Cookie Consent by Free Privacy Policy website Apprendere una lingua straniera può aiutare a combattere l'isolamento da lockdown. Lo dice il 97% degli italiani
gennaio 27, 2021 - Babbel

Apprendere una lingua straniera può aiutare a combattere l'isolamento da lockdown. Lo dice il 97% degli italiani

  • Un italiano su 5 si è dedicato allo studio delle lingue durante il lockdown e l’82% vorrebbe continuare a farlo anche dopo il lockdown
  • Il 73% degli italiani è propenso all’idea di lavorare da remoto anche dopo la pandemia
  • Il 47% dei millennials vorrebbe utilizzare le proprie competenze linguistiche implementate durante la pandemia per ottenere migliori opportunità lavorative 

Il 65% degli italiani ha messo a frutto il tempo passato in quarantena per iniziare un nuovo hobby o sviluppare nuove competenze. La cucina è stata uno dei più grandi passatempi degli italiani durante la pandemia, insieme al workout a casa e il DIY. Ma non solo. 

Un italiano su 5 infatti ha approfittato della quarantena per imparare una nuova lingua e la maggioranza (l’82%) la ritiene un'attività a lungo termine, da coltivare anche dopo la pandemia. Un significativo picco di interesse per le lingue a livello globale è stato riscontrato da Babbel, l'app che aiuta a superare le barriere linguistiche e quelle lavorative, fin da subito dopo l'introduzione del lockdown e la chiusura delle scuole. Solo in Italia, è stato registrato un aumento di abbonati del 300%. Il Bel Paese è quindi il terzo mercato europeo per crescita dopo Francia e Regno Unito. 

Questo e molto altro è quanto emerge da uno studio globale realizzato da #babbel a Dicembre 2020 tramite due sondaggi: uno al quale hanno partecipato 6 mila utenti di #babbel che si sono iscritti tra marzo e agosto 2020 e uno commissionato all’agenzia di ricerca Dynata che ha coinvolto ben 8.700 persone da 10 paesi diversi. 

Un anno proficuo per lo studio delle lingue

Nel 2020 gli italiani hanno riscoperto il piacere di studiare le lingue straniere. Il 72% degli intervistati ha trovato più facile studiare le lingue in questo periodo rispetto agli anni precedenti soprattutto grazie al maggior tempo a disposizione, ma anche grazie al minor numero di distrazioni e alla rinvigorita motivazione. 

I benefici psico-fisici

Uno dei motivi che ha spinto il 58% degli Italiani a rafforzare le proprie competenze linguistiche è stato il voler sfruttare il tempo in modo proficuo cercando di migliorarsi. Il benessere psico-fisico è stato un altro importante fattore. Infatti, il 97% degli italiani che si sono dedicati all’apprendimento di una lingua dichiara che questa nuova attività stimolante e piacevole li abbia aiutati a far fronte all’isolamento da lockdown. 

Stabilire connessioni, sentirsi realizzati e felici

Babbel ha scoperto che una delle poche cose che non è cambiata quest’anno è la voglia di comunicare con gli altri, nonostante fosse possibile solo in maniera digitale. Tanto che la gente di tutto mondo ha passato più tempo che mai a inviare messaggi, e-mail e a fare videochiamate. Inoltre, le persone si sono anche rivolte all'apprendimento delle lingue per sentirsi meglio e stare insieme: più della metà degli intervistati (56%) ne ha tratto una sensazione di realizzazione, il 28% di felicità e il 13% di connessione con l'Altro. 

Il sondaggio infatti ha rilevato che, seppure fare nuove conoscenze quest’anno fosse più complicato del solito, il 24% dei millennials italiani ha stretto amicizia anche con persone di altri paesi. Questo è stato possibile soprattutto grazie ai social media (45%), ma anche agli amici in comune, alle #app di incontri o ai tandem linguistici. L’82% non ha esitato a comunicare con loro in inglese o in un’altra lingua diversa dall'italiano, confutando l'idea spesso comune che porta a pensare che gli italiani siano meno propensi a parlare una lingua diversa dalla propria rispetto ad altri paesi. 

L'apprendimento di una lingua attiva una serie di risorse mentali e il bilinguismo ha dimostrato di essere utile nel rallentare il declino cognitivo. Durante un periodo di isolamento sociale, l'apprendimento di una lingua può essere un modo per le persone di stimolare il loro cervello e rimanere coinvolti con il mondo ed esplorare altre culture, in particolare quando i viaggi reali non sono più possibili. Trovare modi per praticare la lingua con gli altri non solo promuove la competenza, ma connette anche le persone tra loro” - dichiara la Dott.ssa Nelleke Van Deusen-Scholl, direttrice del Center for Language Study presso l'Università di Yale

Riallacciare i rapporti

Non solo nuovi incontri: il 43% degli intervistati italiani ha riallacciato i rapporti con persone con le quali non parlava da tempo. Percentuali ancora più sorprendenti sono state riscontrate in Sud America, dove ben il 78% dei messicani e il 68% dei brasiliani hanno ricontattato vecchie conoscenze. Inoltre, una persona su 3 ha comunicato più del solito con i propri famigliari e amici. Nuove abitudini che il 93% intende portare nel 2021 e oltre, anche quando la vita di tutti tornerà alla normalità. Il 2020 infatti ha fatto apprezzare di più il contatto abituale con amici e familiari, secondo quanto ha dichiarato l’81% degli italiani.

Per quanto riguarda il futuro, solo il 16% degli italiani pensa che i cambiamenti di quest’anno avranno un impatto permanente sul modo di comunicare con gli altri. Nel Regno Unito, Francia e Germania, invece, ne sono convinti tra il 28% e il 30% della popolazione. 

La crescita professionale

Anche la carriera e la crescita professionale hanno spinto gli italiani a rafforzare le proprie abilità linguistiche, in particolare tra gli intervistati più giovani. Il 47% dei millennials infatti vorrebbe utilizzare le nuove migliorate competenze nella lingua di apprendimento per ottenere migliori opportunità lavorative, essendo la conoscenza delle lingue sempre più un requisito fondamentale di molte posizioni. Inoltre, il 58% dei millennials prenderebbe in considerazione l’idea di trasferirsi all’estero per lavoro. I cugini d’Oltralpe, come i canadesi e tedeschi invece sono meno propensi a lavorare per un’azienda estera, sia che si tratti di posizioni che richiedono un trasferimento all’estero (14-15%), sia che si tratti di posizioni da remoto, che si possono quindi svolgere senza dover lasciare il proprio paese (21-23%). Infine, numerosi sono anche gli italiani che lavorerebbe da remoto anche in futuro se venisse data loro la possibilità: 7 italiani su 10 (8 se si considerano solo i millennials) infatti hanno dichiarato di essere aperti all’idea. 

Altri alleati contro l’isolamento

Chi non ha passato ore davanti alla tv o al computer a guardare Netflix, Amazon Video o Youtube durante la pandemia? Non c'è da stupirsi che più della metà dei partecipanti al sondaggio (58%) dichiara di aver utilizzato, oltre a #babbel, film e serie TV per migliorare le proprie competenze linguistiche.

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