Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo Crocifissione, umanità, mistero
ottobre 23, 2020 - Basilica Santo Spirito

Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo Crocifissione, umanità, mistero

Basilica di Santo Spirito - Piazza santo spirito 30 | Firenze

20.09.2020 | 01.11.2020

Inaugurazione 19.09.2020 ore 11.30, Interventi di

Cardinale Giuseppe Betori Arcivescovo di #firenze, Padre Giuseppe Pagano, Vittorio Sgarbi, Davide Rondoni

In una delle più significative basiliche fiorentine, l’essenzialità nella pittura sarà a confronto con la «carnosità e morbidezza» della scultura, come scriveva Giorgio Vasari.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 20 anni dal rientro del Crocifisso di Michelangelo nel complesso monumentale di Santo Spirito di #firenze, la comunità agostiniana accoglierà la presenza della Crocifissione di #lorenzopuglisi, proprio a fianco del Crocifisso di Santo Spirito del Buonarroti. 

Si inaugura sabato 19 settembre, alle ore 11.30 nella Basilica di Santo Spirito a #firenze, la #mostra “Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero”. Organizzata da Francesca Sacchi Tommasi di Etra studio in collaborazione con ArtCom Project, la #mostra propone l’esposizione del dipinto di Puglisi raffigurante la Crocifissione a fianco del famoso Crocifisso ligneo, opera giovanile di Michelangelo Buonarroti, nella Sagrestia della Basilica fiorentina. La #mostra resterà visibile fino al prossimo 1° novembre 2020.

Oltre l’autore del dipinto, al vernissage introdotto dal saluto di Padre Giuseppe Pagano (Priore di Santo Spirito) interverranno il Cardinale Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze, lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi e il poeta Davide Rondoni che leggerà una poesia composta per l’occasione.

A 20 anni dal ritorno del Cristo di Michelangelo

Il Crocifisso ligneo che Michelangelo Buonarroti scolpì  tra il 1493 e il 1494 «a compiacenza del priore», cioè per ringraziarlo dell’ospitalità e dell’opportunità di studiare anatomia, per secoli era rimasto nel «nascondimento», nel senso che se ne erano perdute le tracce. Tuttavia la sua esistenza era testimoniata dagli scritti di Vasari e fu proprio questo che spinse la studiosa Margrit Lisner ad approfondire le sue ricerche che, grazie all’accoglienza dell’agostiniano padre Guido Balestri, permisero il ritrovamento del Cristo nudo e la sua attribuzione a Michelangelo.

Dal 1962, anno della sua riscoperta, fino a oggi, il Crocifisso ha vissuto una lunga storia che lo ha condotto a Casa Buonarroti, dove vi è rimasto fino al dicembre del 2000, quando gli Agostiniani, dopo tanti tentativi, riuscirono a ricondurlo “a casa”.

Nella Basilica di Santo Spirito, tuttavia, a causa di trasformazioni architettoniche non fu possibile rimetterlo nell’originale collocazione - occupata dall’altare del Caccini - così fu scelta la Cappella Barbadori della Sacrestia di Giuliano da Sangallo.

Una #mostra, due Crocifissi

In una delle basiliche simbolo del Diladdarno fiorentino, per circa 40 giorni saranno vicini il Crocifisso di Santo Spirito e la Crocifissione di #lorenzopuglisi, artista che vive e lavora a Bologna, il quale ha realizzato un dipinto a olio su tavola di pioppo sagomata a forma di croce - riprendendo una tradizione storico-artistica che origina dalla pittura dei primitivi e che nell’arte contemporanea si era completamente perduta -, con fondo nero, su cui compaiono solo i risultati della sua “ricerca di essenzialità”, cioè le rappresentazioni della testa inclinata, delle mani e dei piedi del Cristo morto in croce.

Come scrive Padre Pagano, «Lorenzo Puglisi sarà davanti a Michelangelo per esprimere tutta la forza della Crocifissione, tutta l’Umanità e il Mistero. Rimane così l’interesse di Lorenzo per la natura umana e il mistero dell’esistenza, cercando di raffigurarla con una pittura nel buio, quasi a voler esprimere quella luce che c’è, che spinge, ma che è ancora trattenuta dall’oscurità, così come Michelangelo abbatte la realtà della morte in croce con la bellezza e il sorriso che sono già espressione di una realtà diversa da quella che si vede».

Dal canto suo Puglisi sottolinea che «la Crocifissione è un’immagine simbolica e reale al tempo stesso, sia nella tradizione Cristiana, sia nella riflessione più intima sulla condizione, la possibilità e la ragion d’essere dell’uomo, così come si può comprendere dal sapere trasmessoci nel tempo dagli antichi, in numerose forme. La visione della scultura di Michelangelo tocca il cuore e ha una leggerezza e una delicatezza rare. Per me pittore, da subito, è emersa l’esigenza di cercare una pittura vitale e scultorea, e Michelangelo ne è stato grande maestro. Per cui il mio tentativo di pittura si rivolge alla visione di qualcosa che è altro dal visibile empirico, ma col quale è inseparabilmente intrecciato, è mescolato ad esso; la ricerca dell’essenziale della rappresentazione, come ambizione e fine, è legato alla ricerca di essenzialità nella vita e ne è conseguenza e speranza di conoscere. Crocifissione, umanità, mistero. È tutto in queste tre parole».

INFO MOSTRA

Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero

20.09.2020 | 01.11.2020

Basilica di Santo Spirito | Piazza santo spirito 30 | Firenze

Inaugurazione | Sabato 19.09.2020 ore 11.30

Aperta: lunedì/sabato ore 10-12.45 e 15-17.45; domenica ore 11.30-13.15 e 15-17.45; mercoledì chiuso

Ingresso: 2 euro

Sito web: www.basilicasantospirito.it

Telefono: 055 210030

La poesia di Davide Rondoni

(per la croce di #lorenzopuglisi che guarda quella di Michelangelo giovane in Santo Spirito a Firenze)

Il segno, luttuoso

o forse buio che  rendi

buio luminoso

quella pasta

o faccia pèsta

bianca

che d'esser lì in croce non si stanca

sua e - non vedete cosa fa

l'artista, è matto?- di ognuno

di noi

volto impastato e ritratto...

croce che replica ogni croce, foresta

di nostra vita

grida e ali che si aprono

preparazione al Suo volo per noi, smisurata festa

Davide Rondoni

Biografia di Lorenzo Puglisi  

Lorenzo Puglisi (Biella, 1971) vive e lavora a Bologna. È autore di una ricerca pittorica caratterizzata dall’utilizzo diffuso del nero per creare uno sfondo di buio assoluto: da qui sprigionano fiotti di luce capaci di definire volumi, volti, parti del corpo, come delle presenze catturate in un’espressione o in un gesto, in un percorso verso l’essenzialità della rappresentazione e denso di rimandi alla storia della pittura. Negli ultimi anni la sua ricerca artistica si è concentrata su grandi tele riferite a opere del passato e filtrate dalla sua iconografia. 

Numerose le mostre personali e  collettive in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, tra questi, il MUDEC di Milano, il CAC La Traverse a Parigi, Il Pio Monte della Misericordia di Napoli, il Kulhaus di Berlino,  Il Museo Riso a Palermo, la Cripta della Chiesa di King’s Cross St. Pancras a Londra, Villa Bardini a #firenze, The Historical Museum di Brema, la Sagrestia del Bramante presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, la Moore House di Norman Foster a Londra. 

Tra i progetti futuri una #mostra al Riga Bourse Museum in Lettonia in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di #firenze che aprirà nell’aprile 2021

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