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dicembre 16, 2020 - Federico Rui

waw! 1/ work 1/ artist 1/ week, DANIELE GALLIANO da Federico Rui Arte Contemporanea

waw!

1/ work 1/ artist 1/ week


DANIELE GALLIANO

Untitled, 2020, olio su tavola, polittico

cm 13x10 / 15x10 / 21x15 / 22x12 / 22x17


da martedì 15 dicembre - siamo aperti su appuntamento!

Federico Rui #arte Contemporanea / via Turati 38 / #Milano / www.federicorui.com


Siamo di nuovo aperti! Da martedì 15 dicembre viene svelata l'opera di Daniele Galliano (Pinerolo, 1961), undicesimo appuntamento di waw! che può essere visitato in galleria su appuntamento.

La prima volta che ho visto i lavori di Daniele Galliano era il 1994. Lui, a soli trentatré anni, era uno dei più promettenti artisti, uno di quei pochi che credeva fermamente nella #pittura, figurativa, in opposizione alle tendenze del momento. Io, non ancora ventenne, cercavo la mia strada ma ero già innamorato dei colori, delle tele, dei cavalletti, pur nella consapevolezza di non voler, o non essere in grado di fare l'artista. Timidamente chiesi i prezzi e con altrettanta cortesia mi venne riposto che tutte le opere in #mostra erano già state vendute. Seguii il suo percorso artistico, anno dopo anno, i suoi successi e le sue sperimentazioni, rammaricandomi di non aver trovato in quella mia prima #mostra visitata un'opera per me. Comprai uno dei suoi primi cataloghi, edito da Castelvecchi nel 1997, con i testi di Luca Beatrice e Cristiana Perrella, che riassumeva i primi cinque/sei anni di lavoro. Rimase sulla mia scrivania per anni, e mi accompagnò in ogni trasloco. Già in quel periodo si notava come tutto quello che circondasse la vita di #danielegalliano era fonte di ispirazione: la città, i party, le folle, le case di ringhiera, le donne. Curioso, a tratti bulimico o forse semplicemente eclettico, ogni istante quotidiano diventava soggetto dei suoi quadri. Quasi come in un social network ante litteram, sulla tela finivano amici, conoscenti, gente di passaggio, tramonti, pioggia, aperitivi, feste in discoteca. Un diario di immagini in continua evoluzione con uno stile che se da un lato richiama la fotografia, dall'altro è un'esaltazione della #pittura nella sua crudezza, nella sua drammaticità e nella sua sintesi. Così come un musicista (quale Galliano è, ndr), sembra che il pennello sia il suo strumento, che lo trasporti in una dimensione armonica e di improvvisazione apparentemente imperfetta, ma proprio per questo reale. 

Nella conversazione con Arturo Schwarz pubblicata nella monografia edita da Skira, #danielegalliano afferma: "Io dipingo la vita, scelgo situazioni che mi toccano emotivamente. Non penso mai al mercato e a quello che ci sta dietro. Capisco che certi soggetti possono anche disturbare, come le scene di sesso. Ma la mia intenzione non è provocare o disturbare chi guarda l'opera. Per me questi dipinti rappresentano l'occasione di vedere la luce che si riflette sui corpi. Le forme creano un equilibrio magico. Mi piace il nudo, mi piace la figura umana. Inizialmente per dipingere queste scene cercavo i miei modelli sulle riviste, tra le foto che mi passavano sotto gli occhi. La pornografia mi dava modo di vedere corpi, la bellezza dei corpi. Nel porno c'è tanta bellezza dei corpi."


Nato a Pinerolo nel 1961, vive e lavora a Torino.

Autodidatta, comincia a dipingere nella Torino dei primi anni '90, guadagnandosi presto un posto di primo piano nella nuova scena pittorica. Con il suo "realismo fotografico" espone in importanti mostre personali e collettive in tutto il mondo. Nel 2006 prende parte alla IX Biennale dell'Havana su invito di Antonio Zaia, nel 2009 alla 53a Biennale di Venezia e nel 2016 alla terza edizione della Kochi-Muziris Biennale in Kerala.

