Cookie Consent by Free Privacy Policy website La mostra BANKSY A VISUAL PROTEST è temporaneamente sospesa, appuntamento al 4 dicembre
novembre 06, 2020 - Chiostro del bramante

La mostra BANKSY A VISUAL PROTEST è temporaneamente sospesa, appuntamento al 4 dicembre

In ottemperanza all’ultimo DPCM la #mostra BANKSY A VISUAL PROTEST è temporaneamente sospesa.

I biglietti acquistati per il periodo di chiusura non andranno perduti.

Il #chiostrodelbramante garantisce il riposizionamento dei biglietti acquistati a parità di fascia oraria in nuove date, a partire dal primo giorno di riapertura ufficiale da parte delle autorità.

Per ottenere nuovi ingressi è necessario inviare una mail a infomostra@chiostrodelbramante.it contenente una copia dei biglietti non utilizzabili, il documento del referente dell’acquisto e una proposta di nuova data e orario.

Per motivi di sicurezza non sarà possibile aver accesso alla #mostra con un biglietto non utilizzato senza prima aver concordato un nuovo accesso con il Dipartimento educativo via mail.

Grazie,

Chiostro del Bramante


LA MOSTRA

Oltre 100 opere, in un percorso espositivo rigoroso, raccontano il mondo di Banksy. All’interno dell’architettura cinquecentesca del #chiostrodelbramante, a #Roma, trova spazio l’artista “sconosciuto” che ha conquistato il mondo grazie a opere intrise di ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta.

Da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle stampe  realizzate per Barely Legal, una delle più note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD.

Facevo proprio schifo con la bomboletta, così ho cominciato a ritagliare stencil, dalle parole di Banksy l’indicazione sulla tecnica da lui più utilizzata. In #mostra, grazie allo stencil: stampe su carta o tela, insieme a una selezione di opere uniche realizzate con tecniche diverse dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato.

Immagina una città in cui i graffiti non fossero illegali, una città in cui tutti potessero disegnare dove vogliono. Dove ogni strada fosse inondata di miriadi di colori e brevi espressioni. Dove aspettare in piedi l’autobus alla fermata non fosse mai noioso. Una città che desse l’impressione di una festa aperta a tutti, non solo agli agenti immobiliari e ai magnati del business. Immagina una città così e scostati dal muro – la vernice è fresca.

Ci vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessuno altro crede  come la pace, la giustizia e la libertà.

Il percorso espositivo prevede, anche comprendendo più di 20 progetti per copertine di dischi e libri, un arco temporale dal 2001 al 2017. Tutte le opere provengono da collezioni private.

Con questo nuovo progetto espositivo DART – #chiostrodelbramante prosegue il suo impegno nel raccontare al pubblico l’arte attraverso i protagonisti; dopo il successo di “Bacon, Freud, la Scuola di Londra, realizzata grazie alla collaborazione di Tate, ora è il turno di Banksy.

I “muri” progettati da Donato Bramante intorno al 1500 ospitano le idee, i segni, i messaggi lanciati dall’artista ignoto più famoso del mondo, su tanti muri, in tante città. Solo in apparenza una contraddizione perché il Chiostro ha dimostrato, in questi anni, una grande apertura verso i linguaggi più diversi della contemporaneità.

CHI E’ BANKSY?

Presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art ed è stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua identità.

Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della vita privata: l’invisibilità è un superpotere.

Quello che sappiamo è che si è formato nella scena underground della capitale del Sud Ovest dell’Inghilterra, dove ha collaborato con diversi artisti e musicisti e che la sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da questo momento in poi, ha iniziato a invadere numerose città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e varie performance e incursioni.

L’ANONIMATO

La scelta di rimanere nell’anonimato nasce da un insieme di esigenze: la necessità di sfuggire alla polizia, data la realizzazione di incursioni e di graffiti illegali; tutelarsi considerando lo sfondo satirico delle sue opere che trattano argomenti sensibili come la politica e l’etica; il desiderio di non inquinare la percezione della sua identità e delle sue opere, come afferma l’artista stesso.

Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti.

IL PUBBLICO

L’arte è diversa dalle altre forme di cultura, dal momento che non è il pubblico a decretarne il successo. Gli spettatori riempiono le sale dei concerti e dei cinema ogni giorno, leggiamo Romanzi a milioni e compriamo dischi a miliardi. Siamo noi, la gente, a influire sulla produzione e la qualità di gran parte della cultura, ma non su quelle dell’arte. 

Quella di Banksy è una comunicazione diretta, nel rifiuto del sistema e delle regole, l’artista si rivolge al suo pubblico senza filtri, le sue opere sono testi visivi capaci di informare e di far riflettere.

