Cookie Consent by Free Privacy Policy website Carla Tolomeo & Fabrizio Plessi due modi di creare arte
settembre 15, 2020 - Galleria d'Arte Contini

Carla Tolomeo & Fabrizio Plessi due modi di creare arte

La Galleria d’Arte Contini dal 18 settembre al 15 novembre 2020 renderà omaggio a due grandi artisti del panorama contemporaneo, #carlatolomeo e #fabrizioplessi, entrambe eccellenze italiane che hanno saputo affermarsi nell’ambiente artistico internazionale. La #mostra intitolata due modi di creare #arte è allestita presso la sede di #venezia situata nei pressi di Campo Santo Stefano e dell’Accademia, un quartiere conosciuto per i suoi musei e per il suo fermento artistico e culturale.
L’esposizione mira a celebrare la lunga e produttiva carriera di Tolomeo e Plessi ponendo l’attenzione sulla capacità di questi artisti di plasmare, innovare e rimodellare la propria #arte abbracciando e impossessandosi degli strumenti e del linguaggio, sempre mutevole, dell’arte contemporanea.

I due maestri hanno alle spalle una ricca storia fatta di sperimentazioni, di studio e di ricerca, sempre rivolta all’indagine del mezzo espressivo che meglio li rappresenta; da un lato la nobilitazione di un oggetto di uso quotidiano, quale la sedia, di #carlatolomeo e dall’altro il binomio natura e digitale che contraddistingue l’arte di #fabrizioplessi.
Entrambi sono accomunati dalla scelta di un supporto artistico, un medium, che appartiene alla vita quotidiana: la seduta e la televisione.

La tecnica, la sperimentazione sui materiali e l’originalità espressiva identificano il lavoro di #carlatolomeo, artista che ha saputo distinguersi per la sua ricercatezza e la sua sontuosa creatività.
La sua carriera artistica spazia tra numerose tecniche come la pittura e la scultura ma ciò che la rende immediatamente riconoscibile è la creazione delle sue originali sedie-sculture.

Nell’arte di #carlatolomeo, come in quella di #fabrizioplessi, l’aspetto progettuale è fondamentale per la realizzazione dell’opera: il procedimento creativo inizia con il recupero di una sedia antica, o con la creazione di una forma inedita sulla cui struttura si sviluppa la fase di ricerca e scelta di moduli e di tessuti, che l’artista equipara alla selezione dei colori nella pittura. I moduli sono disegnati, ritagliati e assemblati al fine di creare le forme scultoree che connotano la sua creatività. Arricchite e personalizzate da velluti dai disegni esclusivi, da broccati, lampassi e moire.
Le creazioni di Tolomeo prendono ispirazione, proprio come per Plessi, dalla natura ma con una visione totalmente differente che predilige un approccio onirico e magico.

Attraverso la sua estrosa manualità i preziosi tessuti si trasformano in un universo di forme e colori cangianti che raccontano un mondo fiabesco, un giardino incantato, popolato da fiori smisurati e animali fantastici.
Ne è un esempio l’opera The Goldenparrots harmchair, 2019, composta da uno schienale decorato con pappagalli dai toni arancioni in velluto cangiante ed una seduta in delicato goffrè Hermès o ancora The Roses Garden, 2019, un divanetto arricchito da morbide rose dai toni delicati quasi a rappresentare l’esplosione della primavera.
Un connubio elegante tra barocco e surrealismo nato dalla costante ricerca sui racconti di Borges e sulla pittura giapponese ha permesso all’artista di avventurarsi tra pittura, scultura e scrittura, quasi a dimostrazione che non esiste un vero confine tra espressioni d’arte differenti.

Da questo approccio ad un’arte totale nasce l’apprezzatissima #mostra personale organizzata dalla Galleria d’Arte Contini presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di #venezia nel 2019 dal titolo Never Rest. Il visitatore poteva ammirare la produzione pittorica, caratterizzata da pennellate delicate e da colori corposi e le celebri poltrone che, non più limitate a semplice oggetto d’arredo, divengono opere in grado di trasportare in una dimensione di totemistica immersione con la natura e la vita. Blueturtles, 2019, è il risultato di questa ricerca artistica ed estetica: il blu vellutato e intenso dei tessuti, intarsiato da ritagli di stoffa Bevilacqua, avvolge lo schienale composto da tartarughe di varie dimensioni che, posizionate in un abbraccio, creano una spettacolare coda di pavone.
La sua #arte è di sorprendente modernità, da ammirare ed interpretare a tuttotondo, con continue sorprese, inattese costruzioni, insolite cromie e forme evocatrici. Un’arte che ha il coraggio di proporsi in maniera personalissima, veicolando con sé qualcosa di magico, che rimanda ad un’infanzia quasi ritrovata.

