Cookie Consent by Free Privacy Policy website PAC | Record di visitatori per la sesta edizione della mostra fotografica RI-SCATTI
novembre 05, 2020 - Pac padiglione d'arte contemporanea

PAC | Record di visitatori per la sesta edizione della mostra fotografica RI-SCATTI

Registrati quasi 5.000 ingressi e vendute 70 fotografie per un ricavato complessivo di oltre 10.000 euro
RECORD DI VISITATORI PER LA #mostra FOTOGRAFICA
"RI-SCATTI. PER LE STRADE MERCENARIE DEL SESSO"
AL PAC DI MILANO
Bilancio positivo per la raccolta fondi a sostegno dell'operato di Associazione Lule Onlus, che si occupa di assistere le prostitute vittime della tratta.
 
Milano, 5 novembre 2020 – Quasi 5.000 visitatori in 10 giorni, 70 fotografie e 300 cataloghi venduti a scopo benefico, per un ricavato complessivo di oltre 10.000 euro. Rispetto alle edizioni passate, ha fatto registrare numeri da record la mostra RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso, tenutasi dal 16 al 25 ottobre scorsi al Padiglione d'Arte Contemporanea di via Palestro.
 
La collettiva con gli scatti inediti di 7 prostitute dell'hinterland milanese, organizzata da Ri-scatti Onlus - l'associazione di volontariato milanese che realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia – e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod's, si è conclusa nel segno di un successo che, nonostante le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria, è andato oltre ogni più rosea aspettativa.
Gli organizzatori non nascondono la propria soddisfazione soprattutto per l'esito positivo della raccolta fondi sottesa all'evento: l'ammontare delle donazioni e delle offerte per l'acquisto di foto e cataloghi sarà infatti devoluto interamente a supporto delle attività di Associazione Lule Onlus rivolte alle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale
 
Le donazioni saranno impiegate, in particolare, a sostegno della fondamentale attività di primo contatto realizzata in strada dagli operatori di Progetto Traffic Light per raggiungere e incontrare giorno e notte, sulle strade dell'hinterland milanese, le persone prostituite e prestare loro soccorso, offrire assistenza sanitaria gratuita o anche solo ascolto e supporto. Inoltre, alla luce dell'aggravarsi dell'emergenza sanitaria, parte delle donazioni sarà impiegata per sostenere con aiuti materiali (cibo, beni di prima necessità) ed economicamente (attraverso il pagamento di bollette e utenze) non solo le  7 vittime di tratta che hanno partecipato al workshop di fotografia  e realizzato gli scatti in #mostra, ma tutte le persone prostituite in contatto con Lule che, a causa della pandemia, si trovano a vivere in una condizione di indigenza senza poter accedere agli ammortizzatori sociali, ai servizi territoriali o anche solo al sostegno di una rete familiare o di vicinato.
 
"Questo progetto – dichiara Federica Balestrieri, fondatrice e presidente di Ri-scatti Onlus - era una scommessa, più di tutti quelli realizzati finora dalla nostra associazione. Lo era per la difficoltà di conquistare la fiducia delle donne che hanno partecipato (e per questo dobbiamo dire grazie a Lule Onlus e all'encomiabile lavoro delle sue operatrici) e per la tematica cruda e sconvolgente che spesso si preferisce non guardare.
 
Eppure è stato un successo. Siamo riusciti grazie alla sensibile curatela di #diegosileo a dar voce ancora una volta agli ultimi, a parlare di sesso e sfruttamento senza voyeurismo, a far arrivare alle migliaia di visitatori, in prevalenza giovani, una lezione di rispetto per il valore della persona e della donna. La denuncia e la raccolta fondi hanno avuto entrambe una risposta straordinaria e siamo felici di donare l'intero ricavato a Lule. Grazie a tutti i visitatori, a Visual Crew che ha tenuto il workshop fotografico con le prostitute, al PAC e a Tod's che ci hanno creduto".
 
Curata dal conservatore del PAC, Diego Sileo, la #mostra fotografica "RI-SCATTI.
Per le strade mercenarie del sesso" è stata forse la più toccante delle sei organizzate dalla Onlus milanese dal 2014 a oggi. Le fotografie di Meg, Jo, Beth, Amy, Hannah, Daisy e Sallie hanno raccontato un mondo emarginato e spietato, una realtà dolorosa fatta di donne che hanno subito così tanto e in modo così inevitabilmente coraggioso da essere arrivate al punto di credere che ciò che sono costrette a fare sia l'unico modo per non arrendersi. Un mondo tenuto nascosto dall'ipocrisia, dall'ignoranza e dall'indifferenza della società, di chi rimane in silenzio o ancor peggio di chi fa finta di niente.
 
"Il progetto RI-SCATTI – afferma Sileo - è ormai una realtà solida in grado di essere d'aiuto in maniera concreta a chi purtroppo vive situazioni ben più difficili delle nostre e spesso anche senza alcuna tutela da parte delle istituzioni. L'edizione di quest'anno è stata indubbiamente la più complessa sotto ogni punto di vista, aggravata poi anche dall'attualità. Eppure è stata l'edizione più forte e più coraggiosa, proprio come le protagoniste che hanno partecipato al corso. Donne private di ogni diritto, libertà compresa, che hanno accettato di raccontare la propria realtà per aiutare sé stesse e tutte le altre donne costrette a vendersi come loro. Un progetto che è stato un vero percorso di vita che abbiamo fatto tutti insieme e che ci ha insegnato anche molto. Questa è l'anima di RI-SCATTI".
 
"Dal nostro ente un grandissimo ringraziamento – conclude Luciana Greppi, presidente di Associazione Lule Onlus – va a Federica Balestrieri di Ri-scatti, a #diegosileo, curatore del PAC, e ad Amedeo Novelli di Visual Crew per averci dato l'occasione di partecipare a questo progetto regalandoci in tal modo l'opportunità di far conoscere a un vasto pubblico il nostro impegno. Un grazie va anche alle sette donne che ci hanno fatto vedere con i loro occhi un mondo che senza dubbio conosciamo bene, ma che ogni volta riscopriamo come un pugno nello stomaco. Grazie a chi ogni giorno e ogni notte, instancabilmente, si impegna a fianco degli 'invisibili'. Grazie a chi ha deciso di rivolgere un po' del suo tempo per capire meglio cosa succede là fuori e ha voluto contribuire, con una donazione, a renderlo migliore. Grazie a chi ci aiuterà a diffondere la cultura del rispetto verso le donne... tutte le donne. Grazie a tutte coloro che vivono su quell'asfalto a testa alta e con estrema dignità. Grazie a tutte coloro che hanno trovato la forza e il coraggio di dire basta, e a quelle che lo troveranno".