Cookie Consent by Free Privacy Policy website Magnum sulla strada, le più significative immagini di street photography
ottobre 28, 2020 - magnum

Magnum sulla strada, le più significative immagini di street photography

Un tuffo negli archivi #magnum attraverso più di trecento capolavori della #fotografia di strada  

Una buona immagine puoi trovarla ovunque,
basta notare le cose e organizzarle.
Devi solo interessarti al mondo intorno a te,
all'umanità e alla commedia umana.
Elliott Erwitt

Contrasto pubblica Magnum sulla strada, un viaggio attraverso le immagini, le pratiche e i fotografi dell'agenzia più famosa al mondo che hanno definito e reso popolare il genere della street photography. Con oltre 300 fotografie, tra le più significative e iconiche della storia, Magnum sulla strada offre un interessante visione di insieme sul genere e un contributo essenziale allo studio e alla comprensione di questo filone.

Tutti i fotografi #magnum presenti in questa raccolta rientrano senza dubbio nella definizione di streetwise. In sintesi: sono capaci di cavarsela con scaltrezza. Da Abbas a Jonas Bendiksen, passando per Leonard Freed, Herbert List, Alex Webb, Karl De Keytzer fino ad arrivare a Martin Parr, solo per citarne alcuni, ognuno di loro è, o era, perfettamente a suo agio nel lavorare in città, nel mescolarsi al flusso urbano, nell'annusare i momenti di brio da cui può scaturire una buona foto.


Quell'impulso che si ha nello scattare al volo, negli spazi pubblici, delle fotografie non impostate, fa parte infatti del Dna della #magnum Photos sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1947. Il libro, a cura di Stephen McLaren, delinea non solo un profilo degli autori più rappresentativi del genere, ma si sofferma anche su alcuni filoni fotografici particolarmente apprezzati e approfonditi: dalla documentazione del tempo libero alla vita brulicante dei mercati, all'interazione degli individui sui mezzi pubblici e nei luoghi di passaggio, e sulle città che più sono state d'ispirazione. New York, Parigi, Londra, Tokyo.

Personalità diverse, mezzi e tecniche che negli anni si evolvono (come quando, ad esempio, irrompe il colore in fotografia), ma è la sensibilità comune che rende ben definita la tipologia del fotografo di strada. Gli street photographer conoscono il funzionamento delle città, sanno mescolarsi al flusso urbano, intuire il modo in cui le persone interagiscono fra loro per cogliere l'attimo esatto, l'azione, il momento decisivo. Gli è propria un'innata capacità nell'interpretare il linguaggio del corpo, sanno capire se un pedone sta per attraversare e riconoscere le abitudini di un gruppo di amici, per riuscire, infine, ad avvicinarsi con discrezione ad ogni scena, farla entrare nel campo visivo dell'obiettivo per realizzare un paio di scatti, e allontanarsi indisturbati, lasciando i soggetti inconsapevoli dell'immagine che hanno contribuito a creare.

A elaborare i principi della street photography, prima che questa avesse un nome, fu lo stesso Henri Cartier-Bresson, uno dei fondatori della #magnum che, appena ventenne, attraversò l'Europa e il Messico con la sua Leica per realizzare quelle fotografie che oggi sono considerate pietre miliari del genere. Dopo di lui, ogni fotografo che entra a far parte dell'agenzia vi porta non solo il proprio talento, ma un modo ben preciso di intendere e realizzare immagini di strada, che attraversano come un fil rouge tutta la produzione dell'agenzia fino a oggi sia nel lavoro di maestri riconosciuti del genere – come Elliott Erwitt, Martin Parr, Bruce Gilden, Richard Kalvar – sia nelle immagini di autori che si sono concentrati maggiormente sul fotogiornalismo e che però non hanno mancato di dare il loro importante contributo – si pensi a Robert Capa, Abbas, Susan Meiselas, Peter van Agtmael, tra gli altri.
 
La vita, cosi come si dispiega davanti alla macchina fotografica, è talmente complessa e ricca di sorprendenti meraviglie che non e necessario creare nuove realtà. C'è più piacere, per me, nelle cose come sono.

David Hurn