma inusitate sculture che sembrano innalzare chi vi si siede verso una dimensione di totemistica immersione con la natura e la vita.

La collezione di Sedie-Sculturequi presentate si afferma come un unicum sul panorama dell’arte contemporanea, testimoniando la forza creatrice di un’artista che può trovare una definizione soltanto nell’indefinitezza del suo inarrestabile eclettismo.

In #mostra sono presenti opere storiche come i quadri del 1976-79 in omaggio a Vittore Carpaccio, e opere recenti, alcune inedite come il ciclo di oli che omaggiano il Pontormo. In questo modo l'artista riafferma il suo antico amore per la pittura che ben si coniuga con tutta la sua eclettica ma ben strutturata forza creativa.

Innumerevoli cicli di opere pittoriche, marmi, acqueforti e acquerelli ispirati a Charles Baudelaire, Francesco Petrarca e Paul Verlaine, tempere e ceramiche ispirate a Borges, incisioni sulla Divina Commedia e sulla vita di Casanova, di cui la Tolomeo è unappassionata studiosa e il più recente progetto scenografico della Turandot per il 63° Festival Pucciniano di Torre del Lago del 2017, fanno di #carlatolomeo un’artista in grado di reinventare incessantemente la sua vita e la sua #arte.



Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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