Questa mattina (12/09/2019) Marion Piffer Damiani, Presidente di #museion, ha presentato alla stampa #bartvanderheide, futuro direttore di #museion. Van der Heide, che ha recentemente ricoperto il ruolo di curatore capo e responsabile per la ricerca presso lo Stedelijk Museum di Amsterdam, succede a Letizia Ragaglia, il cui mandato non può essere ulteriormente prolungato per motivi statutari.
Nell’incontro, #bartvanderheide ha ricordato la fama di cui gode #museion a livello internazionale, per il suo programma, nuove acquisizioni e produzioni. Grazie alla felice unione tra un alto livello di professionalità e le dimensioni ridotte, #museion è un luogo che permette di lavorare a stretto contatto con gli artisti e le artiste e offrire loro un ambiente capace di stimolarli alla sperimentazione e a progetti ambiziosi. Van der Heide ha poi parlato della sua visione del #museo d’arte contemporanea nella sua funzione di ponte tra il passato e il futuro - non può esistere contemporaneo senza lo sguardo rivolto da una parte alla storia e dall’altro verso il futuro. In questo senso, il futuro direttore ha sottolineato il ruolo fondamentale della collezione, come archivio di infinite storie possibili da cui trarre narrazioni sul presente e futuro. Non si tratta solo di esporre il contemporaneo, ma di creare rilevanza; solo se le mostre sono rilevanti – integrano quindi i diversi pubblici e si connettono con altre realtà e istituzioni- sono veramente contemporanee.
#bartvanderheide assumerà il ruolo di direttore il primo giugno 2020, ma già a partire da questo autunno inizierà le ricerche e il lavoro preparatorio per il programma futuro di #museion.
Bart van der Heide è uno storico dell’arte e curatore riconosciuto a livello internazionale. Nel 2015 ha assunto la carica di curatore capo allo Stedelijk Museum di Amsterdam, presso cui è stato responsabile per il programma espositivo, la presentazione della collezione e il programma collaterale. Durante il suo incarico ha stabilito l’importanza e la necessità per la collezione nel conferire visibilità, ricerca, conservazione e restauro ad opere poco esposte nei Paesi Bassi, come i dipinti di Agus e Otto Djaya o dell’artista CC Hennix. In questo periodo il #museo ha organizzato mostre personali ambiziose di artisti e artiste come Seth Price,Rineke Dijkstra, Jordan Wolfson, Metahaven, Günther Förg, Magali Reus, Mohamed Bourouissa, Jon Rafman, Bernadette Corporation, Zanele Muholi, Jana Euler e Stefan Tcherepnin. Il ricco programma di manifestazioni ha incluso diverse nuove produzioni in collaborazione con partner internazionali, tra cui performance di Cally Spooner, Ei Arakawa, Maria Hassabi e Keren Cytter.
Prima del suo incarico allo Stedelijk Museum, #bartvanderheide è stato direttore del prestigioso Kunstverein di Monaco, che sotto la sua guida ha conosciuto una crescita notevole. Anche al Kunstverein ha programmato numerose prime mostre personali e nuove produzioni di artiste e artisti sia emergenti che affermati, oltre ad esposizioni tematiche che riflettono sulla condizione umana contemporanea.
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