Per #fabrizioplessi, alchimista contemporaneo, l’obbiettivo è quello di abbattere le barriere tra tecnologia e #arte e lo fa sfruttando il potenziale comunicativo e sofisticato dello schermo e quello più poetico ed emotivo del disegno. L’innesto tra i due elementi, apparentemente distanti, genera opere fluide che affrontano tematiche sempre attuali quali lo scorrere del tempo, il rapporto primordiale e indissolubile tra uomo e ambiente ed evoluzione sociale. Tra gli elementi geologici, uno dei prediletti è l’acqua che nel suo scorrere diviene metafora di purificazione e di progresso, una fluidità continua, ancestrale capace di trasportare l’uomo verso il futuro. Ad esempio nella sua opera Up-Down, video installazione composta da quattro pannelli digitali alti più di due metri, l’immagine continua dello scorrere dell’acqua pone il fruitore nella condizione di osservatore attivo stimolandone la riflessione e il sentire emotivo.
La ricerca artistica di #fabrizioplessi sfocia nelle video installazioni le quali, tuttavia, sono solo una parte del suo intero processo creativo. Legato intimamente alla materia, alla gestualità e alla manualità, Plessi considera il disegno come motore indispensabile alla creazione delle sue sculture digitali. I progetti e gli studi, ammirabili in #mostra, sono parte fondamentale del lavoro dell’artista.
Ne sono un esempio gli splendidi progetti per Barca Digitale, una serie di schizzi raffiguranti una struttura che ricorda una canoa lignea all’interno della quale un fluido d’acqua limpida e azzurra procede con flusso incessante e leggero che cattura l’osservatore accompagnandolo in un percorso riflessivo e immaginifico. Così come l’acqua anche l’elemento della lava caratterizza l’immaginario dell’artista, in Lava Project Digital Stone, si possono ammirare i progetti esposti in occasione della #mostra Lava del 2008 anch’essa organizzata dalla Galleria d’Arte Contini. In questo caso l’esperta gestualità crea delle rocce dalle quali fluisce la lava che, come materia animata, si cela sotto la superficie delle cose fino a riversarsi sull’immagine digitale. La attraversa e si rende visibile mostrandosi come una metafora artistica del nesso vitale tra tutti gli elementi.

Biografia
Carla Tolomeo nasce a Pinerolo (TO), ma cresce e studia a Roma dove si forma come pittrice. Incoraggiata, ancora bambina, da Giorgio de Chirico e in seguito da Guttuso, Gentilini e Attardi, nel 1971 inizia ad esporre a Lugano, trovando fonte d’ispirazione soprattutto nella pittura giapponese. Sarà un altro nome illustre della cultura, Giovanni Testori, a presentarla alla milanese Galleria Cavour, presso cui organizzerà la #mostra Le storie di Erodiade.
È a Milano dunque, che Carla comincerà una nuova fervida stagione artistica, mettendo a frutto gli studi fatti sull’opera dei grandi artisti classici, Vittore Carpaccio, Albrecht Dürer e Leonardo. Tra il 1976 ed il 1980 produce sia disegni ed oli, che incisioni ed espone in Europa: Vienna, Ginevra, Zurigo e Atene. Al memorialista Giacomo Casanova dedicherà disegni ed acqueforti, accompagnate da un testo di Leonardo Sciascia.
Dopo un’esperienza in Paraguay, l’artista troverà il suo centro a Milano, dove, al lavoro creativo, si accompagna l’insegnamento dell’incisione all’Accademia di Brera e di #venezia. Nel 1995, l’artista espone una serie di Variazioni dalle opere del Mantegna a Mantova. Nel 1997, è invitata a Londra nelle Leicester Galleries con una grande #mostra: Omaggio a Leonardo e nel 1999 le sue opere sono in #mostra al #museo di #arte contemporanea di Rijeka, e in seguito a Zagabria, ospite dell’Istituto di Cultura Italiano.
Nel 1997 inizia ad esporre le Sedie, che segnano una svolta nella sua produzione artistica. Con queste creazioni, vero pretesto di divertimento colto che è stato subito recepito dal mondo intero, la Tolomeo sorprende i suoi collezionisti. La sua filosofia artistica consiste in una mutazione- trasformazione della sedia da oggetto qualunque a oggetto d’arte. Nel 2002 collabora per la prima volta con la Galleria d’Arte Contini presso la sede di Cortina d’Ampezzo per una collettiva dal titolo L’arte non è una sola.
Dal 2015 è rappresentata in esclusiva dalla Galleria d’Arte Contini che le dedica numerose esposizioni personali nelle sue sedi di #venezia e Cortina d’Ampezzo ma anche promuovendola in altri luoghi di interesse culturale. Tra le più note esposizioni si ricordano: Ti piacerebbe sederti su un’opera d’Arte? (2015, Venezia-Cortina), The Pleausure Garden of #carlatolomeo (Museo del Teatro e della Musica, San Pietroburgo, Russia) Tavolozze d’Autore (2017, Padova), L’arte di sedersi (2018, Aimo Room Concept Store, Lugano) e Never Rest (2019 Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia- Cortina d’Ampezzo).

