Per la prima volta in Italia l'opera di un grande scrittore e fotografo a trenta anni dalla sua morte e a quaranta anni dalla prima uscita.
Alla voce lampo, il dizionario Treccani recita: "Luce abbagliante e di brevissima durata, manifestazione ottica delle scariche elettriche che hanno luogo nell'atmosfera". Anche i Lampi, la nuova collana di Contrasto, piccoli ma preziosi libri a un prezzo invitante, sono come bagliori che illuminano di colpo, e in modo chiaro e nitido, aspetti, personaggi, racconti ed autori per riflettere sul ruolo della #fotografia e sul senso dell'immagine nel nostro tempo. Le copertine sono fatte con una carta speciale, realizzata con gli scarti di diversi tipi di frutta. Il primo volume della serie è un classico della letteratura francese e, insieme, della riflessione intorno alla #fotografia, tradotto ora per la prima volta in italiano: L'immagine fantasma di #herveguibert con un'introduzione di Emanuele Trevi. Seguiranno altre proposte, altri autori, altre narrazioni; a volte saranno testi inediti, altre, testi ritrovati e proposti con una nuova veste e un nuovo taglio. Perché se la #fotografia ha bisogno di luce, ha bisogno di lampi.
Ciò che mi ha spinto a scrivere è stato il rimpianto per le foto sbagliate, le foto che non sono riuscito a scattare, che non ho potuto fare, che si sono rivelate invisibili, come fantasmi. Ho pensato di scrivere per ritrovare la stessa sensazione che volevo dare a quelle foto". In un'intervista del 1981, Hervé Guibert- scrittore, giornalista, fotografo, critico per il quotidiano Le Monde - parlava così del suo #libro, L'immagine fantasma, pubblicato ora per la prima volta in italiano. Volutamente privo di fotografie, L'immagine fantasma racconta il rapporto di Guibert con il fotografico: le sue prime fotografie erotiche, un reportage sulla madre la cui immagine non verrà mai rivelata, il lento disfacimento di una foto destinata a consumarsi e a morire, e poi immagini fantastiche o intime al punto da diventare invisibili.
In occasione del trentennale dalla morte dell'autore e dei quarant'anni dalla prima edizione di questo #libro, L'immagine fantasma offre dunque un'occasione per conoscere le riflessioni di Guibert, ancora oggi estremamente attuali e penetranti, sul rapporto tra #fotografia, scrittura e vita personale. Il volume è accompagnato da un testo dello scrittore Emanuele Trevi che introduce l'opera e l'autore al pubblico italiano.
Il #libro non è un testo teorico ma una raccolta di storie che esplorano, attraverso le avventure personali, i diversi tipi di #fotografia: familiare, di viaggio, le fototessere, le Polaroid, la fotografia pornografica o giudiziaria.
Una scrittura coinvolgente, intima e profonda, nata in una stagione di nuova attenzione verso la #fotografia e quasi a commento de La camera chiara (1980) di Roland Barthes, di cui sembra una sorta di continuazione letteraria.
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