L’Arte che ammiriamo è il prodotto di una casta. Un manipolo di pochi che creano, promuovono, acquistano, espongono e decretano il successo dell’Arte. Quelli che hanno voce in capitolo saranno non più di qualche centinaio. Quando si visita una galleria d’arte si è solo dei turisti che osservano la vetrinetta dei trofei di qualche milionario.

I TEMI

Esistono senza il consenso di nessuno. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in silenziosa disperazione tra il sudiciume. E tuttavia sono in grado di mettere in ginocchio intere civiltà. Se sei sporco, insignificante e senza amore, allora i ratti saranno il tuo modello.

La guerra, la ricchezza e la povertà, gli animali, la globalizzazione, il consumismo, la politica, il potere, l’ecologia, i temi che Banksy affronta sono i temi del mondo.

AUTENTICITA’

Un piccolo topo con grembiule e ramazza introduce le 5 sezioni del sito pestcontroloffice.com – What Is Pest Control?Authentication for PrintsAuthentication for ArtChange of Ownership RequestsJoin Mailing List.

Pest Control, dal 2009, è l’ente ufficiale in grado di autentificare le opere di Banksy. Pest Control certifica solo i pezzi prodotti per la vendita, quindi non le opere street art, non essendo state concepite per il mercato (salvo alcune eccezioni). Sul documento di autenticazione è spillata la metà di una banconota da 10 sterline che riporta l’effige di Lady Diana. La banconota ha un numero di identificazione scritto a mano che corrisponde al numero presente sull’altra metà, che rimane alla Pest Control; un falso che serve a dimostrare che si possiede l’originale. Pest Control ha ottenuto risultati radicali nella “pulizia” del mercato ma, allo stesso tempo, ha fatto infuriare quanti possiedono opere di Banksy indubbiamente autentiche ma che, per varie ragioni, l’artista si rifiuta di autenticare. Pest Control è di proprietà della Pictures on Walls (POW), prima società di Banksy fondata nel 2003. Le azioni di street art vengono autentificate tramite il sito banksy.co.uk e l’account instagram @banksy.

L’arte è sempre contemporanea

#artisalwayscontemporary

L’arte è sempre contemporanea al suo tempo: in occasione del Cinquecentenario dalla morte di Raffaello e della nuova #mostra in calendario, il Dipartimento educativo del #chiostrodelbramante dedica uno speciale progetto educativo che promuove un dialogo tra l’opera ad affresco di Raffaello Sanzio e i lavori del celebre street artist britannico.

Non certo un confronto tra i virtuosismi delle opere del maestro urbinate e la tecnica dello stencil usata dall’artista “sconosciuto”, ma un dialogo sulla potenza evocativa delle loro immagini. Un linguaggio innovativo che li ha resi protagonisti e rivoluzionari nel loro tempo, una grammatica del disegno che rende le immagini icone, in grado di veicolare messaggi, stati d’animo, emozioni.

A partire dall’eccezionalità che rappresenta il complesso rinascimentale del #chiostrodelbramante, luogo unico di sperimentazione che ha fatto incontrare i grandi maestri del Rinascimento e che oggi è aperto all’arte contemporanea, il Dipartimento Educativo del #museo ha progettato percorsi educativi che mettono in relazione l’antico e il contemporaneo.

Le attività didattiche, ideate per rendere l’esperienza di visita completa ed esaustiva, permettono di conoscere protagonisti, luoghi e periodi storici diversi per comprendere come l’arte sia stata sempre contemporanea al suo tempo!

Lo speciale doppio percorso consentirà alle classi di tutte le scuole di ogni ordine e grado e ai gruppi di adulti di unire il percorso di visita dedicato all’architettura del Chiostro e alle Sibille di Raffaello alle attività (visita animata o tematizzata) pensate per la #mostra BANKSY A VISUAL PROTEST.

Per maggiori informazioni: /raffaello-2020-visite-e-laboratori


BANKSY A VISUAL PROTEST mostra organizzata da DART Chiostro del Bramante in collaborazione con 24 ORE Cultura e ideata da Madeinart

con il patrocinio di Regione lazio – Assessorato alla Crescita Culturale media partner Sky Arte – Radio Monte Carlo partner tecnico Active Image GmbH – Scatto Srl – Tecnoservice2000 media coverage Arte.it – Wanted in rome


Radio Ufficiale Radio Monte Carlo


L’audioguida gratuita è a cura di Angela Rafanelli, autrice, conduttrice, speaker radiofonica.

Invitiamo tutti gli utenti ad accedere alla #mostra con lo smartphone carico e i propri auricolari per ascoltare l’audioguida.


ufficio stampa

adicorbetta

info@adicorbetta.org | t. 02 36594081

Chiostro del Bramante

Raffaele Brancato e Annalisa Esposito

comunicazione@chiostrodelbramante.it