Cookie Consent by Free Privacy Policy website MFF -L'Arena di Verona studia accordi con le grandi maison
agosto 18, 2020 - Pitti Uomo

MFF -L'Arena di Verona studia accordi con le grandi maison

«Già da questa stagione avremmo dovuto svelare nuove collaborazioni con brand molto noti, ma tutto resta valido per il 2021», ha spiegato a MFF il sovrintendente #ceciliagasdia. Che ha dato impulso a un cartellone post Covid illuminato da grandi star. E ricorda le storiche produzioni di Traviata con Zeffirelli e Fendi o gli shooting in Versace e Armani. In attesa di Aida con Muti e Yoncheva e Turandot con Netrebko il prossimo anno

«C'è molto interesse da parte di grandi maison della #moda a collaborare con l'Arena di Verona». Non lascia equivoci Cecilia Gasdia, grande soprano italiano, che dal 2018 è sovrintendente e direttore artistico del blasonato festival nato nel 1913. «Già da questa stagione avremmo dovuto svelare nuovi partner e collaborazioni, ma il Covid ci ha costretto a rinviare tutto al 2021».

I nomi dei brand restano naturalmente top secret, ma c'è da scommettere che si tratti di stilisti di primo piano, visto l'impulso impresso al #festivallirico dalla nuova gestione. Un segnale confermato dalla stagione ridisegnata a tempo di record in pieno lockdown. Un cartellone di 11 concerti in corso fino a sabato 29 agosto, quando Placido Domingo dirigerà Sonya Yoncheva e Vittorio Grigolo. «Non solo i nostri sponsor (da UniCredit a Falconeri e Veronafiere, ndr) non ci hanno abbandonato, ma anzi con la Confindustria di Verona hanno acquistato biglietti donati poi ai familiari delle vittime del Covid e agli operatori sanitari», ha proseguito il sovrintendente in questa intervista a MFF, consapevole della responsabilità anche economica di gestire un festival che ha un indotto stimato in 500 milioni di euro.

La grande #moda tornerà sul palcoscenico dell'Arena?
Alcune maison molto importanti erano già parte della stagione 2020. Naturalmente non posso fare i loro nomi, ma hanno confermato il loro impegno per il 2021, festival che celebrerà i 150 anni dalla creazione di Aida, con una storica produzione di Franco Zeffirelli che vedrà il 19 giugno sul podio Riccardo Muticon protagonista Sonya Yoncheva.

Nonostante il Covid, l'Arena non si è fermata e ogni settimana ci sono concerti per tutto agosto con star internazionali. Come ci siete riusciti?
In poche settimane abbiamo inventato una serie di concerti intitolata Nel cuore della musica, che ha richiesto regole del tutto nuove, sia per la sicurezza, sia per la vendita, sia giuslavoristiche. Basti pensare che in genere in Arena siedono oltre 15000 persone ora ridotte a 3100, e il cartellone viene venduto con 14 mesi di anticipo, mentre per questo 2020 non c'è stata che qualche settimana.

Come sta andando questo cartellone? La sfida è vinta?
La risposta del pubblico è andata oltre le nostre più rosee aspettative, nonostante l'assenza di spettatori da Cina e Russia, che assieme ai tedeschi sono tra i nostri affezionati.

Tornando alla #moda, gli stilisti con cui siete in contatto sono più interessati a vestire i cantanti o a partecipare come sponsor?
Sono interessati a entrambe gli aspetti. ha aggiunto. Il 2021 vedrà nascere oltre all'Aida del 150° anniversario anche Cavalleria e Pagliacci con la nuova regia di Gabriele Muccino e la Turandot con protagonista Anna Netrebko.

E nella sua carriera, oltre che al canto è stata appassionata anche di moda?
Certo che sì. Ho armadi pieni di abiti acquistati e spesso regalati da molti stilisti. Alcuni hanno anche prodotto spettacoli, come la maison Fendi, che nel 1984 realizzò pellicce e costumi per una Traviata che avevo fatto con la regia di Franco Zeffirelli.

Ha mai fatto follie per un abito?
La passione c'è sempre stata, ma cerco di mantenere i piedi per terra. Sono una sportiva (ha il brevetto di pilota d'aereo e ha praticato sci agonistico, ndr) e mi piace anche la praticità. Amo le giacche, e quindi non posso non ammirare Giorgio Armani. E ricordo dei servizi fotografici scattati in abiti Versace.

I cantanti lirici amano la moda?
Soprattutto per i concerti bisogna scegliere abiti importanti. Per la serata in cui l'abbiamo ospitata il 1° agosto, Anna Netrebko ha scelto tre abiti elegantissimi. Ed è davvero una grande appassionata. Tra le colleghe che ho ammirato di più, mi piace ricordare Lucia Valentini Terrani, che sceglieva modelli sempre originali di creativi francesi e italiani, da Laura Biagiotti a Yves Saint Laurent.