Biografia
Fabrizio Plessi nasce il 3 Aprile 1940 a Reggio Emilia.
Compie i suoi primi studi al Liceo Artistico e si iscrive poi all’Accademia di Belle Arti di #venezia dove di seguito sarà titolare della cattedra di pittura. A partire dal 1968, inizia a focalizzare la sua ricerca artistica attorno al tema dell’acqua, declinato in installazioni, films, videotapes e performances. Le sue opere vengono esposte per la prima volta al Padiglione Sperimentale della XXXV Biennale di #venezia nel 1970 e alla successiva edizione nel 1972.
Nel 1973, in occasione della #mostra personale presso la Galleria Vinciana di Milano, viene presentato il tema Acquabiografico, dove viene raccolta la maggior parte delle sue creazioni inerenti al tema dell’acqua.
Negli anni a seguire, Plessi inizia a dedicarsi ad azioni performative e a presentare le proprie opere in spazi pubblici.
Il 1982 è anno in cui la sua ricerca artistica comincia a virare sempre più verso la natura ambientale delle possibilità del video, incorporando strutture tridimensionali. Nasce così il rapporto illusionistico fra rappresentazione e realtà dell’elemento liquido, amplificato nelle estreme possibilità tecnologiche della riproduzione meccanica ed elettronica.
Nel 1984 partecipa alla XLI Biennale di #venezia con la videoinstallazione Water ed inaugura, con una grande #mostra antologica, il Musée d’Art Contemporain a Villeneuve d’Ascq (Lille). L’anno seguente inaugura la sua prima grande antologica, definibile la prima #mostra di videoinstallazioni ambientali in Italia, presso la Rotonda della Besana di Milano.
Nel 1986, rappresenta l’Italia in occasione della 42ma Biennale di #venezia e crea per l’occasione una delle sue opere più significative: Bronx. La svolta definitiva per la conoscenza a livello internazionale ha luogo l’anno seguente con la presentazione della monumentale installazione Roma presso la Documenta 8 di Kassel.
Dal 1990 al 2000 #fabrizioplessi è professore di Umanizzazione delle Tecnologie alla Kunsthochschule für Medien di Colonia.
In occasione della 51° Biennale di #venezia Plessi realizza di fronte all’entrata della Biennale, ai Giardini, una nuova versione di Mare Verticale che emerge dall’acqua della laguna per 44 metri di altezza, diventando simbolo della Biennale stessa.
Nel 2011 Mariverticali col supporto di Louis Vuitton è esposta alla 54 Biennale di #venezia nel Padiglione #venezia. Sei imbarcazioni in acciaio nero emergono dall’oscurità mentre sui video schermi delle chiglie sono evocati suoni, correnti e flutti di simbolici mari.
Nel 2012 con la #mostra Monumenta, nel Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi di Agrigento, l’artista espone 9 installazioni digitali, in contemporanea ai progetti di LLaut Light a #venezia presso la Galleria d’Arte Contini e alla #mostra Il flusso della ragione al Palazzo della Ragione di Padova.
Il 29 novembre 2013 viene inaugurato, in prossimità del luogo in cui sorgeva la dogana autostradale tra Italia e Austria, il Plessi Museum: una struttura architettonica innovativa, che ospita, al suo interno, una sede espositiva permanente dedicata all’arte del grande maestro. #fabrizioplessi ha collaborato con la Galleria d’Arte Contini dal 2007 al 2013.
Attualmente vive e lavora tra #venezia e Mallorca.

La #mostra rimarrà aperta tutti i giorni dal 18 settembre fino al 15 novembre 2020
Orario: 10.30-13.00 / 14.00-19.30
Galleria d’Arte Contini
San Marco 2769
Calle dello Spezier
30124 Venezia
T. +39 041 277 1200
veneziacs@continiarte.com
riccarda@continiarte.com
www.continiarte.com

News correlate

agosto 04, 2022
maggio 18, 2022
febbraio 11, 2022

Tornabuoni #arte dedica a #fabrizioplessi, uno dei più importanti artisti italiani di videoarte, la #mostra PLESSI. Emozioni Digit...

Looking Ahead: questo il tema generale pensato, mesi fa, per dare la linea della prossima edizione di Superdesign Show di Superstu...

MILANOvenerdì 1 - domenica 3 aprilevenerdì e sabato: 11:30 - 20:00domenica: 11:00 - 19:00Saremo presenti con opere di:Igor Mitoraj...