Cookie Consent by Free Privacy Policy website Con i 'Castelli di Vetro' di Jan Vormann si apre il ciclo di workshop SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente
settembre 28, 2020 - Peggy Guggenheim

Con i 'Castelli di Vetro' di Jan Vormann si apre il ciclo di workshop SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente

Con i Castelli di Vetro di #janvormann si apre il ciclo di workshop SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente.

Sarà Jan Vormann artista, ricercatore, docente tedesco, tra i fondatori di T10 Studios, a Berlino, con il workshop Castelli di vetro, che si terrà dall’1 al 4 ottobre tra l’Accademia di Belle Arti di #venezia e Forte Marghera, ad aprire il progetto SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente, ciclo di quattro laboratori gratuiti che la Collezione #peggyguggenheim propone ai giovani della Generazione Z, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, con la partecipazione di Swatch Art Peace Hotel. Della durata di quattro giorni, il workshop prevede un incontro di preparazione aperto a tutti da remoto sulla piattaforma Zoom il 28 settembre, dalle 9 alle 11.

Prendendo spunto dalla riflessione sulle soluzioni che devono essere trovate rispetto alle tante problematiche che la quotidianità ci pone davanti, e rimanere così al passo con le sfide contemporanee, i quattro laboratori vogliono rappresentare uno strumento per superare i limiti dell’attualità contingente trovando nel dialogo con gli artisti e il confronto con la loro pratica artistica gli strumenti per costruire nuove visioni e processi utili ad affrontare le sfide che ci attendono. “Servire il futuro invece di registrare il passato” era uno degli obiettivi che #peggyguggenheim auspicava per la sua galleria-museo newyorkese Art of This Century e oggi diventa il motto che guida il progetto inteso come una sfida alla situazione attuale.

Nel corso del suo laboratorio #janvormann prende in esame le modalità di comunicazione degli spazi pubblici, soprattutto attraverso un materiale specifico: il vetro. Verranno esplorate tutte le sue proprietà, la sua bellezza, pura o in frantumi, la sua capacità di farsi trasparente o di ostruire e occultare la visione. Verranno discusse problematiche che possono essere comprese a livello locale e globale e, se possibile, affrontate soffiando, fondendo, incollando o rompendo il vetro. Tutti gli incontri si terranno sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e di contenimento del Covid-19.

Seguiranno i workshop con Stefano Ogliari Badessi, in arte S.O.B, Alice Pasquini, Cecilia Jansson. Linguaggi artistici distinti che spaziano dall’installazione, alla street art al disegno, e mettono in gioco la propria pratica artistica attraverso workshop volti a favorire l’interazione e lo scambio, fisico o metaforico, tra i partecipanti, rafforzando il senso di cittadinanza e consolidando valori come la partecipazione, il rispetto dell’ambiente, l’appartenenza a una collettività. Tutti i laboratori sono gratuiti, ed è necessaria l’iscrizione, fino a esaurimento posti. I workshop saranno preceduti da una serie di incontri sulla piattaforma Zoom, aperti a tutti, che permetteranno un dialogo diretto con l’artista.

Nell’affrontare i temi della contemporaneità attraverso la lente dell’arte, SuperaMenti. Pratiche artistiche per un nuovo presente rientra nella collaborazione, nata nel 2018, tra la Collezione #peggyguggenheim e ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che si occupa di promuovere i 17 Obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, toccando in particolare il goal 4, istruzione di qualità.

La collaborazione con Swatch Art Peace Hotel permette la partecipazione di due artisti emergenti a livello internazionale, come S.O.B e Cecilia Jansson, che sono stati in passato ospiti della residenza d’artisti ideata da Swatch. Aperta nel 2011 per volontà del Presidente di Swatch Nick Hayek, lo Swatch Art Peace Hotel riunisce sotto lo stesso tetto creativi di varie discipline, arti visive, performance, danza, musica, scrittura, fotografia e video, e offre loro la possibilità di vivere e lavorare per alcuni mesi a Shanghai portando avanti in piena libertà la propria ricerca creativa. Lo Swatch Art Peace Hotel ha ospitato finora 370 artisti da più di 50 nazioni. Questa comunità di creativi ha reso la residenza un laboratorio di sperimentazione, incontro, scambio culturale e centro nevralgico della creatività contemporanea in città. La volontà di creare uno spazio ed una comunità intorno all’idea di libera espressione contraddistinguono il legame che Swatch ha con l’arte da più di trent’anni: allo Swatch Art Peace Hotel si traduce in un spazio di assoluta libertà artistica. Da qui nasce il desiderio di sostenere la Collezione #peggyguggenheim e di condividerne i valori, non solo in qualità di socio storico di #guggenheim Intrapresæ, ma anche, nel 2020, nel valorizzare e sostenere la creatività contemporanea con questa ulteriore iniziativa.

Jan Vormann, laboratorio: Castelli di Vetro

www.guggenheim-venice.it