Cookie Consent by Free Privacy Policy website DOVE SIAMO Matteo Attruia, Agostino Bergamaschi, Paolo Brambilla, Boris Contarin, Antonio Guiotto, Francesco Piva, Paolo Pretolani e Penzo+Fiore.
gennaio 26, 2021 - Marina Bastianello Gallery

DOVE SIAMO Matteo Attruia, Agostino Bergamaschi, Paolo Brambilla, Boris Contarin, Antonio Guiotto, Francesco Piva, Paolo Pretolani e Penzo+Fiore.

da un’idea di Marina Bastianello e Alessio Vigni

a cura di Alessio Vigni

opening ledwall HTM Tower da sabato 30 gennaio 24/24
via Torino, 2, 30172 Mestre-Venezia


marina bastianello gallery apre il 2021 con una #mostra innovativa e coraggiosa, in cui la tecnologia digitale diventa uno strumento per parlare al mondo reale. DOVE SIAMO a cura di #alessiovigni, è la prima #mostra collettiva declinata in digitale sul ledwall pubblicitario più grande d’Italia. Gli otto artisti in #mostra, tutti rappresentati dalla #marinabastianellogallery, sono: Matteo Attruia, Agostino Bergamaschi,
Paolo Brambilla, Boris Contarin, Antonio Guiotto, Francesco Piva, Paolo Pretolani e Penzo+Fiore.

Il progetto, nato dall’incontro tra Marina Bastianello e il giovane curatore #alessiovigni, si propone di portare l’arte letteralmente sulla strada, superando così le attuali restrizioni adottate per il contenimento della pandemia.

Oggi giorno, il mondo digitale risulta essere il modo più potente di veicolare un messaggio ed è per questo motivo che la #mostra avrà il suo inizio nella forma digitale, per poi proseguire, successivamente, anche nella dimensione fisica negli spazi della galleria. DOVE SIAMO può essere definita come una #mostra "bifasica", costituita da due opening in due momenti diversi: il primo digitale sulla HTM Tower (dal 30 gennaio 24/24) e il secondo fisico all’interno della #marinabastianellogallery (dal 13 febbraio al 20 marzo 2021, opening sabato 13 febbraio dalle ore 16.00 alle 18.30).

La video-mostra che verrà trasmessa in loop su un ledwall di 200 metri quadri installato a circa 80 metri di altezza sia di giorno che di notte, sarà considerata una vera e propria finestra digitale, un prolungamento della galleria, tramite la quale si proverà a ripristinare un dialogo diretto ed esplicito tra opera d’arte e fruitore andando ad occupare gli spazi della vita quotidiana con forza e visibilità.

Il titolo scelto, DOVE SIAMO, è un’espressione che riferisce un preciso ragionamento, poiché può essere sia domanda retorica, sia affermazione. In un momento come questo, in cui la #cultura e il mondo artistico sono stati costretti a una apparente stasi da precise scelte politiche e sociali, è necessario che gli artisti ribadiscano la loro presenza e la loro posizione nel mondo: “Ecco, qui è dove siamo”.

“Dov’è l’arte?”, “Dove sono gli artisti?”: la #mostra vuole sia dare una risposta, che porre un interrogativo in questa fase storica in cui l’arte e tutti i suoi attori sembrano avere un ruolo secondario anche rispetto a tutte le altre attività creative e dello spettacolo. DOVE SIAMO vuole testimoniare che il circuito dell’arte non si è spento, ma è vivo e continua a parlare alle persone. DOVE SIAMO vuole essere il tentativo di mostrare e dimostrare la potenza dell’arte e della #cultura e lo fa occupando gli spazi e le dimensioni che solitamente vengono destinati a scopi commerciali.

“La scelta di non fare iniziare le due mostre nello stesso momento - afferma #alessiovigni - rappresenta una precisa decisione curatoriale, in modo da poter evidenziare lo stacco e la discrepanza tra i due mondi che viviamo, quello digitale e quello reale. La #mostra, quindi, mira ad essere un buon esempio in cui i due mondi, che sembrano inizialmente lontani, lentamente si riavvicinino e riprendano un percorso parallelo verso il futuro. Ecco perché con la #mostra DOVE SIAMO abbiamo voluto tenere le due dimensioni separate, almeno, nella parte iniziale dell'esposizione, per poi ricongiungerle nella seconda fase, in modo che il mondo digitale e quello fisico trovino una concordanza e un parallelismo che è l'essenza del mondo in cui viviamo. 

La #mostra DOVE SIAMO è da considerarsi decisamente contemporanea, non solo per gli artisti che chiama ad esporre, ma perché mira ad evidenziare e a mostrare i due binari paralleli sui cui scorrono le nostre vite ogni giorno: quello del mondo digitale e quello del mondo reale.”