Ha esposto in numerose personali, tra cui nel 1996 e 1997 presso la Galleria Annina Nosei (New York), nel 1992 e 1994 presso galleria InArco (Torino) e nel 1996 presso Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Roma). Tra le collettive: Galleria d'Arte Moderna di Bologna, GNAM di Roma, Palazzo Reale a #Milano, GAM Torino, Quadriennale di Roma, MART - Museo d'Arte di Trento, Rupertinum Museum di Salisburgo, Magasin di Grenoble ed il Palazzo delle Papesse a Siena, Capital Museum di Beijing. Suoi lavori sono inclusi in alcune delle maggiori collezioni pubbliche e private, come la Galleria Civica d'arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, il MART di Trento e Rovereto e la Collezione Unicredit Private Banking di #Milano. Negli ultimi anni ha inoltre collaborato con molti musicisti, registi e scrittori. Nel 2015 Skira ha pubblicato una monografia sul suo lavoro.

Ogni martedì sarà svelata un'opera di un artista visitabile per una settimana.
In un periodo che non ci consente inaugurazioni, vogliamo così proporre una sorta di mostra in fieri, un'opportunità di vedere, sia in galleria che online, un singolo lavoro e dargli la giusta importanza.

Vogliamo riappropriarci del tempo e dello spazio.
Il tempo di approfondire, di guardare con calma una sola opera, di entrarci, di leggerla, senza essere bersagliati da una miriade di immagini che ci distraggono e ci confondono.
Lo spazio fisico, perché l'opera va vista, toccata, a volte annusata. L'online è un prezioso strumento finché di supporto a qualcosa di concreto, la sola presenza virtuale non è sufficiente.

Dopo mesi passati come spettatori passivi, questo progetto segna un ritorno all'analogico e al reale. Instagram e internet ci tengono costantemente aggiornati, ma con la stessa velocità con cui propongono un'immagine la fagocita sostituendola con il susseguirsi di innumerevoli altre. La #pittura ha ritmi diversi, sia nella sua realizzazione che nella sua fruizione. Waw! intende riportare la fisicità dell'opera e il giusto tempo per apprezzarla. 

Gli artisti in #mostra sono quelli in cui crediamo, quelli su cui investiamo, quelli che vorremmo nella nostra collezione personale. Ci riappropriamo di una funzione della galleria che si sta perdendo, quella di un luogo di scambio culturale, di idee, di progetti, di conoscenza, di uno scambio umano, e ovviamente di vendita.

Già nel 1996, la Galleria L'Attico di Fabio Sargentini organizzò la rassegna Martiri e Santi, in cui dal primo febbraio fino alla fine di maggio presentò ogni sera un'opera di un artista diverso. Un'unica parete nuda, dipinta di nero, su cui si alternarono circa cento nomi storici e artisti emergenti, da Sironi a Boetti, da Schifano a Cucchi, da Galliano a Pusole.

"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", affermava secolo Antoine-Laurent de Lavoisier, chimico, filoso e economista del XVIII secolo. La #pittura è ancora oggi un mezzo che offre infinite possiblità di espressione, e waw! vuole proporre una selezione delle opere più interessanti.

appuntamenti precedenti:
6 OTTOBRE - ALFIO GIURATO
13 OTTOBRE - STEFANO BOSIS
20 OTTOBRE - DAVID DE BIASIO
27 OTTOBRE - ANDREA MARICONTI
3 NOVEMBRE - MAGDALENA LAMRI
10 NOVEMBRE - DANIELE VEZZANI
17 NOVEMBRE - NICOLO' QUIRICO
24 NOVEMBRE - SERGIO PADOVANI
1 DICEMBRE - BARBARA NAHMAD
8 DICEMBRE - LUCA MOSCARIELLO
15 DICEMBRE - DANIELE GALLIANO


periodo: dal 6 ottobre, ogni martedì, ogni settimana
luogo: #federicorui #arte Contemporanea / via Turati 38 / Milano
orari: da martedì a venerdì / dalle 15.00 alle 20.00 / su appuntamento

Federico Rui #arte Contemporanea

via Filippo Turati, 38 | cortile interno | 20121 #Milano (MI)

www.federicorui.com | federico@federicorui.com | t. +39 392 49 28 569   


Our mailing address is:

federico rui #arte contemporanea

via turati 38

Milano, MI 20121

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